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Allodola L'Allodola (Alauda arvensis) è una specie molto diffusa in Italia in forma migratoria. Si sposta dal nord est Europa verso il sud all'inizio dell'inverno e vi ritorna in primavera. Vive in località aperta come steppi, prati e campi più o meno lavorati. Le prime arrivano nel nostro paese già a fine settembre, ma si tratta solo di esemplari sporadici o piccoli branchetti, nulla a che vedere col passo vero e proprio che ha il suo vero e proprio inizio attorno alla prima decade di Ottobre ed il suo centro per la fine del mese, inizio di Novembre.
Esistono due principali rotte che seguono le Allodole. La prima parte dal nord Europa attraverso la Gran Bretagna, Germania e parzialmente la Francia e arrivano da noi oltrepassando le Alpi e l'altra, in genere più agevolata e massiccia, che vede le Allodole raggiungere il nostro bel paese dall'Europa dell'Est sorvolando la penisola balcanica ed in particolare Romania e Jugoslavia.
Nei giorni più favorevoli si assiste ad un vero e proprio "fiume" di stormi di Allodole che si susseguono uno dopo l'altro e sicuramente, assieme al Fringuello, questo volatile è uno dei maggiori migratori, come numero di esemplari, che transitano in Italia. A differenza del Fringuello, l'Allodola tende però a non sostare proseguendo il suo lungo viaggio verso le coste Africane.

Allodola nei prati Questo piccolo migratorio è lungo circa 16-19,5 cm con un'apertura alare che può raggiungere i 32-37 cm. Pesa circa 33-48 g. È caratterizzato da un piumaggio di colore marrone leggermente striato di nero nella parte superiore, più chiaro in quella inferiore.
Possiede un piccolo ciuffo erettile che mostra solo se allarmata. Presenta larghe striature sul petto. In volo mostra una coda corta e larghe ali corte. La coda e la parte posteriore delle ali sono bordate di bianco. I sessi sono simili e difficilmente distinguibili.

Il volo dell'Allodola è possente e ondulato, alternato da battiti d'ala a chiusure d'ala improvvise. Ama portarsi in volo a qualche centinaio di metri di altezza per poi ritornare verso terra ad ali chiuse, riaprendole solo a poca distanza dal suolo. Terragnola, cammina e saltella agilmente tenendo il corpo in posizione orizzontale. Si posa su sassi, muretti e sulla bassa vegetazione, mai sugli alberi e non ama molto posarsi neanche sui campi bagnati o nell'erba ricca di rugiada.
Si ciba principalmente di semi arricchendo la sua dieta, durante il periodo riproduttivo, con dei piccoli insetti.
Il canto dell'Allodola è molto acuto e sostenuto a lungo in volo difficilmente confondibile con altri.

La caccia all'Allodola viene praticata sia in forma vagante che tramite appostamento fissi o mobili. La prima, in genere, è molto produttiva e divertente, ma richiede prontezza di riflessi e buon orecchio. Basta "avventurarsi" nei prati ed aspettare che le allodole si mostrino partendo all'improvviso, magari alle nostre spalle, facendosi notare per via del canto. In queste occasioni è anche utile saper usar bene il richiamo a bocca per ingannare l'Allodola, partita magari lontana, e farla tornare a posarsi o vicino o meglio ancora sorvolarci portandosi a buon tiro. Più impegnativa nelle giornate ventose o "sfreccia" a zig zag radente al volo ed impegnandoci non poco.
La seconda modalità di caccia prevede la realizzazione di un buon nascondiglio temporaneo realizzato con felci, rami, o telo mimetico posizionati al centro di un bel campo arato o un prato dove aspettare le Allodole. Per attirarle è possibile usare richiami a bocca, o vivi, zimberli, civetta o giostre.
La Civetta, una volte venivano usa viva, è uno stampo che riproduce il rapace, posto solitamente su un palo a metà altezza, che una volta avvistato dalle Allodole le attira magicamente a se (ancora non è chiaro il motivo).
La giostra consiste in degli stampi o allodole essiccate legate che ruotando (non a velocità eccessiva) porta in inganno l'Allodola facendole pensare a suoi simili in discesa su un campo in pastura.
I tiri, in genere, non sono molto impegnativi, ma l'Allodola trae spesso in inganno per le sue dimensioni con le ali molto grandi e, soprattutto a stagione inoltrata, possono essere anche se non sembra distanti. Il n°10 è il piombo più utilizzato e le grammature variano in genere fra i 30g e i 34g.

