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Articoli filtrati per data: Agosto 2013

Martedì, 27 Agosto 2013 01:50

Fagiano




Il Fagiano è un gruppo di uccelli appartenenti alla famiglia dei Phasianidae. È originario dell'Asia, ma col tempo è stato reinserito un pò ovunque dall'uomo che l'addomesticato. Il fagiano è un uccello molto stazionario, risiede nelle pianure fertili e nei campi lavorati, raramente penetra nei boschi folti.

Il Fagiano ha una lunghezza che varia fra i 70 e i 90cm con un'apertura alare di circa 90cm ed un peso che oscilla dai 800g sino a 1,7Kg. 

È caratterizzato da una lunga coda di circa 20 - 30cm. Possiede un corpo slanciato, una piccola testa e piccole ali tondeggianti. Il piumaggio è di color bruno-rossiccio tendente al fulvo sui fianchi. La testa è il collo son nerastri con riflessi lucenti, l'area intorno all'occhio è nuda e di color rosso accesso. Il becco è snello e munito di uncino. Le femmine sono più piccole e dai colori del piumaggio più uniforme e meno distintivo.

Il Fagiano è al suo agio sul terreno ed è, infatti, fra i gallinacei più rapidi. Il volo viene usato solamente per sfuggire ai predatori ed è molto faticoso richiede battiti potenti e rapidi che producono forti rumori caratteristici della frullata del Fagiano. Ad alta quota invece planano tenendo le ali aperte e la coda orizzontale. È un volatile molto timido e schivo tende a nascondersi fra cespugli e arbusti evitando zone molto aperte e correndo da un nascondiglio all'altro.

Si ciba prevalentemente di semenza e bacche, mangia anche alcune foglie e piccoli insetti.


Il verso del fagiano





La caccia al Fagiano si effettua mediante l'ausilio del cane che provvede a scovare la preda costringendola a partire dal suo nascondiglio. I tiri sono ravvicinati, sono consigliate, infatti, canne corte (60-65cm) poco strozzate e cartucce senza contenitori e a seconda del fitto della zona di prima canna potrebbe esser richiesta una dispersante. Come seconda e terza cartucce conviene, invece, avere una buona cartuccia in grado di abbattere il volatile anche e media/lunga distanza. Il piombo maggiormente utilizzato sono il n°7 ed il 6 in dosi attorno ai 34-36g.

Pratichi la caccia al Fagiano? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?

Fagiano novità e le cartucce più adatte
Foto Fagiano
Video Fagiano

Specie cacciabili in Italia
Pubblicato in Cacciapedia
Martedì, 27 Agosto 2013 01:46

Coturnice (Alectoris Graeca)




La Coturnice è diffusa in tutta l'Europa meridionale ed in Asia. Preferisce le steppe le praterie aride ben soleggiate e caratterizzate dalla presenza di rocce.

La Coturnice ha una lunghezza di 35cm con un'apertura alare di circa 50-55cm di circa 600g.


È caratterizzata da un piumaggio bluastro nella parte superiore e sul petto, bianco nella gola con una striscia nera nella fronte e sulla gola. Le ali marroncine tendenti al rosso e bordati di nero, la parte inferiore color ruggine. Le penne esterne primarie di colore rosso ruggine con angoli giallastri e di colore rosso negli angoli; gli occhi sono marroncini, il becco è rosso. La Coturnice non è un grande volatore preferisce correre sul terreno.


Il canto è un ripetuto "ci-ci-ciak", un inconfondibile verso, ma viene emesso con regolarità solo in primavera nelle prime ore del mattino e la sera.







La caccia alla Coturnice viene effettuata mediante l'ausilio di buoni cani da ferma. Il terreno non è fra i più facili e questo volatile è un ottimo corridore nonchè molto furbo. Scovare la Coturnice non è certo facile, per molti è  considerata fra la caccia più impegnativa, ma per questo anche fra quelle che dà più soddisfazioni. Le cartucce adoperate son in genere del 5 o del 6 dai 34g in su con contenitore. I tiri avvengono a distanze medie e molto spesso a seconda della morfologia del terreno difficili ed imprevedibili. Quando "frulla" una Coturnice non è difficile che partano anche le altre vicine, sempre se ci sono, e bisogna essere lesti e precisi per approfittarne.

