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Venerdì, 16 Agosto 2013 00:00

Allodola (Alauda arvensis)

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Allodola L'Allodola (Alauda arvensis) è una specie molto diffusa in Italia in forma migratoria. Si sposta dal nord est Europa verso il sud all'inizio dell'inverno e vi ritorna in primavera. Vive in località aperta come steppi, prati e campi più o meno lavorati. Le prime arrivano nel nostro paese già a fine settembre, ma si tratta solo di esemplari sporadici o piccoli branchetti, nulla a che vedere col passo vero e proprio che ha il suo vero e proprio inizio attorno alla prima decade di Ottobre ed il suo centro per la fine del mese, inizio di Novembre.
Esistono due principali rotte che seguono le Allodole. La prima parte dal nord Europa attraverso la Gran Bretagna, Germania e parzialmente la Francia e arrivano da noi oltrepassando le Alpi e l'altra, in genere più agevolata e massiccia, che vede le Allodole raggiungere il nostro bel paese dall'Europa dell'Est sorvolando la penisola balcanica ed in particolare Romania e Jugoslavia.
Nei giorni più favorevoli si assiste ad un vero e proprio "fiume" di stormi di Allodole che si susseguono uno dopo l'altro e sicuramente, assieme al Fringuello, questo volatile è uno dei maggiori migratori, come numero di esemplari, che transitano in Italia. A differenza del Fringuello, l'Allodola tende però a non sostare proseguendo il suo lungo viaggio verso le coste Africane.

Allodola nei prati Questo piccolo migratorio è lungo circa 16-19,5 cm con un'apertura alare che può raggiungere i 32-37 cm. Pesa circa 33-48 g. È caratterizzato da un piumaggio di colore marrone leggermente striato di nero nella parte superiore, più chiaro in quella inferiore.
Possiede un piccolo ciuffo erettile che mostra solo se allarmata. Presenta larghe striature sul petto. In volo mostra una coda corta e larghe ali corte. La coda e la parte posteriore delle ali sono bordate di bianco. I sessi sono simili e difficilmente distinguibili.

Il volo dell'Allodola è possente e ondulato, alternato da battiti d'ala a chiusure d'ala improvvise. Ama portarsi in volo a qualche centinaio di metri di altezza per poi ritornare verso terra ad ali chiuse, riaprendole solo a poca distanza dal suolo. Terragnola, cammina e saltella agilmente tenendo il corpo in posizione orizzontale. Si posa su sassi, muretti e sulla bassa vegetazione, mai sugli alberi e non ama molto posarsi neanche sui campi bagnati o nell'erba ricca di rugiada.
Si ciba principalmente di semi arricchendo la sua dieta, durante il periodo riproduttivo, con dei piccoli insetti.
Il canto dell'Allodola è molto acuto e sostenuto a lungo in volo difficilmente confondibile con altri.

La caccia all'Allodola viene praticata sia in forma vagante che tramite appostamento fissi o mobili. La prima, in genere, è molto produttiva e divertente, ma richiede prontezza di riflessi e buon orecchio. Basta "avventurarsi" nei prati ed aspettare che le allodole si mostrino partendo all'improvviso, magari alle nostre spalle, facendosi notare per via del canto. In queste occasioni è anche utile saper usar bene il richiamo a bocca per ingannare l'Allodola, partita magari lontana, e farla tornare a posarsi o vicino o meglio ancora sorvolarci portandosi a buon tiro. Più impegnativa nelle giornate ventose o "sfreccia" a zig zag radente al volo ed impegnandoci non poco.
La seconda modalità di caccia prevede la realizzazione di un buon nascondiglio temporaneo realizzato con felci, rami, o telo mimetico posizionati al centro di un bel campo arato o un prato dove aspettare le Allodole. Per attirarle è possibile usare richiami a bocca, o vivi, zimberli, civetta o giostre.
La Civetta, una volte venivano usa viva, è uno stampo che riproduce il rapace, posto solitamente su un palo a metà altezza, che una volta avvistato dalle Allodole le attira magicamente a se (ancora non è chiaro il motivo).
La giostra consiste in degli stampi o allodole essiccate legate che ruotando (non a velocità eccessiva) porta in inganno l'Allodola facendole pensare a suoi simili in discesa su un campo in pastura.
I tiri, in genere, non sono molto impegnativi, ma l'Allodola trae spesso in inganno per le sue dimensioni con le ali molto grandi e, soprattutto a stagione inoltrata, possono essere anche se non sembra distanti. Il n°10 è il piombo più utilizzato e le grammature variano in genere fra i 30g e i 34g.

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birra

Amante della caccia ed appassionato del tiro al volo sono sostenitore dell'etica venatoria e della sua importanza per proteggere e difendere la ruralità e la natura.

Mi piace testare nuove cartucce e provare ad ottenere risultati simili o migliori con la ricarica.

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