Guarda le cartucce consigliate per l'Allodola
Racconti di cacce ad Allodole
Video Allodole

Le specie cacciabili in Italia

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Per chi si appresta a prendere la licenza di caccia, ma anche per i cacciatori più esperti ricordiamo le specie cacciabili nel nostro paese: (clicca sulle immagini per saperne di più)

Allodola
Alzavola
Beccaccia
Beccaccino
Camoscio
Canapiglia
Capriolo
Cervo
Cesena
Cinghiale
Codone
Colombaccio
Coniglio selvatico
Cornacchia grigia
Cornacchia nera
Coturnice
Fagiano
Fischione
Folaga
Gallinella d'acqua
Gallo forcello
Gazza ladra
Germano reale
Ghiandaia
Lepre alpina
Lepre comune
Marzaiola
Merlo
Mestolone
Minilepre
Moretta
Moriglione
Muflone
Pavoncella
Pernice bianca
Pernice rossa
Porciglione
Quaglia
Starna


tordo bottaccio
tordo sassello
Tortora
Volpe


Dosi consigliate Elenco cartucce testate Cacciapedia Specie protette in Italia

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La Beccaccia (Scolopax rusticola) o più conosciuta "Regina del bosco" è una specie diffusa in tutta l'area euro-asiatica ed in Italia si trova nel periodo dello svernamento, tra ottobre e marzo. Il suo habitat sono i boschi di conifere, castagni, quercie e faggi.

La Beccaccia è lunga circa 33-40cm con un'apertura alare di circa 65cm. Pesa circa 250-350g. È caratterizzata da un becco stretto e lungo, circa 8-10cm con un piumaggio colore marrone variamente barrato di nero e bianco giallastro. Il maschio è leggermente più piccolo della femmina, ma possiede colorazioni più vive. La Beccaccia ha un volo lento e regolare detto a "farfalla", ma il suo regno non è l'aria, ma la terra. Tende, infatti, a risiedere quasi tutto il tempo a terra completamente mimetizzata dal sottobosco dove pastura cibandosi di insetti, vermi e larve.

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Beccaccino Il Beccaccino (Gallinago gallinago) è una specie presente praticamente in tutto il mondo tranne che nel continente Oceania. In Italia nidifica raramente (per lo più Piemonte, Lombardia o Emilia Romagna), la sua migrazione post-riproduttiva nel nostro paese avviene da fine settembre sino a novembre ed interessa maggiormente le regioni del nord e del centro. Predilige paludi, praterie bagnate e coltivi allagati come risaie, soprattutto durante la stagione fredda.
Il Beccaccino è lungo circa 30cm con un'apertura alare che può raggiungere i 50cm per un peso complessivo di circa 250g.
È caratterizzato da un becco lungo e sottile, un piumaggio variegato da tinte brune e rossicce. Gli occhi sono molto spostati indietro e le zampe sono lunghe e verdastre. I sessi sono simili. Ricorda molto la Beccaccia da cui probabilmente ha ereditato il nome.
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Colvini Trio è una macchina orlatrice manuale adatta a chiunque si avvicini al mondo della ricarica fai da te alla ricerca di risultati professionali che non hanno nulla da inviadare alle cartucce in commercio.

 

Colvini Trio possiede un motore elettrico potente da ben 400 Watt ed è semplice e veloce da regolare per aver la chiusura all'altezza desiderata e sempre uguale senza dover essere noi a dosare la giusta pressione. Risultati quasi professionali ad un costo limitato ed alla portata di tutti.

 

L'orlatrice è dotata anche di un ribassatore indispensabile nei calibri più piccoli per ottenere una chiusura perfetta.

 

Le bobine, richiedile in acciaio, sono disponibili nei calibri 12 -20 -28 e 36/410 e si possono eseguire chiusure stellari (a 4/6 o 8 pliche a seconda della bobina utilizzata), chisure tonde su bossoli in plastica o cartone.

 

Su richiesta l'orlatrice è disponibile anche per mancini.

 

Il bel video seguente realizzato dalla Colvini mostra come utilizzare l'orlatrice ed i risultati ottenuti 



 

 

A tutti coloro che indicheranno di esser lettori di Modo Mirino un ulteriore sconto al momento dell'acquisto!

 

Per info contattate la Colvini:

 

Sito Web: www.colvini.com

email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel: +390833512134

indirizzo: Via Mincio, 12 - 73042 Casarano (LECCE)

 

 

...l'arte del caricamento...

