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Articoli filtrati per data: Novembre 2015

Rinoceronte bianco vittima dei bracconieri per avorioSpesso la figura del bracconiere viene facilmente uguagliata a quella del cacciatore, ma non è così! Tutti i cacciatori sicuramente si discosteranno da quello che sta avvenendo nel mondo sotto l'occhio incurante della legalità e dell'eco sostenibilità. Per questo vogliamo portarti a conoscenza di un mondo che molto spesso facciamo finta che non esista. Ogni giorno uomini senza scrupoli alimentati da un commercio illegale di pellicce, trofei, avorio o carni afrodisiache compiono un vero e proprio massacro ai danni di animali e specie spesso a rischio sopravvivenza.
Basti pensare che una recente stima parla di almeno 70 elefanti e 200 mila squali uccisi ogni giorno e circa venti rinoceronti e tre tigri muoiono sotto i colpi dei bracconieri ogni settimana. Molte altre specie sono quasi sulla soglia del rischio di estinzione ed il tutto per denaro dato il giro d'affari di oltre 23 miliardi di dollari che il bracconaggio crea.
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Lunedì, 23 Novembre 2015 00:00

Freddo ed inverno alle porte passo tardivo?

Inverno ghiacciato Dopo un novembre tutto sommato mite con temperature di qualche grado più alto delle medie ci apprestiamo adesso ad a veder scendere ed anche velocemente i termometri. Un vero e proprio ciclone polare ci catapulterà letteralmente in inverno con picchi in ribasso soprattutto nel ponte dell'immacolata.
Questo stravolgimento che ripercussioni avrà sul passo?
Una stagione sin qui per molti sotto tono con il Tordo Bottaccio tanto atteso soprattutto nelle regioni del sud e la Calabria che, spinto dai vortici freddi, potrebbe finalmente accontentare un po' gli amici meridionali.
Tante le Cesene se pur si registrano a zona mentre il Sassello sembra non voler aver voglia di mostrarsi.

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StornoCon grande sorpresa il Consiglio dei Ministri ha deciso di abrogare la legge n°28 della Regione Puglia con la quale si autorizzava, in deroga, la caccia allo Storno.
La deroga era stata emanata a fine settembre per la stagione in corso e proprio la mancata comunicazione entro il 15 aprile all'ISPRA avrebbe portato il governo a decidere di intervenire.

A farne le spese ancora una volta i poveri agricolture pugliesi che dopo il fragello della Xylella col conseguente taglio di molti ulivi adesso devono fare i conti con gli Storni. Specie quest'ultima inclusa fra gli animali protetti e, quindi, non cacciabili se non in deroga e che a causa del loro elevato numero infliggono numerosi danni alle colture.

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Bosco nuvolosoPasquale Runco, di Aiello Calabro è morto all'età di 68 anni. Succede a Lago (CS), non molto lontano dalla nota meta turistica Amantea, durante una battuta di caccia al cinghiale l'incauto amico spara ben due colpi intravedendo dei movimenti nella vegetazione. Peccato che invece di essere un cinghiale fosse l'amico appostato nella vegetazione e lo colpisce ad una spalla. Il tragico incidente si è svolto verso la fine della battuta, nell'intorno delle 17 di giovedì 19. La <>foga e l'incuranza nel non accertarsi del bersaglio a cui si sparava sembrerebbe aver portato ad una fatalità evitabilissima.

Nonostante il pronto arrivo dei soccorsi l'uomo non ce l'ha fatta. I rilievi del caso e le prime ricostruzioni sono arrivate dai carabinieri intervenuti dalle vicine stazioni di Lago e Aiello Calabro.
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Storni posati su in filoUna situazione divenuta ormai ingestibile in molti quartieri di Roma dove ai già fastidiosi piccioni in questi giorni si sono aggiunti migliaia di Storni. Giunti nella capitale da metà ottobre durante la loro migrazione si sono ambientati molto bene e la sera enormi stormi di Storni giungono dalle vicine campagne in città regalando emozioni uniche con stupende evoluzioni nei cieli. Peccato che questi uccelli una volta giunti in città si ammassino a decine di migliaia sugli alberi creando grossi problemi fra rumori ed immancabili quantità di guano che finisce per "decorare" tutto quello che c'è sotto gli alberi.

Macchine, scooter e a volte persone rendendo anche alquanto difficile muoversi su strade e marciapiedi.
Il comune sta cercando di correre ai ripari ricorrendo ai Falchi per cacciare gli Storni e dissuaderli a frequentare la città, ma le critiche non sono tardate ad arrivare.

