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Sabato, 02 Maggio 2020 20:44

Come cacciare il coniglio selvatico con il furetto

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Caccia coniglio al selvatico La caccia al coniglio selvatico si rende indispensabile in quelle aree dove l'aumento della specie porta gravi problemi all'agricoltura ed alla popolazione stessa dei conigli (più conigli più difficoltà a reperire il cibo più facile che i conigli stessi si ammalino e si infettino fra loro). La caccia al coniglio è molto bella e necessità di prontezza di riflessi ed un'alta velocità di tiro.
Il coniglio mangia di notte e di giorno rimane in attesa nelle tane sottoterra. Per stanare il selvatico si utilizza il furetto, questa modalità di caccia fa parte della tradizione siciliana, dove è ancora in parte concessa in Italia, sotto regolamenti ben precisi, e si pratica anche in Gran Bretagna per cercare di contenere il più possibile la popolazione dei conigli.

Addestrare il furetto alla caccia non è difficile, ma anche il miglior ammaestramento non riuscirà mai a far perdere del tutto i suoi istinti sanguinari. Non è raro per il furetto, quando è in fondo alle tane, cercare di uccidere quanto più conigli gli è possibile per poi succhiar loro il sangue. Questo fa si che spesso il furetto, quando sazio, si addormenti sulle sue vittime mentre il cacciatore rimane fuori dalla tana ad aspettare inutilmente e a perdere la pazienza.

Per questo motivo, ed anche per non far compire all'animale stragi inutili, al furetto si applicano speciali museruole che gli impediscono di uccidere e succ i conigli.
Nonostante la museruola l'istinto aggressivo del furetto porta l'animale a stanare i conigli attaccandoli con le sue unghie.

Per cacciare col furetto è bene conoscere anzitutto quali siano i momenti opportuni e quelli meno opportuni per tale caccia, cioè il cacciatore impara a capire quando i conigli possono trovarsi nelle tane e quando sono fuori.
Il tempo piovoso ed un po' freddo, ad esempio, è il più indicato, perché il coniglio non si allontana dal suo rifugio dove la temperatura è più mite di quella esterna. Il coniglio ha una grande paura del cattivo tempo. La neve e le forti gelate, invece, sono assai meno favorevoli, perché i conigli, o sono fuori o quelli che, per timore del freddo, rimangono dentro le tane, sono rincantucciati in angoli profondi dove neanche il furetto talvolta può raggiungerli.
In più il furetto, essendo un animale molto freddoloso, allettato dal dolce tepore che trova sotterra s'indugia o s'addormenta nella galleria lasciando il cacciatore ad aspettare a lungo.
Dopo una pioggia d'estate o quando il tempo minaccia temporale i conigli sono genralmente tutti fuori.
Anche le giornate calde d'estate sono meno adatte per la caccia coi furetti, perché molti conigli sono fuori al rezzo anziché nel caldo soffocante delle tane. In generale il coniglio nelle belle giornate, quando il sole fin dal mattino si leva radioso, s'indugia volentieri fuori delle tane, si stende mollemente sotto un cespuglio o sotto una sporgenza di masso e là si abbandona per tutto il giorno ad un dolce assopimento con l'occhio però sempre aperto e l'orecchio sempre vigile ad afferrare qualsiasi rumore.

Quando si vuole far la caccia col furetto in una bella giornata bisogna sguinzagliare anzitutto i cani per costringere così i conigli a rientrare nelle tane.
Quale che sia il tempo, per fare buona caccia è necessario farsi accompagnare da una persona pratica della località, la quale saprà indicare quali tane sono abitate, quali spopolate e quali pericolose di perdervi qualche furetto.

