L'Assessore all’agricoltura e risorse naturali, Renzo Testolin, in attuazione della legge regionale 27 agosto 1994, n. 64 “Norme per la tutela e la gestione della fauna selvatica e per la disciplina dell’attività venatoria” e, in particolare, dell’art. 31, sottopone all’attenzione della Giunta regionale il calendario venatorio per la stagione 2016-2017.
Fa presente che il calendario venatorio 2016-2017 presenta alcune novità rispetto al calendario della precedente stagione venatoria, le cui principali sono di seguito riportate: - all’art. 1 sono state eliminate le date relative alla validità dei Carnet de chasse in quanto è sufficiente fare riferimento allo schema presente all’art. 3; - in seguito all’analisi degli abbattimenti del camoscio dell’ultima stagione di caccia, è stato constatato che vi è un prelievo generalizzato più alto a carico della classe III rispetto alle classi II e IV; pertanto, al fine di distribuire in maniera migliore gli abbattimenti, è stato introdotto, all’art. 7 - camoscio, un correttivo in tal senso - all’art. 7 - cinghiale, nella modalità di caccia vagante, è stato ridotto il numero di cani eventualmente utilizzabili, da 4 a 2 - le unità di gestione del camoscio e del capriolo che ricomprendono la valle di Champorcher sono state sdoppiate, al fine di ottenere un prelievo delle due specie più rispondente ai dati dei censimenti.
Calendario Venatorio Valle d'Aosta 2016/2017Mi ripeto spesso quando parlo di ricarica e caricamento di munizioni da sè, ma è sempre bene tenere mente... La ricarica è una vera arte che pretende la sua attenzione e la sua esperienza. Con le armi da fuoco non si scherza mai tanto meno con polveri da sparo ed assetti. Avendo le possibilità bisognerebbe sempre, soprattutto agli inizi, informarsi, studiare e se possibile far testare sempre le cartucce realizzate in un banco di prova.
Di sicuro è bene filtrare attentamente tutti i consigli che riceviamo, soprattutto se ci rivolgiamo a diverse persone o un forum o social. Insomma mai scherzare col fuoco e essere sempre consapevoli con cosa si ha che fare.
I nostri nonni ricaricavano in casa le cartucce che sparavano perchè non avevano altre possibilità. Le cartucce commerciali erano ancora rare e la povertà portava le persone ad arrangiarsi con quello che si poteva.
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