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Articoli filtrati per data: Ottobre 2015

Caccia in deroga allo storno liguria Con Decreto cautelare n. 262 del 29 ottobre 2015, il Presidente della 2° sezione del TAR ha sospeso la caccia in deroga allo storno che era iniziata il 5 Ottobre e doveva terminare il 15 dicembre. A fare il ricorso sono state le associazioni Lega Abolizione Caccia-LAC, Lav e Enpa che da subito hanno contestato in vari punti la Delibera della Giunta Regionale 846 del 30 luglio scorso che fra le regolamentazioni della stagione 2015-2016 in Liguria prevedeva anche la deroga sullo Storno.

I rappresentati delle tre associazioni ambientaliste si sono dimostrati soddisfatti della decisione del TAR e sono convinti che anche la pronuncia finale, che potrà avvenire anche dopo 15 dicembre, non stravolgerà l'attuale verdetto.
Il ricorso ha contestato il mancato rispetto del parere obbligatorio dell'ISPRA e la violazione della normativa statale sulla caccia che impone di annotare sul tesserino ogni esemplare ucciso subito dopo l'abbattimento e che tale obbligo non era stato incluso nel regolamento venatorio.

Dal 30 Ottobre, quindi, lo Storno in Liguria torna ad essere protetto ed il suo eventuale abbattimento violazione penale col rischio di sequestro di prede e fucili per i cacciatori.

Invitiamo tutti i cacciatori a prendere atto della notizia e a divulgarla fra amici e conoscenti affinché si abbiano sgradite sorprese a causa della scarsità di attenzione posta dai media sulla notizia.
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Domenica, 01 Novembre 2015 00:00

Olanda - Migliaia di Oche sterminate col gas

Oche in volo Da quando nel 1999 è stata proibita la caccia alle Oche Graylag la popolazione di questi uccelli è cresciuta senza alcun controllo raggiungendo oggi le oltre 800 mila unità che d'inverno, con le migrazioni, raddoppia.
Tantissime oche concentrate che causano ingenti danni e soprattutto pericoli agli aerei.
Basta ricordare il 2010 quando per poco si è sfiorata la tragedia con un aereo costretto ad un atterraggio d'emergenza nell'aeroporto di Schipol, Amsterdam, uno dei principali nodi dei trasporti d'Europa a causa di uno stormo di uccelli alcuni dei quali finiti nelle turbine.
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Venerdì, 30 Ottobre 2015 00:00

Bracconieri scatenati, reti e impianti abusivi

ALTO VICENTINO , località "rosto dei morti"
Diverse, infatti, le operazioni antibracconaggio portate a termine dagli agenti della Polizia Provinciale vicentina. Ed è solo l'inizio. Dall'Alto Vicentino, ad esempio, arriva la notizia di due clamorosi sequestri effettuati dagli uomini del distaccamento di Thiene.
Il primo in comune di Arsiero. Dopo tre giorni di appostamenti, effettuati in un luogo impervio, situato sul M. Caviojo, gli agenti hanno sorpreso B.L. residente ad Arsiero, che controllava reti da uccellagione.
Il bracconiere aveva teso in totale "40 metri lineari di rete sullo spigolo della montagna" .
Gli appostamenti hanno richiesto oltre un'ora di cammino notturno per arrivare sul posto senza farsi notare da nessuno.
Poi è incominciata la lunga attesa che per 2 giorni non ha dato risultati. Infatti, l'uomo controllava le reti solo una volta ogni tre o quattro giorni, forse a causa della difficoltà di raggiungere il posto.
Finalmente dopo tanta fatica ha dato i suoi frutti,gli agenti fermavano il bracconiere di frodo in flagranza di reato e da una successiva perquisizione dell'abitazione rinvenivano fauna protetta e particolarmente protetta oltre a quattro trofei di camoscio il cui possesso l'uomo non è riuscito a giustificare.

In una seconda operazione ha riguardato invece un pensionato di Zanè che presso la sua abitazione aveva organizzato un vero impianto di cattura abusivo. Aveva infatti teso cinque reti da uccellagione fra le viti e una coltivazione di mais di sua proprietà, per un totale di circa trentacinque metri di rete. In più aveva esposto cinquanta richiami vivi appartenenti a varie specie protette e particolarmente protette ovvero lucherini, cardellini, peppole, fringuelli, passere scopaiole e frosoni. Pesante, anche sotto il profilo ambientale, il bottino sequestrato dopo una rapida perquisizione: in un frigorifero è stata rinvenuta una trentina di uccelli morti, di cui specie protetta: il cui abbattimento è vietato: un raro organetto, un codirosso, cardellini, gardoni, passere scopaiole, pettirossi, lucherini, frosoni, fringuelli e peppole.

