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Lunedì, 22 Febbraio 2016 00:00

Il Colombaccio

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ColombaccioDall'aspetto paffutello il Colombaccio è la specie più grande e diffusa di piccione in Europa. Nidifica, infatti, in tutti i paesi della vecchia Europa anche se solo raramente in Islanda. E' presente anche nel Nord Africa e Asia centro-occidentale. Nel periodo autunnale migra dai paesi nordici verso l'Europa centro/meridionale e viceversa nel periodo primaverile. Predilige le aree boschive, ma non è difficile vederlo anche in città nei parchi o nei giardini.

Con i suoi ben 40-42 cm di lunghezza per un peso massimo di circa 570g è sostanzialmente più grande del classico piccione che siamo abituati a vedere in città. Arriva ad avere circa 80cm di apertura alare ed è caratterizzato da un piumaggio sul petto rosa-grigio chiaro e dalla schiena e testa di color bluastri. La coda e le punte delle ali sono più scure. Sul collo è caratterizzato da una macchia bianca. I sessi sono simili e si distingue dai comuni colombi, oltre che per la grandezza, per la coda più allungata, dal becco più grande e scuro e dalle strisce bianche trasversali sulla parte superiore delle ali visibili in volo.


Colombaccio posato in cima ad un albero Nonostante la corporatura un po' rotonda, il volo è veloce, diretto e soprattutto consente al colombaccio di cambiare senza esitazione direzione e di fuggire repentinamente in caso di necessità. Quando spicca il volo il folto piumaggio e le ali robuste producono un caratteristico rumore molto particolare e forte. Si sposta in stormi numerosi alla ricerca di cibo, senza disperdersi ogni volta che si esaurisce un'area di pascolo. Il verso è un tubìo molto caratteristico e ripetitivo. È simile ad un forte "du-dùùùù-du... du-du" facilmente confondibile con il richiamo della Tortora dal collare orientale per l'intonazione e per l'accento sulla seconda sillaba, se ne distingue tuttavia perché ha 5 sillabe anziché 3 e per il timbro più "vibrante". Il tono sale di intensità dalla prima alla seconda sillaba, la più acuta, per scendere progressivamente fino all'ultima, che è la più grave (nella Tortora dal collare la sillaba più acuta è invece la prima). Questa strofa viene ripetuta senza sosta dalle tre alle cinque volte.

Si ciba di semi, bacche, pomi, radici e talvolta piccoli invertebrati. Nel periodo autunnale mangia soprattutto i frutti dei faggi e le ghiande delle querce di cui è particolarmente ghiotto.

Colombacci in pastura in un campo Il nido è composto soltanto da paglia e rami e viene costruiti perlopiù in alto tra gli alberi. Depongono 1 o 2 uova una o due volte all'anno tra marzo e novembre, con notevoli variazioni da regione a regione. I piccoli bucano il guscio dopo 17 giorni e vengono nutriti in prevalenza con il pastone, comunemente chiamato latte di piccione, che i genitori rigurgitano dal becco. I piccoli abbandonano il nido dopo circa 3- 5 settimane.

Nonostante sia molto furbo e schivo del Piccione domestico, anche il Colombaccio nell’ultima decade si è ben adattato alle città, tanto da essere diventato un assiduo frequentatore dei parchi cittadini. Non è, invece, molto amato dagli agricoltori in quanto grossi stormi talvolta si abbattono su coltivazioni cerealicole, di leguminose o di trifoglio, provocando danni significativi.
In Italia sono in aumento le popolazioni stanziali

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Fauna Italiana Uccelli

demk

Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.

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