Pratichi la caccia alla Coturnice? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?


Coturnice novità e le cartucce più adatte
Foto Coturnice
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Specie cacciabili in Italia
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Martedì, 27 Agosto 2013 01:44

Cornacchia nera (Corvus corone)


 


La Cornacchia Nera è presente in tutta Europa e nei territori più a nord tende ad assumere comportamenti migratori verso sud durante le stagioni invernali. È uno degli uccelli che più si adattato a vivere vicino l'uomo. Ovunque può rimediare nutrimento è un habitat perfetto per questo animale. 
 
La Cornacchia ha una lunghezza di circa 50cm e un'apertura alare di circa 1metro con un peso di circa 500g.
 
Si distingue sia dal Corvo per le dimensioni più ridotte e per il becco completamente nero. Il corpo è totalmente nero. I sessi sono simili. Il volo è lento e formato da battiti lenti, ma possenti delle ali seguito da lunghe planate. Tende a planare spesso e a confondersi col volo di molti uccelli rapaci come i falchi anche se quest'ultimi possiedono un volo più preciso e meno ondulatorio.
 
La Cornacchia non è un rapace, ma ha un'alimentazione molto varia. Si nutre di carogne, frutti e seminato. Preda i piccoli di altre uccelli mangiandone anche le uova. Arreca danni ingenti sia all'agricoltura che alle altre specie di uccelli più piccoli come i merli.
 
La Cornacchia  gracchia spesso emettendo lunghi e forti craaak craaak craaak"






 

 
La Cornacchia è fra gli uccelli considerati nocivi e sparabile per tutta la stagione venatoria. Da noi non è molto diffusa questo tipo di caccia. Si adottano stampi e richiami a bocca per attirare la prede nelle zone di pastura. Non è difficile trovare interi stormi. I tiri sono quasi sempre sulla media/lunga distanza. Bisogna esser ben nascosti per avvicinare questo uccello molto furbo. Le cartucce usate sono in genere le medesime del Colombaccio con piombo 5 o 3 e grammature attorno ai 38-40g.


Pratichi la caccia alla Cornacchia? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?

Cornacchia novità e le cartucce più adatte
Foto Cornacchie
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Specie Cacciabili in italia
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Martedì, 27 Agosto 2013 01:38

Cornacchia grigia (Corvus corone cornix)




La Cornacchia Grigia è presente in tutta Europa e nei territori più a nord tende ad assumere comportamenti migratori verso sud durante le stagioni invernali. È uno degli uccelli che più si adattato a vivere vicino l'uomo. Ovunque può rimediare nutrimento è un habitat perfetto per questo animale. 

La Cornacchia Grigia ha una lunghezza di circa 50cm e un'apertura alare di circa 1metro con un peso di circa 500g.

Si distingue sia dal Corvo che dalla Cornacchia per le dimensioni che per le colorazioni. È caratterizzata da un piumaggio del dorso e della pancia grigio mentre il resto del corpo è nero. I sessi sono simili. Il volo è lento e formato da battiti lenti, ma possenti delle ali seguito da lunghe planate. Tende a planare spesso e a confondersi col volo di molti uccelli rapaci come i falchi anche se quest'ultimi possiedono un volo più preciso e meno ondulatorio.

La Cornacchia Grigia non è un rapace, ma ha un'alimentazione molto varia. Si nutre di carogne, frutti e seminato. Preda i piccoli di altre uccelli mangiandone anche le uova. Arreca danni ingenti sia all'agricoltura che alle altre specie di uccelli più piccoli come i merli.