Diversi sono gli indizi che dicono se la tana è abitata oppure no.
  • La tana abbandonata si riconosce facilmente ad occhio dalle ragnatele intatte e dai mucchi di foglie secche ammassate davanti l'ingresso.
  • La tana abitata si riconosce da ragnatele assenti e dal passaggio libero da ogni ostacolo e foglie e dal terreno circostante smosso e calpestato.
I pratici, dal calpestio più o meno recente e dalla direzione della impronta delle zampette, ricoscono a riconoscere anche se il coniglio è dentro oppure no.
Però sono sempre indizi sui quali non bisogna contare in modo assoluto, e quando si riconosce che una tana è abitata, è meglio introdurvi senz'altro il furetto.

Furetto Caccia Un buon furetto in pochi minuti visiterà tutta la galleria e non trovando nulla ritornerà ben presto alla imboccatura; se invece la buca non è stata da molto tempo abitata il furetto lo comprenderà subito ed un istante dopo riapparirà fuori.

La caccia al coniglio col furetto si faceva oltre che col fucile anche con la rete. S'introduce il furetto nell'ingresso principale della galleria, se la galleria è assai estesa e si dispone di parecchi furetti è bene introdurne più d'uno, due o tre per esempio. Un furetto solo in una grande galleria farà in modo che i conigli non solo lo stancheranno e lo eviteranno senza uscir fuori, ma talvolta lo faranno perdere in qualche posto dove non può più tornare incastrandosi. Se ci sono più furetti, invece, intenti a pressare da diversi lati i conigli non potranno fare a meno di venire all'aperto.

Oltre a ciò, anche che un furetto arrivi ad uccidere un coniglio è difficile che rimanga nella tana, perché essendo disturbato dal movimento degli altri li seguirà invece di addormentarsi.

Per seguire coll'udito il furetto in fondo alle gallerie, spesso gli si appende al collo un sonaglino per mezzo di un sottile filo di lana, in modo che se l'animale resta impigliato in qualche radice, con lieve sforzo possa romperlo e liberarsi. Le opinioni però intorno all'opportunità dell'uso di tale sonaglino sono assai disparate.

Quando il furetto è stato introdotto ed è disceso nella galleria, le persone che stanno fuori ad attendere debbono mantenere il più rigoroso silenzio, star ferme e non fare alcun rumore. Bisogna impedire ai cani di fiutare e di scavare nel terreno e d'abbaiare; se tutto questo non viene osservato, il coniglio preferirà lasciarsi tormentare dalle unghie del furetto anziché venir fuori, dove presagisce più grandi pericoli.
Se la galleria è abitata, un rumore sordo non tarda a farsi sentire . Sono i conigli che, battendo fortemente le zampe posteriori, si danno avviso del pericolo.
Un rumore più forte e tosto simile ad una specie di rotolio caratteristico ci indica come i conigli, inseguiti dal loro nemico, percorrono disperatamente le loro gallerie. Questo ci indica che il momento dell' uscita è imminente.

Di fatti, sotto l' irresistibile terrore causato dal odore caretteristico del furetto, talvolta spronato anche dai morsi che hanno già intaccato la sua carne, un coniglio, non sapendo più dove cacciarsi, non tarda a lanciarsi fuori con la rapidità d'una palla da cannone.
Il colpo è estremamente difficile, perciò il cacciatore deve tenersi ben pronto col fucile spianato, perché per quanto si può essere svelti è probabile che il coniglio sia più rapido a sparire.

Per indovinare occorre un colpo d'occhio ed un punto di mira finissimi, che in questa caccia si acquistano con la lunga pratica. Bisogna sapere gettare il colpo dove passerà il coniglio, per ciò per lo più è al caso che bisogna affidarsi ed alla buona sorte.
Se un coniglio mostra la testa fuori d'una imboccatura e ci dovesse malauguratamente notare, si potrebbe optare per ucciderlo subito senza aspettare che venga fuori, stando attenti a non colpire il furetto che molto probebiltemte sarà subito dietro.
Molti cacciatori, per paura di colpire il furetto, non tirano se prima il coniglio non è fuori. Tuttavia se si nota che il coniglio ci ha avvistati e si aspetta ti tirargli si rischia che esso andrà di nuovo dentro e assai difficilmente verrà fuori una seconda volta trattenendo all'interno della tana anche il furetto. In questi casi bisogna conoscere bene il carattere del priprio furetto se protende più per uccudere il selvatico o se ha meno l'indole assassina.

