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Mercoledì, 27 Febbraio 2019 07:26

Rapinavano i cacciatori sull'Aspromonte(RC),7 gli arresti

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Con atti intimidatori e violenza terrorizzavano il territorio

Esiste una piccola aerea d'Italia, per non dire del mondo, in cui anche se armato diventi il bersaglio di delinquenti.
Sto parlando della provincia di Reggio Calabria e più precisamente dell'area che si estende dalla piana di Rosarno/Gioia Tauro sino ad arrivare alle zone dell'Aspromonte.
Zone ampie, coltivate e molto frequentate dai cacciatori per la ricchezza di verde e fauna selvatica, soprattutto nel periodo autunnale ed invernale con l'arrivo della piccola migratoria. Tuttavia, se sei cacciatore della zona, sai che ogni uscita potrebbe avere risvolti negative e, preso dalla passione, magari esci di casa incrociando le dita e sperando che vada tutto bene. La mattina ti alzi di buon ora sperando che, evitando alcune zone più pericolose di altre possa, andarti liscia.

Siamo però nel 21esimo secolo e non nel medioevo...

Arrivano per fortuna i primi fermi. Sette giovani dell'area di Seminara/Palmi armati di pistole e fucili aspettavano che i cacciatori arrivavano sul posto di caccia o mentre se ne andavano approfittando che vicino la macchina e la strada i cacciatori avevano le armi scariche. I delinquenti avvicinavano i cacciatori e sotto minaccia delle armi da fuoco li obbligavano a consegnargli i fucili i telefonini e le autovetture.
Almeno 10 le rapine ai cacciatori riconducibili dal 2016 ai fermati.

Le armi venivano poi nascoste in casolari abbandonati e pronti per essere utilizzati.
Oltre alle rapine sui cacciatori i giovani si sono ritenuti responsabili di furti, ricettazione, danneggiamento, falsificazione di monete sino ad arrivare ai reati in termin di stupefacenti. Dei veri e propri delinquenti violenti.

BlackHunter

Adoro il vento di bora che soffia sul viso la mattina e sentire lo zirlo prima di vedere la freccia.
Adoro il ruomore nei rami fitti della beccaccia che si invola e adoro la mia squadra di cinghialai number 1

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