La Cornacchia Grigia gracchia spesso emettendo lunghi e forti craaak craaak craaak"







La Cornacchia Grigia è fra gli uccelli considerati nocivi e sparabile per tutta la stagione venatoria. Da noi non è molto diffusa questo tipo di caccia. Si adottano stampi e richiami a bocca per attirare la prede nelle zone di pastura. Non è difficile trovare interi stormi. I tiri sono quasi sempre sulla media/lunga distanza. Bisogna esser ben nascosti per avvicinare questo uccello molto furbo. Le cartucce usate sono in genere le medesime del Colombaccio con piombo 5 o 3 e grammature attorno ai 38-40g.



Pratichi la caccia alla Cornacchia Grigia? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?


Cornacchia novità e le cartucce più adatte
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Specie Cacciabili in italia
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Martedì, 27 Agosto 2013 01:02

Coniglio Selvatico (Oryctolagus cuniculus)


Il Coniglio selvatico europeo è un mammifero appartenente alla famiglia dei Leporidi. Gli antichi romani hanno diffuso questa specie nelle campagne di praticamente tutta l'europa. Particolarmente presente nel Regno Unito. In Italia è presente in tutto il territorio ed in particolare nelle isole (Sardegna, Sicilia..). Il Coniglio selvatico predilige ambienti aperti dai climi miti e secchi con terreni soffici e sabbiosi per permettere lo scavo delle tane.

Il Coniglio selvatico ha una lunghezza di circa 45cm per un peso di circa 2,5Kg. I maschi sono leggermente più massicci e grandi delle femmine.


È caratterizzato da  lunghe orecchie e grandi occhi neri situati sui lati della testa, che nelle femmine è più lunga e affusolata rispetto ai maschi. Le zampe posteriori sono robuste e più lunghe di quelle anteriori e mettono il coniglio in condizione di correre rapidamente. Invece di avere dei cuscinetti a protezione della pianta dei piedi, il coniglio ha una fitta copertura di peli che gli permette di non scivolare sia sulla roccia che sulla neve. Le zampe sono inoltre palmate per impedire alle dita di separarsi mentre l'animale salta o scarta di lato, provocando così cadute. La coda è molto corta e rivolta all'insù: essa è ricoperta sul lato inferiore di pelo bianco, che le dà un aspetto "ovattato".


Si ciba di vegetali, dall'erba alle foglie alle radici. Per ricavare il massimo quantitativo di nutrimento disponibile dal cibo, i conigli sono soliti reingerire parte delle proprie feci.



La caccia al coniglio selvatico si rende, in alcune zone, quasi indispensabile per contenere l'elevato numero di questi animali che se non controllati crescerebbero in maniera esponenziale, grazie all'alta fecondità della specie, arrecando danni ingenti alle specie arboree in particolare ai piccoli pioppi. Il Coniglio selvatico si caccia mediante l'ausilio dei cani che lo stanano portandolo all'attenzione del cacciatore. L'ideale è l'impiego di fucili leggeri e maneggevoli come i moderni fucili semiautomatici calibro 12 o calibro 20. Le numerazioni impiegate sono in genere il 7 ed il 5 con cartucce, per il C12, dai 34g in su. I tiri, in genere, sono vicini. Di prima canna si tende ad utilizzare cartucce con dispersante o con borra in feltro e seconda e terza canna cartucce più sostanziose e dalla gittata più lunga vista la rapidità con la quale il Coniglio si allontana sul terreno.

Pratichi la caccia al Coniglio selvatico? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?


Coniglio selvatico novità e le cartucce più adatte
Foto Conigli selvatici
Video Conigli selvatici

Specie cacciabili in Italia
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Colombaccio Diffusissimo, grande possente, ma al tempo stesso scaltro, rapido e soprattutto molto furbo è il Colombaccio una delle prede più ambite dai cacciatori.
Il segreto per la buona riuscita nella caccia al colombaccio è sicuramente la mimetizzazione data la scaltrezza di questo volatile nel riconoscere il pericolo. Assieme ad essa dobbiamo considerare l'abilità del cacciatore, soprattutto nell'attendere pazientemente il momento esatto per colpire. Il tiro al Colombaccio è, infatti, uno dei più difficili ci siano. La mole spesso ci inganna ed il Colombaccio ha un volto molto rapido che arriva anche a 80-90Km/h e possiede, soprattutto, una rapida accelerazione.
Capita spesso, infatti, che sbagliato il primo colpo ed allarmato il Colombaccio sfugge via come una scheggia rendendo difficile l'anticipo decisivo.

