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Sabato, 22 Agosto 2015 00:00

Il bracconaggio nel Mediterraneo massacra ogni anno più di 25 milioni di uccelli

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Falco Pecchiaolo simbolo del bracconaggio in ItaliaUccisi a colpi di arma da fuoco, catturati con trappole o incollati ai rami è questo il destino di moltissimi uccelli che ogni anno vengono massacrati illegalmente. Secondo le stime di The killing di BirdLife International nei soli paesi che si affacciano sul Mediterraneo oltre 25 milioni sarebbero gli uccelli, di varie specie, uccisi per colpa del bracconaggio. L'Egitto è il paese dove si uccidono più esemplari di uccelli illegalmente mentre Malta la maggior concentrazione di atti di bracconaggio per metro quadrato.
Nonostante il nostro paese sia considerato fra i più ambientalisti, sulla carta, è l'Italia il secondo stato in termini di uccisi con una media di 5,6 milioni di uccelli massacrati illegalmente ogni anno.
Seguono distaccati Siria (3,9), Libano (2,6) e Cipro (2,3) un vero e proprio dramma che mette a duro rischio la biodiversità con alcune specie predate a rischio quasi di estinzione.

Simbolo del bracconaggio in Italia resta il Falco Pecchiaiolo, in foto in alto a sinistra, abbattuto seguendo stupide tradizioni nel meridione, soprattutto in Calabria, durante le sue migrazioni dall'Africa all'Europa a Settembre e Maggio. Segue la cattura di piccoli uccelli tramite l'uso del vischio nel nord Italia, ma nessuna specie si salva dalla mannaia del bracconiere che uccide per le carni, per il trofeo o per il semplice gusto di abbattere.
Una categoria che di certo non ha nulla a vedere con i cacciatori per i quali la biodiversità e la salvaguardia del territorio sono quasi sempre le loro priorità. Aumentano sempre più, infatti, le segnalazioni di atti di bracconaggio o danni ambientali segnalati dai cacciatori alle autorità. Sperando che questo articolo faccia riflettere invitiamo tutti a segnalare fenomeni di bracconaggio nella speranza che diminuiscano sempre più salvaguardando le specie a rischio.

demk

Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.

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