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Per gli amanti della ricarica, sia a livello amatoriale che professionale, la stampa bossoli manuale SB mini potrebbe essere un ottimo aiuto per render ancor più perfette le proprie creazioni. 

 Commercializzata dalla O.M.V. è in grado marchiare le proprie cartucce e di stampare loghi, scritte, numeri e tutto quello che si vuole sopra bossoli vuoti o pieni di ogni calibro senza nessuna regolazione. La macchina si adatta da sola alle diverse misure di calibri. Sono disponibili i diversi colori : nero, bianco, argento, oro e rosso. 

 Con il timbro componibile in dotazione si possono creare varie combinazioni, scegliendo tra le diverse figure e numerazioni proposte. Basta infatti ritagliare la figura e incollarla con nastro biadesivo sul timbro, componendo così la stampa desiderata. 

 Il video mostra il funzionamento della macchina:




Per  info contattate la O.M.V., (Officina Meccanica Veschi)
sito internet: http://www.omv.it/
email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: 0541-602614
indirizzo: Via Dell’ Artigianato 9 47838 Riccione (RN)

Il costo della stampa bossoli manuale SB mini compresa di spese spedizioni è di circa €400, ma quest'ultimo varia a seconda della dotazione richiesta.

La O.M.V. realizza anche la stampa bossoli SB-3000 molto più professionale ed in grado di marchiare 3mila bossoli l'ora






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Svasa bossoli Colvini

Per chi ricarica adoperando l'orlatura stellare è importante utilizzare bossoli da bordi svasati per evitare il più possibile il noioso foro al centro. Sui bossoli nuovi il problema si pone difficilmente poichè a parte i magnum e alcuni lotti si trovano già svasati, ma se effettuiamo il recupero dei bossoli lo svasa bossoli può venirci in aiuto. 
 
In pochi attimi è in grado di svasare alla perfezione i bossoli senza rischiare di rovinarli. Possiede una vita di regolazione per scegliere l'altezza della svasatura che sarà poi uguale per tutti i bossoli, ha lame intercambiabili ed espelle gli scarti all'esterno del bossolo evitando fastidi nell'eventuale rimozione dall'interno.
 
Viene commercializzato dalla Colvini in tutti i calibri (12/20/28/24/28/32/36-410) ed il video seguente ci mostra il funzionamento:

 

 

 

Per info contattate la Colvini

sito internet: http://www.colvini.com 
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
tel: +390833512134
indirizzo: Via Mincio, 12 - 73042 Casarano (LECCE)


Il costo dello svasa bossoli è di circa 30€ più 5€ di spese spedizione.


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Spesso facciamo un pò di confusione col numerazione del piombo, soprattutto se consideriamo le cartucce straniere, inglesi o americane ad esempio, e non capiamo nulla della sigla BB o peggio facciamo confusione confondendo la nostra tipica numerazione con l'americana.

In più all'estero si adotta in genere la misurazione anglosassone per la quantità di piombo, ovvero l'oncia che ha una bella differenza con i nostri grammi....

I pallini vengono classificati in base al diametro (Ø) del singolo pallino. Soffermandoci sulla numerazione italiana si parte dal più piccolo che è classificato col numero 14 e si scende la numerazione per indicare che aumenta la grandezza del pallino sino ad arrivare allo 0.
Tutte le numerazioni successive rappresentano i pallettoni che vengono rappresentati da un numero seguito dalla barra (/) e da uno "0" finale.
Per quest'ultimo si usa anche la notazione "00" (doppio zero) e "000" triplo zero.

Nella quotidianità si tende ad indicare generalmente come "pallettoni" le numerazioni che vanno da 9/0 sino agli 11/0 e lasciare la denominazione "zerati" per gli altri.

