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Lunedì, 18 Maggio 2020 11:19

La caccia alle Tortore raccontata dall'esperto Gianluca Garolini

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Dalle parole e dall'esperienza di Gianluca Garolini...

tortoraUn selvatico nobile e pregiato che a causa delle attuali restrizioni possiamo cacciare sempre meno se non in quelle due o tre giornate di preapertura nelle regioni dove concesso.
Un selvatico che regala particolari emozioni e che, almeno nelle mie zone della sicilia, è prevalentemente di passaggio durante la migrazione e staziona per lo più a ridosso del mare dove gli piace appollaiarsi sugli alberi da fresco, tipici della macchia mediterranea, e spostarsi nei vicini giardini dove banchetta a base di frutti e semi.

Se fortunati ad imbattersi in quelle giornate settembrine di forti temporali di scirocco ecco che non è raro assistere ad uno spettacolo unico in cui le tortore, in genere molto alte, rientrano dal mare tutte assieme in flotte di decine o più per trovare rifugio dal mal tempo sulla terra ferma.
Sono proprio queste le giornate indimenticabili della caccia alle tortore nel sud Italia nelle zone dove non sono molto presenti distese di girasoli o cereali.

Giornate rare, ma che si è fortunati di essere a caccia non dimenticheremo mai....
Una caccia che al sud è, quindi, fatta per lo più sopralluoghi per cercare gruppi di tortore stazionare e fortuna ed esperienza per trovarsi nel posto giusto, in base alle condizioni climatiche, durante il transito di questo selvatico migratore.

Molto diversa, invece, la caccia alle tortore fra i campi di girasoli e grano del centro nord in cui, trovando un habitat più idoneo la tortora tende a stazionare il più possibile sin quando il meteo e l'istinto non la portano per migrare via...
In un bellissimo video, l'esperto Gianluca Garolini, ci trasmette e ci fa rivivere le emozioni di questa forma di caccia e ci dà preziosi consigli per praticarla al meglio...

"Amici questa volta vi parlo della mia caccia preferita. Abito nella zona centrale della pianura padana, tra Bologna Modena e Ferrara. Zona pianeggiante dove abbiamo, ad inizio stagione venatoria della terra arata , troviamo anche fiumi a qualche piccolo boschetto, passando anche da modeste zone arbore e  siepi. La caccia che si fa prevalentemente, ad iniziare già dalla preapertura, è quella alle tortore. La tortora è una delle cacce che mi piace di più in assoluto. Un selvatico veramente incredibile per la sua livrea bellissima. Un volatore eccezionale, saettante, velocissimo; una bella fucilata perché è un tiro molto molto complesso è molto difficile. Questo uccellino lo possiamo cacciare soltanto i primissimi giorni dell' apertura perché è un estatino.
Gli estatini anticamente erano individuati in quei uccelli che rimangono stabili nella nostra zona nel periodo che va da maggio a settembre e poi migrano spostandosi in paesi caldi quando il nostro comincia raffreddarsi. Uno di questi è la tortora; che arriva ad aprile, inizia gli accoppiamenti, nidifica nella nostra zona, soprattutto in mezzo ai frutteti o lungo le Rive dei fiumi o nei boschi, ed una volta che ha fatto le sue covate si prepara, verso la fine di agosto primi di settembre, si raggruppa, e parte per l' Africa....