Torretta per la Caccia al Colombaccio mimetizzata fra gli alberi Esistono diverse tecniche di caccia al Colombaccio ed esse dipendono se cerchiamo di insediare la preda stanziale, ormai diffuso nel centro/sud, o gli stormi migratori che giungono nel nostro paese da Ottobre/Novembre.
La più tradizionale, soprattutto al centro/nord è sicuramente la caccia con zimbelli o giostre dove si cerca di ingannare il Colombaccio attirandolo con suoi simili. I luoghi più adatti sono il bosco dove si realizzano ottimi capanni ben mimetizzati e spesso posizionati sugli alberi (le torrette) o i campi dopo la mietitura che rappresentano ottime pasture per i columbidi.
L'addestramento dei zimbelli non è semplice e richiede molto impegno da parte del cacciatore tutto l'anno. Tuttavia se fortunati a trovar una buona giornata di passo ci si può parecchio divertire.
Insediare i Colombacci stanziali è davvero una bella sfida e non sempre è redditizia a parte le prime giornate. Il Colombaccio se si sente minacciato tende rapidamente ad allontanarsi cambiando zona ed abitudini. Dopo aver sentito o assaporato le prime fucilate il Colombaccio non è più facilmente avvicinabile ed avrà imparato a ben riconoscere il nemico cacciatore.
Cacciare il Colombaccio stanziale vuol dire studiare la preda, individuare le sue aree di pastura preferite e capire le traiettorie che è solito eseguire. Una volta osservato il Colombaccio va allestito un appostamento temporaneo ben mimetizzato con l'ambiente circostante dove aspettare il transito dei Colombi.
Al rientro, in prossimità di una macchia verde di conifere, in particolare pini, o alti eucalipti è possibile insediare i Colombacci mentre cercano un riparo per la notte.

Negli ultimi anni si è diffusa anche la pratica di caccia vagante in cui ci si sposta per stanar il Colombaccio posato facilmente individuabile dal rumore che compiono le sue ali al momento di involarsi. Basta cercare zone vicine a corsi d'acqua puliti o abbeveratoi tipici del colombaccio per riuscire ad ottenere qualche incontro. La scaltrezza del Colombaccio lo rende però difficilmente avvicinabile e sono necessari buoni riflessi per arrivar al successo.

Dati i tiri spesso difficile e lunghi, la caccia al Colombaccio richiede fucili con canne ben lunghe e strozzate con i calibro 12 e 20 favoriti sugli altri. Anche le cartucce adoperate devono col contenitore e con una dose generosa di pallini. Nel calibro 12 è consigliabile scegliere cartucce dai 34g in su del piombo 7 per i primi giorni sino ad arrivare ai 38g del numero 5 o 3 a stagione inoltrata anche per via del piumaggio folto e la forte ossatura che proteggono e rendono il Colombaccio un ottimo incassatore.

Stiamo attenti a non esagerare. Dosi massicce, oltre i 40g o numerazioni al di sotto del tre per tentar il tiro della speranza sono spesso segnali che stiamo sbagliando qualcosa. La caccia al Colombaccio richiede molta pazienza nell'attendere il volatile a tiro o nel individuare il posto più adatto nell'attenderlo. Bisogna anche cercare di attendere il momento esatto per colpire senza far troppi movimenti o farci individuare dal selvatico.

Pratichi la caccia al Colombaccio? Se si qual è la tecnica che maggiormente usi e che cartucce spari e in quali condizioni?

Caccia in torretta Il Colombaccio scheda dettagliata Cartucce consigliate per il ColombaccioRacconti di caccia al ColombaccioVideo Caccia Colombacci

Specie cacciabili in Italia



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Lunedì, 26 Agosto 2013 20:16

Codone (Anas acuta)




Il Codone è diffuso nel nord dell'Europa, nel nord dell'Asia, in gran parte del Canada, in Alaska e nella parte centrale degli Stati Uniti. Durante il periodo invernale migra verso le zone più a sud. Predilige zone aperte come paludi, lagune e fiumi. 