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Lunedì, 16 Novembre 2015 00:00

Aggiornamento sul passo... tordo dove sei?

Primo piano tordoOgni anno è sempre la stessa storia, si aspetta Ottobre speranzosi e poi passa così velocemente che si arriva a metà Novembre e magari ancora si è visto poco o nulla. Giunti a metà stagione possiamo tirare le prime somme con un'ottimo inizio migrazione che ha portato tanti tordi sopratutto al nord già i primi di ottobre in cui si è registrato un buon passo così come al centro. Al sud a meno di una settimana di inizio novembre, complice anche mal tempo e tempi sfavorevoli, il passo è stato molto irregolare. In Calabria e Sicilia un po' tutti i cacciatori si stanno chiedendo che fine ha fatto il tordo? mentre le allodole, ormai quasi al termine, hanno regalato anch'esse poche emozioni.
Intanto al nord si registra la presenza di un buon quantitativo di Cesene nonostante il vero ed intenso freddo non sia ancora arrivato mentre sono i Sasselli a mancare. Tutt'altre emozioni sta regalando la regina che registra una buona presenza nel nord e nel centro italia e qualche inizio di apparizione anche al sud.

Il meteo prevede fra qualche giorno l'abbassamento delle temperature che potrebbe cambiare ancora una volta la situazione favorendo magari gli amici del sud che sin qui hanno avuto poco da festeggiare.
Di certo continua a registrarsi il fenomeno a macchia di leopardo degli ultimi anni che hanno visto alcune zone, magari favorite dai venti, vedere giorni di ottimo passo per la fortuna di chi è riuscito a capitare nel posto giusto e al momento esatto.

E da te come procede il passo?
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Domenica, 15 Novembre 2015 00:00

Art. 34. Associazioni venatorie

Cacciatori riuniti1. Le associazioni venatorie sono libere.

2. Le associazioni venatorie istituite per atto pubblico possono chiedere di essere riconosciute agli effetti della presente legge, purché posseggano i seguenti requisiti:
a) abbiano finalità ricreative, formative e tecnico-venatorie;
b) abbiano ordinamento democratico e posseggano una stabile organizzazione a carattere nazionale, con adeguati organi periferici;
c) dimostrino di avere un numero di iscritti non inferiore ad un quindicesimo del totale dei cacciatori calcolato dall’Istituto nazionale di statistica, riferito al 31 dicembre dell’anno precedente quello in cui avviene la presentazione della domanda di riconoscimento.

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Domenica, 15 Novembre 2015 00:00

Associazioni Venatorie

Le Associazioni Venatorie, come spiega l'Art.34 della legge 157 sulla caccia svolgono finalità ricreative, formative e tecnico-venatorie operando su tutto il territorio con sedi periferiche. Si battono per gli interessi ed i diritti dei cittadini cacciatori combattendo anche l'illegalità ed i bracconieri.

Esse non perseguono scopri di lucro e sono aperte a chiunque sia interessato a tesserarsi. Le assicurazioni riconosciute attuano anche servizi assicurativi di vario tipo per tutti i cacciatori.

Attorno alle riconosciute ci sono anche molte altre associazioni, per lo più spesso a carattere locale, che operano per la conservazione delle tradizioni e della caccia.
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Albero di Mele tipico delle provincie di Trento e Bolzano

1. Al termine dell’annata venatoria 1994-1995 le regioni trasmettono al Ministro dell’agricoltura e delle foreste e al Ministro dell’ambiente una relazione sull'attuazione della presente legge.

2. Sulla base della relazioni di cui al comma 1, il Ministro dell’agricoltura e delle foreste, d’intesa con il Ministro dell’ambiente, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, presenta al Parlamento una relazione complessiva sullo stato di attuazione della presente legge.

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Domenica, 15 Novembre 2015 00:00

Art. 36. Disposizioni transitorie.

Azienda faunistica 1. Le aziende faunistico-venatorie autorizzate dalle regioni ai sensi dell’articolo 36 della legge 27 dicembre 1977, n. 968, fino alla naturale scadenza della concessione sono regolate in base al provvedimento di concessione. 2. Su richiesta del concessionario, le regioni possono trasformare le aziende faunistico-venatorie di cui al comma 1 in aziende agri-turistico-venatorie.

3. Coloro che, alla data di entrata in vigore della presente legge, detengano richiami vivi appartenenti a specie non consentite ovvero, se appartenenti a specie consentite, ne detengano un numero superiore a quello stabilito dalla presente legge, sono tenuti a farne denuncia all'ente competente.

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