Di seguito si riportano le misure ed il peso dei tipici pallini e pallettoni da caccia in piombo:

 

N. ITALIA
Diametro
Peso u.
nr.X gr.
  
N.Usa
Peso u.
nr.Xgr.
14
1,1mm
0,00777
128,70
  
---
---
---
13
1,3mm
0,01283
77,94
  
12
1,27mm
0,01196
12
1,5mm
0,01971
50,73
  
11
1,52mm
0,02051
11
1,7mm
0,02869
34,85
  
10
1,78mm
0,03293
10
1,9mm
0,04216
23,71
  
---
---
---
2,0mm
0,04672
21,40
  
9
2,03mm
0,04885
9
2,1mm
0,05408
18,49
  
---
---
---
2,2mm
0,06218
16,08
  
---
---
---
8
2,3mm
0,07106
14,07
  
8
2,29mm
0,07013
2,4mm
0,07846
12,74
  
2,41mm
0,08175
7
2,5mm
0,09125
10,95
  
7
2,54mm
0,09570
6
2,7mm
0,1149
8,70
  
6
2,79mm
0,1268
5
2,9mm
0,01424
7,02
  
---
---
---
4
3,1mm
0,01739
5,75
  
5
3,05mm
0,01657
3
3,3mm
0,2098
4,76
  
4
3,30mm
0,2098
2
3,5mm
0,2504
3,99
  
3
3,56mm
0,2635
1
3,7mm
0,2958
3,38
  
---
---
---
0
3,9mm
0,3464
2,88
  
2
3,81mm
0,3306
2/0
4,1mm
0,4025
2,48
  
1
4,08mm
0,3966
3/0
4,3mm
0,4643
2,15
  
B
4,33mm
0,4741
4/0
4,5mm
0,5322
1,87
  
BB
4,57mm
0,5574
5/0
5,0mm
0,7300
1,36
  
BBB
4,82
0,6540
---
---
---
----
  
A
5,07
0,7611
6/0
5,6mm
1,025
0,97
  
F
5,59
1,0201
7/0
6,2mm
1,391
0,71
  
4Buck
6,10
1,3256
8/0
6,8mm
1,836
0,54
  
3Buck
6,35
1,4954
9/0
7,4mm
2,366
0,42
  
1Buck
7,62
2,5840
10/0
8,0mm
2,990
0,33
  
0Buck
8,13mm
3,1384
11/0
8,6mm
3,714
0,26
  
00
8,38mm
3,4369
---
---
---
---
  
000
9,14mm
4,4594


A seguire, invece, le più comuni cariche anglosassoni in once e il loro reale quantitativo in grammi:

Once Grammi

14,175
21,262
24,806
1
28,349
1 e
31,893
1 e
35,436
1 e
38,940
1 e
42,524
1 e
46,067
1 e
53,155
2
56,699
2
63,786

 

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Esistono due categorie principali di cartucce da caccia per l'uso in fucili a canna liscia:

La cartuccia a pallini (o spezzata)


Viene utilizzata per la caccia agli uccelli o piccoli mammiferi ed caricata con più proiettili che possono essere pallini di piombo o pallettoni. La cartuccia è essenzialmente composta da un bossolo che serve a contenere la polvere e la carica di piombo. 
In dettaglio:

1. Carica di pallini
2. Bossolo plastica o cartone
3. Borra (plastica o feltro)
4. Cartoncino impermeabile copri polvere
5. Polvere da sparo
6. Fondello tronco-conico
7. Capsula d'innesco





La cartuccia a palla

Utilizzata quasi esclusivamente per gli ungulati come il cinghiale, si differenzia da quella a pallini per l'utilizzo di un'unico proiettili che nel corso degli anni ha subito molti miglioramenti. Esistono cinque grandi gruppi di palle. Le sferiche, con borra direzionale, a campana tipo Foster, a rocchetto e le sottocalibrate con sabot.

In dettaglio:
1. Palla
2. Bossolo plastica o cartone
3. Polvere da sparo
4. Cartoncino impermeabile copri polvere
5. Capsula d'innesco
6. Fondello tronco-conico





La scelta della munizione va fatta in base alle dimensioni della preda e alla distanza del tiro. In generale viene fornita la seguente tabella di numerazione del piombo da usare sui selvatici come linea guida:

   Preda       
    Piombo     
Allodola
10 ÷11
Tordo, Merlo   
9 ÷ 10
Quaglia
9 ÷ 10
Beccaccino
8 ÷ 10
Beccaccia 
7 ÷ 9
Starna
7 ÷ 8 
Tortora
7 ÷ 8 
Coturnice, Pernice   
6 ÷ 7
Fagiano
6 ÷ 7
Colombaccio 
4 ÷ 6
Anatre Minori
4 ÷ 6
Anatre Maggiori
4 ÷ 6
Lepre, Coniglio Selvatico 
4 ÷ 6
Volpe 
0  ÷ 000



Per il cinghiale, per legge, si adopera soltanto la munizione a palla.