E' una caccia che noi facciamo da sempre; è una caccia tradizionale della nostra zona.
Fin da quando ho iniziato ad andare a caccia, i vecchi Cacciatori verso il 18 agosto, che era l apertura della caccia alla tortora con la allora legge 968, perdisponevano delle pasture naturali mettendo delle coltivazioni a perdere, oppure delle granaglie che venivano anche disseminate manualmente, soprattutto canapa e granoturco Maranino. Cosi si radunavano un po' di tortore in una zona.
All'apertura si dispongono i capanni, attorno a queste zone di pastura, con la distanza di sicurezza 150 metri l'uno dall'altro.
Con trepidazione incredibile si faceva l alba e si attendevano le prima tortore che arrivavano saettanti.
Un antico detto Toscano dice che la torta è come il sole, quindi nel momento in cui sole buca sopra l'orizzonte la tortora si mette in volo e lascia il suo rifugio notturno.
Quindi con le prime luci ed i primi raggi del sole arrivano sulla pastura le prime tortore... fucilate bellissime.
Un selvatico veramente molto veloce, con questo volo saettante a scarti, che è difficile anche solo da intercettare.


Sparavamo a queste bellissime tortore per almeno 2-3 giornate. Erano giornate fisse in agosto... che adesso si fanno a settembre, visto lo spostamento della preapertura ai primi di settembre. Tuttora a me piace moltissimo. Le pasture sono state sostituite dalla coltivazione di girasoli. Ci sono infatti alcuni campi in cui è possibile, tramite un accordo con il proprietario, far lasciare qualche strisciata in piedi, in modo da avere ancora le granaglie alla preapertura di settembre.
Si dispongono i capanni, si tengono le distanze, ci si accorda in modo non disturbare gli altri e si attendono le tortore dall'alba fino alle 10 della mattina... è una caccia veramente bellissima.