Quando uno o più conigli sono usciti ed il furetto si riaffaccia all'imboccatura della galleria è meglio prenderlo lestamente, poiché potrebbe capitare che  se va una seconda volta nell'interno si farà attendere per un bel pezzo. Nel maneggiare un furetto bisogna trattarlo amorevolmente per incoraggiarlo a cacciare volentieri e non trattarlo ruvidamente. Non sempre il furetto ricompare all'imboccatura della galleria. Se arriva a succhiare il sangue ad un coniglio, come abbiamo più sopra accennato, si addormenta sazio in fondo alla tana lasciando il cacciatore ad attendere. È questo il più grave disappunto che possa capitare in tal genere di caccia, ed oltre il tempo che si perde nell'attesa forzata esposti al freddo e all'umidità, si rischia anche di perdere il furetto, il quale è di un valore relativamente elevato.
Vari mezzi vengono adoperati dai cacciatori per fare venir fuori i furetti, ed è bene conoscerli, (adopera quello che ritieni più opportuno a seconda delle circostanze);
  1. Si battono forte i piedi sul terreno all'imboccature delle tane;
  2. Si tira dentro la tana un colpo o due di fucile a sola polvere;
  3. Alcuni adoperano il fumo del tabacco. A tale scopo si stendono per terra e lanciano le boccate di fumo entro la tana: è difficile che alla fine d'una buona pipata il furetto non si decida a venir fuori;
  4. Si uccide un coniglio e si mettono le interiora ancora calde all'ingresso di una buca in maniera che il vento porti dentro l' appetitoso odore; con questo stimolo spesse volte il furetto si decide ad affacciarsi.
  5. Si lega un coniglio ad una stanga e lo si fa scendere nella tana. Difficilmente il furetto resiste a tale invito; corre subito ad addentare il coniglio ed allora il cacciatore lo tira fuori con esso..


Se nessuno di questi mezzi riesce bisognerà adattarsi ad esercitare la pazienza ed aspettare. Ma se sopraggiunge la notte senza che il furetto sia venuto fuori, bisogna lasciar le cose disposte in modo da non perderlo.
Si chiudono tutti i buchi con pietre, legna e terra, pigiando coi piedi in modo da rendere tutto talmente solido che, se rimangono dentro dei conigli, non abbiano il tempo d'aprirsi nella notte un passaggio, per il quale andrebbe fuori anche il furetto.
Dentro l'ingresso principale si colloca un pezzo di stoffa e poi si chiude con terra e pietre come gli altri. Quando il furetto si sveglia e vien su, trovandosi chiusa l'uscita, e sentendo freddo, sarà felice di trovare un panno sulla quale è abituato a dormire e sceglierà tale posto.

Il cacciatore l'indomani mattina di buon' ora aprendo pian piano lo troverà addormentato in mezzo allo staccio e lo porterà via. Ma se i conigli riusciranno ad aprire un passaggio, il furetto uscirà fuori anche lui ed allora novanta volte su cento è perduto, essendo difficile riprenderlo.

In complesso dunque la caccia al coniglio col furetto, tolto qualche disappunto, è assai attraente e costituisce per i cacciatori una piacevole variante alla monotonia abituale di dover camminare delle giornate intere senza sparare un colpo.

Quando si è pratici delle località e si dispone di furetti che sanno lavorar bene il più delle volte l'uscita è anche assai produttiva. I conigli vivono in colonie a volta anche numerose.
Nemici del furetto, dai quali deve essere riguardato sono la volpe, la faina ed il gatto selvatico. Essendo fisicamente più forti lo ucciderebbero rapidamente. Perciò quando il furetto si rifiuta di entrare in una tana non bisogna mai forzarlo, perché senza dubbio si è accorto che dentro vi si trova qualche suo nemico.

Un video d'esempio della caccia al coniglio selvatico con il furetto in Gran Bretagna



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