 
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cartucce vario tipo Anni e anni di esperienze e progresso ha portato nel mondo della caccia moltissime soluzioni diverse e l'introduzione di componenti sempre nuovi e all'occhio di inesperti simili fra loro. 
Per chi è alle prime armi, ma anche per i più rodati la scelta della cartuccia da utilizzare non è mai facile.

Inizialmente ci si affida ai consigli di amici o armiere per poi passare alla vera e propria esperienza sul campo che a volte è positiva altre volte può lasciare a desiderare. Ecco, quindi, alcuni consigli per scegliere una munizione  che più si addice a noi.
Partiamo col presupposto che vi sono due principali e ben distinte categorie di cacciatori:
  • I "tuttofare", ovvero quei cacciatori che si spostano in ogni territorio pur di sparar qualcosa qualsiasi essa sia, purchè consentita, sparando qualsiasi tipo di cartuccia, meglio se in offerta e a buon prezzo. L'interesse principale di questo cacciatore è far carniere o meglio sparare alla preda magari sperando in qualcosa che sia più "grosso" del solito. Questa categoria possiede, in genere, fucili versatili, con canne di media lunghezza meglio se con strozzatori.
  • Gli "specializzati" ovvero quei cacciatori col chiodo fisso e nulla riesce a distogliergli dalla loro preda preferita. Il resto è superfluo da tenere in considerazione solamente nei periodi in cui l'ambita preda non è presente o durante le carestie di quest'ultima per cercare di non deprimersi troppo con i carnieri sempre vuoti o scadenti. Questa categoria di cacciatori è più attenta ai dettagli. Il fucile, il cane, l'abbigliamento...tutto è scelto ad hoc per aver il maggior rendimento possibile contro la preda prediletta. La cartuccia qui è sacra, può costare anche a peso d'oro, ma non deve fallire! 
Capite bene che in base alla categoria che più si avvicina al vostro stile di caccia, la scelta della cartuccia è ben diversa.

Nel primo caso, l'armadietto delle cartucce del cacciatore sarà un vero e proprio arcobaleno ricco di tanti colori diversi e tante numerazioni di piombo con un paio di queste fra le preferite per sparare prede di una certa taglia o per sparare prede più minute e le cartucce suddivise magari per prezzo le care e quindi, in teoria, "più buone" da conservar per le prede o i tiri più difficili e le cartucce più economiche, magari comprate a blocchi da sparar quasi sempre e a tutto.

L'armadietto della seconda categoria sarà composto per lo più da due o tre tipi di cartucce ordinate per preferenza e quel pizzico di affezzionamento creato dopo tante battute sempre insieme. In un angolino un pò nascosto troveremo cartucce varie perchè si sà bisogna esser pronti sempre a tutto...

Scherzi a parte, esistono cartucce che si adattano bene a diverse condizioni d'utilizzo ed altre più specifiche da usare solamente in speciali occasioni.

Che si voglia operare una scelta oculata in armeria o che si voglia caricare cartucce in casa teniamo sempre a mente queste 5, ma importanti considerazioni per la scelta finale della cartuccia:


  1. Distanza
    Consideriamo le distanze media di tiro che quasi sempre dovremmo coprire.
     
  2. L'ambiente
    Dove si svolgono le nostre battute e i climi che in genere troveremo
     
  3. Resistenza della preda
    Valutiamo la nostra preda e la sua costituzione e quindi la resistenza che può aver al piombo. Alcuni animali "insaccano" meglio di altri riuscendo a scappar, nonostante feriti, più di altri.
     
  4. Il fucile in cui spariamo
    Oltre il calibro e la lunghezza della camera di scoppio (normale/magnum/supermagnum) è bene valutare la coppia lunghezza canna e strozzature.
     
  5. Posizione in canna
    Usare una cartuccia per prima canna o seconda o terza se usiamo un semiautomatico è molto importante. Le condizioni di tiro possono essere molto diverse così come la difficoltà del tiro.
     
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Dopo aver valutato attentamente questi 5 parametri siamo pronti a valutar i nostri primi acquisti e/o caricamenti che con la messa in prova e l'esperienza capiremo se validi o come perfezionarli. Prima, però, di finire per prendere qualche sola, affidiamoci ai consigli dei cacciatori più esperti e consultiamo le varie informazioni reperibili sul prodotto sia nelle armerie che nelle associazioni che sul Web.

Scelta della numerazione di piombo
La cartuccia a pallini

Dosi Consigliate Cartucce commerciali



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