I più irriducibile possono cacciare verso tarda mattinata in altri due modi...
Se si fosse fatto una riconnessione della zona circostanti ,si potrà appurare che la tortora, una volta fatta la pastura a base di granaglie, va a cercare dei posti per abbeverarsi, quindi degli stagni, dei ruscelli o dei fiumi. Se ci sono delle pianta d'alto fusto intorno lei si butta prima sopra queste e poi scende a bere. Quindi all abeverata, verso le 10:30 /11:00 della mattina, è possibile dare qualche altra fuccilata.
Poi un altra caccia bella in quelle zone, in cui la caccia è civilmente consentita,è al pomeriggio, Caccia bellissima questa che non riesco a capire perché nella nostra zona sia proibita ormai da anni. Si andava quindi al rientro serale nei luoghi in cui la tortora andava ad appollaiarsi per passare la notte. Generalmente dei Boschetto di Acacie che loro prediliggono moltissimo. Si andava in queste zone... si sceglieva, in base agli avvistamenti dei giorni precedenti, la linea di tiro migliore, si faceva il capanno e si aspettavano le trotore al rientro. Solitamente si fanno delle belle fucilate perché non sempre vengono basse...alle volte vengono alte e si buttano proprio quando sono sopra boschetto. Quindi anche tiri di una discreta variabilità... da quelli facili a quelli più difficili. Caccia splendido ed uccellino meraviglioso. 
Uccellino culinariamente strepitoso e c'è un segreto che va conosciuto... per mangiare nel modo migliore la torta non deve passare dal freezer, noi la mettevamo nel frigorifero normale la sera stessa. Il giorno successivo la spiumavamo, la fiammeggiavamo, quindi pronte per la cottura, e si procedeva all arrosto fatto dalle mamme o dalle mogli degli amici della nostra compagnia. Una cosa veramente squisito delizioso... è un animale grasso perché si nutre di semi oleosi e questo grasso con cui lei si cuoce gradualmente in un arrosto morbido da veramente dei risultati veramente strepitosi. Una caccia bellissima dall'inizio fino alla fine. 
Con che cosa si caccia la tortora..
Nella nostra zona, in base alle forme di caccia che abbiamo visto, c'erano le piccole differenze di fucile e munizioni. 
Al mattino, sulle pasture, a mio avviso, la combinazione più efficace e più conveniente è un fucile semiautomatico, con canna di media lunghezza una 67-65 , 3 stelle con delle buone cartucce del 9 e del 8. Sono perfette le cartucce del 9 e del 8 per un tiro sui 25-30 metri che è quello prevalente, in condizioni di caccia sulle pasture naturali o artificiali è il migliore. Abbiamo una resa balistica perfetta e soprattutto non si fanno feriti ed è perfettamente inutile utilizzare pallini del 7 o più grossi... il piombo del 8 o del 9 sulla torta è perfettamente sufficiente. Si cambiavano le cartucce, volendo anche fucile, proseguendo nella mattinata. 
Verso 9:30 10:00 le tortore, che diventano molto meno confidenti, hanno già capito che è una bruttissima giornata per loro, date le prime fucilate. Quindi iniziano ad arrivare guardinghi molto alte e si buttano, ma non sempre, quando sono ormai sicuri che la pastura sia sicura, dove non ci sono dei pericoli o altre insidie in agguato. In questi casi, molte volte, non si buttano e vengono a fare solo un giro di ricognizione. In questi casi si possono fare solo fucilate alte, al limite della portata. Ecco in questo caso il fucile passa ad un 71 cm 1 stella e buone cartucce del 7 - 7½Cosi si riescono a strappare ancora alcune tortore con dei tiri veramente da ricordare da scrivere negli annali della nostra vita venatoria. 
Nel prime ore del pomeriggio si può fare la abbeverata, che si fa anche in tarda mattinata, e qui torna buonissimo il fucile della mattina  perché si spara sulle medie distanze, quindi in automatico con canna 67cm 3 stelle o un basculante, doppietta o sovrapposto con canne di 3***/2** oppure 3*** /1* va benissimo. 
Arriviamo alla sera. Il rientro la modalità può variare... Possiamo infatti avere deì rientri in cui le tortore vengono dentro molto alte, si buttano al centro del bosco per andare a prendere posto sulle piante in cui intendono trascorrere la notte. Altrimenti abbiamo, soprattutto i primi giorni, tortore che vengono a media altezza, da tutte le direzioni e non presentano difficoltà particolare. Ecco, in questi casi, a me piace moltissimo utilizzare un sovrapposto Beretta bigrillo, con la prima canna di 5 decimi e la secondi 10 decimi. Ma qualsiasi basculante con la canna un pochino larga in prima e una canna strozzata in seconda è perfetto. Utilizzando un fucile con una cartuccia del 9 in prima canna e del 7½ in seconda copriamo tutte le esigenze che il rientro ci può offrire. Abbiamo una prima canna efficacissima su tortore basse che vengono con un tiro abbastanza facile e una seconda canna eccezionale, che possiamo selezionare anche come prima tramite il bigrillo, per sparare alle massime distanze alla massima portata dell'arma. 
Come ho detto sono uccellini bellissimi sia come soddisfazione venatoria sia per la bellezza della livrea sia per la difficoltà del tiro che dà sempre una grandissima soddisfazione. 
Quel volo molto veloce... molto sfarfallante, quindi difficile da intercettare, e non ultimo la bontà delle carni... una selvaggina veramente squisita, assolutamente da non sciupare e da mangiare con gli amici nel momento in cui si vuole stare insieme in un bellissimo convivio.
Arrivederci a tutti" "

Grazie Sig. Garolini.



Ecco il video di B&P in cui interviene Gianluca Garolini cacciatore ed armaiolo nonché esperto e consulente balistico di gran fama:

Commenti   

# demk 2020-05-20 23:33
Bellissima caccia, ho iniziato proprio con le tortore... negli anni sono drasticamente diminuite, ma è anche vero che non ci fanno andare e la tortora oggi c'è domani no e viceversa....

Grandissimo bel tiro e ottima resa in cucina...ha pienamente ragione Garolini
# ramon 2020-05-20 23:51
Da noi fanno i capanni 2 mesi prima la preapertura e dormono in tenda da una settimana prima..
Al rientro ricordo da bambino, da altezze sconsiderate calavano su questi alberoni e facevo solo padelle.. ma era bellissimo uguale..
Io le mangio subito niente congelatore

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