In fine il presidente della Provincia di Vicenza Achille Variati sottolinea, "affinché simili personaggi vengano isolati. Una passione non può giustificare uno sterminio senza regole, soprattutto quando tutti, o quasi, le rispettano, le regole. Nessuno vuole eliminare una nostra tradizione, ma non daremo tregua ai deliquenti e furbi.

Mi complimento pertanto con i nostri agenti ed il loro senso di responsabilità.

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Nel nostro lavoro ci devono essere le ragioni della mente ma anche quelle del cuore, le passioni che si trasmettono ai figli. Mi domando che senso abbia insistere con norme farraginose, contorte e difficili da realizzare.
Oggi si è persa un'occasione per poter cacciare con più libertà e meno vessazioni, così il consigliere regionale del Gruppo “Maroni presidente” Alessandro Sala dopo la bocciatura , con voto segreto, dell'emendamento a sua firma d un articolo del progetto di legge di semplificazione negli ambiti economico, sociale e territoriale.
Il voto in Aula era stato preceduto da un’accesa discussione in commissione sull’emendamento in questione, ovvero la possibilità per i cacciatori di usufruire gratuitamente, dalla terza domenica di ottobre di ogni stagione venatoria, di un pacchetto di dieci giornate fruibili in tutti gli ambiti territoriali, o nella zona di minor tutela dei comprensori alpini della regione, per la caccia alla selvaggina migratoria esclusivamente da appostamento temporaneo, anche con l’uso di richiami vivi e del cane da ferma.

Negli ultimi vent’anni la tematica venatoria è andata complicandosi e il mondo della caccia è stato penalizzato a più riprese lamenta Sala, "penso alla chiusura dei roccoli, al complicato meccanismo di utilizzo della banca dati dei richiami, imposto da una normativa sempre più restrittiva, alle deroga cancellate. Siamo, poi, l’unica regione ad avere un tesserino venatorio che è un quaderno, un libro, che va compilato con estrema cura e conservato intatto. Per non parlare del cumulo di tasse. Che cosa dobbiamo fare ancora noi cacciatori per poter cacciare?

Prima del voto in aula, il consigliere aveva sottolineato l'importanza delgi altri amendamenti approvati, volti a semplificare l’elezione del presidente dei Comprensori alpini (CA), a ridurre il numero dei componenti dei comitati di gestione degli Ambiti territoriali di caccia (ATC), a consentire il recupero della selvaggina acquatica con l’utilizzo del natante con motore fuoribordo e a permettere di cacciare in più ambiti territoriali anziché solo in quello di residenza. L’emendamento da me presentato era una possibilità in più per contrastare le tante vessazioni e una semplificazione in termini di libertà venatoria sul territorio. Sicuramente – conclude Alessandro Sala – hanno votato a favore Forza Italia, Gruppo Maroni presidente, Fratelli d’Italia, così come si erano espressi in commissione. Le defezioni della maggioranza vanno cercate nell’Ncd e nella Lega. La maggioranza ha perso una grande occasione – ribadisce –. È facile dire che si è a favore della caccia quando poi si vota contro la libertà di poter cacciare la migratoria.
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Mercoledì, 28 Ottobre 2015 00:00

Animalista armato rapina cacciatore

Cacciatore rapinato

Morgano (Treviso) -  Siamo già abituati a notizie di violenza ed insulti da parte di persone, che ritenendosi migliori, sotto le effigie di "ambientalista" cercano in tutti i modi di provocare i cacciatori o i pescatori. Peccato che questa volta poteva finire davvero male. Un vero e proprio delinquente ha teso un agguato ad un cacciatore costringendolo a liberare gli uccelli da richiamo e portandogli via il fucile e le chiavi dell'auto.

Domenica scorsa nei campi di Via Cacciatori a Morgano un anziano cacciatore della zona si appresta a riporre in macchina l'attrezzatura dopo una cacciata al capanno.  Un uomo in biciclette e col volto nascosto da una sciarpa avvicina il cacciatore chiedendogli informazioni stradali, ma subito dopo bradenggia una pistola e minaccia il cacciatore affermando di essere contrario alla caccia.


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Mercoledì, 28 Ottobre 2015 00:00

Ibis eremita stanno migrando verso la toscana

Ibis in volo durante la migrazione Lo scorso anno avevamo già parlato degli Ibis una specie di uccelli arrivata quasi sull'orlo dell'estinzione e sparita dall'Europa tanti anni fa, ma che grazie al progetto Life - Bentornato Ibis sta tornando a solcare i nostri cieli. (I cacciatori si schierano dalla parte dell'Ibis).

Proprio in questi giorni, infatti, è in atto il viaggio verso la zona di svernamento in Toscana di alcuni esemplari di Ibis.
Lo comunica il Waldrappteam , spiegando che quest’anno la migrazione invernale del gruppo di Ibis eremiti reintrodotto in natura è iniziata leggermente in ritardo, complice anche il mal tempo, ma ora gli uccelli hanno intrapreso il loro viaggio verso sud.

Il 24 ottobre 2015 tre esemplari, sono entrati in Italia. In appena due giorni sono migrati dalla Zillertal fino al Trentino Alto Adige percorrendo un passo alpino, per dirigersi ulteriormente verso sud, sorvolando il Lago di Garda fino alla Pianura padana nei pressi di Mantova.
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Martedì, 27 Ottobre 2015 00:00

Il Piombo è davvero il male assoluto?

Sono ormai anni che si parla dei possibili impatti ambientali che il piombo avrebbe rispetto ad altri materiali. Tuttavia ancora non si è giunti ad una decisione ufficiale sulla situazione. In Norvegia addirittura dopo dieci anni di embarghi e divieti vari sull'uso del piombo nella caccia sta facendo marcia indietro dati i scarsi risultati ottenuti nell'uso di altri materiali ( a volte più pericolosi e dannosi).
In Italia già in molte zone è presente il divieto dell'uso del piombo, ma nessun risultato scientifico è riuscito a produrre prove tangibili che, al di fuori delle zone acquitrinose, tali limitazioni siano corrette.

In occasione del simposio internazionale "L'uso sostenibile delle munizioni in piombo nella caccia e negli sport del tiro: fatti ed emozioni" organizzato qualche giorno fa da Afems e Wfsa a Bruxelles i massimi esperti mondiali si sono incontrati per discutere, in termini scientifici, sull'uso del piombo. «Il piombo può essere controverso, ma correttamente utilizzato non è un problema. E occorre uscire dall'aspetto emozionale per valutare serenamente», ha detto a titolo d’introduzione Torbjorn Lindskog, presidente di Afems (Association of european manufacturers of sporting ammunition). Ad ascoltarlo c’era Natalie Pauwels, del direttorato generale dell’ambiente della commissione Ue che ha fatto il quadro sulle priorità ambientali della Ue a breve e lungo periodo e sugli obiettivi che riguardano da un lato la protezione del capitale naturale e, dall’altro, la salvaguardia delle presone dagli agenti tossici. Questo con approccio precauzionale per raccogliere le conoscenze disponibili separando fatti da emozioni.
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Lepre Conetta (VE) - Gli ospiti dell’ex base militare vanno nelle campagne, in mezzo alle trebbiatrici, per catturare tutto quello che gli capita, lepri comprese, e la locale sezione di caccia scrive al Prefetto: «Quella è una zona destinata al ripopolamento»
Sembra assurdo, ma questa è l’ultimo sviluppo della complicata convivenza, a Conetta, tra i migranti ospitati e i residenti della zona, nel caso specifico agricoltori e cacciatori che ormai per prassi osservano i migranti che si aggirano indisturbati nelle campagne

«Qualche giorno fa, al momento della trebbiatura» racconta Mauro Polo, agricoltore della zona, «alcuni dei profughi si sono radunati attorno alla trebbiatrice. Avevano dei tubi di gomma, forse cavi elettrici dismessi della vecchia base militare e li battevano a terra, a turno, per far scappare le lepri, già spaventate dalla macchina agricola, nella direzione voluta».
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Selvaggina FagianiIn questi giorni come una bomba ad orologeria la notizia che le carni lavorate siano cancerogene al pari di fumo, amianto ed altre pericolosissime sostanze sta risuonando ovunque tra i social network ed i maggiori siti d'informazione. A lanciare l'allarme l'Iarc, l'agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, e parte dell'organizzazione mondiale della sanità sulla base di oltre 800 studi svolti negli ultimi anni per stabilire i legami tra una dieta ricca di proteine animali e i tumori.

Consumare carni che hanno subito processi di lavorazione atti a migliorarne il sapore o la qualità attraverso l'uso di sostanze chimiche o derivanti da allevamenti intensivi dove ormoni, antibiotici o alimentazione con mangimi ricchi di diserbanti, non sono certo una novità aumenterebbe e di molto le probabilità di cancro all'intestino, al pancreas e/o alla prostata.
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Carabinieri mentre requisiscono le gabbie con i volatili Napoli, 23 ottobre 2015 -Durante l'Operazione contro i maltrattamenti agli animali da parte dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Poggioreale, in collaborazione in collaborazione con le guardie zoofile dell'ente mediterraneo protezione animali è stato denunciato un uomo di 54 anni.

Gli agenti hanno trovato ben 133 volatili appartenenti a specie protetta tenuti in cattività. Tra essi molti cardellini catturati illegalmente e tenuti in gabbie metalliche all'interno di un box auto, con scarsa luce e aria.

I volatili erano ammassati in pochi metri quadrati e a vivere in gabbie sovraffollate. Il rinvenimento ha portato alla denuncia in stato di libertà del proprietario 54enne del box la cui identità è ignota. Adesso rischia pesanti sanzioni e l’arresto da due a otto mesi I volatili sono stati subito dopo liberati dopo il lungo periodo in cattività.
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