Il Codone arriva ad una lunghezza massima di 75cm con un peso molto variabile sino al 1,3Kg con un'apertura alare di circa 90cm. Il maschio è di color grigio dal petto bianco con una striscia bianca su ambe due i lati del collo. La lunga coda grigia ha al centro due tipiche penne di color verde. La femmina più minuta è marrone variagata di nero con sfumature rossicce. Il becco è grigio tendente al celestino. 

Il volo è molo elegante, lento dallo battito frequente delle ali. Durante il volo è ben distinguibile la parte posteriore più chiara. 

Si ciba di piante acquatiche, piccoli molluschi e insetti. Mangia anche semi che trova nelle campagne come grano, riso e orzo.

Il verso del codone








La caccia al Codone viene effettuata da appostamento o vagante utilizzando fucili ben strozzati e spesso magnum con numerazioni di piombo del 5 o del 6.
Pratichi la caccia al Codone? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?


Anatre novità e cartucce più adatte
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Specie cacciabili in Italia
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Lunedì, 26 Agosto 2013 20:07

Cinghiale (Sus scrofa)




Il Cinghiale è un mammifero molto diffuso in tutto il mondo ed una preda molto ambita per le sue carni. Originario dell'Eurasia e del Nordafrica è stato poi diffuso praticamente ovunque dall'uomo. E' un assiduo frequentatore dei boschi in particolare nelle zone ricche di querce, ma frequenta anche le zona aperte e paludose.

Il Cinghiale può raggiungere 1,80m di lunghezza per un peso medio di 80-100kg, dipende molto dall'habitat e dalla disponibilità di cibo. In Russia non è raro trovare esemplari anziani di due quintali o anche più.. 

Si ciba praticamente di tutto, è onnivoro, mangia soprattutto vegetali, ghiande, tuberi e funghi, ma anche piccoli animali e carne provenienti da carcasse.

Si caccia in squadre di minimo quindici e massimo trenta cacciatori. La tecnica utilizzato per lo più è la "battuta" in cui le persone armate di pistole a salve o oggetti rumorosi per stanare assieme ai cani le prede e spingerle verso gli appostamenti dove ad attenderli sono posizionati i cacciatori. Si utilizzano fucili a canna liscia armati di cartucce a palla o le carabine semi automatiche, le  carabine express, i basculanti misti o due o più canne e le carabine con funzionamento a leva e a pompa.

Il tiro è imprevedibile dipende dalla zona di battuta  e dagli appostamenti, nonchè dalla fortuna del singolo cacciatore.

Il verso del cinghiale è il grunito.



Pratichi la caccia al Cinghiale? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?

Cinghiale novità e cartucce
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Le specie cacciabili in Italia
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Lunedì, 26 Agosto 2013 19:59

Cesena (Turdus pilaris)




La Cesena (Turdus pilaris) è presente nel nord Europa e nell'Asia settentrionale. In Italia dipende dalla rigidità dell'inverno poichè si sposta nel nostro paese soltanto in inverno inoltrato.


È caratterizzata da un piumaggio sul capo grigio, sul dorso bruno rossastro, sul groppone grigio, sulla coda e ali nerastre, petto e fianchi giallo sono ocra striati di nero, ventre e sottoala bianchi. Frequenta foreste rade di conifere miste a frutteti.

Si ciba di insetti, vermi e molluschi e durante il periodo autunno-inverno anche si frutti di sorbi, meli e cachi. Un altro alimento è la bacca di ginepro.

Il canto forte e acuto è un "ciak-ciak" continuo:




La caccia alla Cesena può essere da capanno o vagante, vengono adottate cartucce dai 32 ai 34g del numero 10 o 9. I tiri in genere non sono molto difficili. L'unica problematica può essere la distanza. Negli ultimi anni si sta introducendo l'uso del calibro 410 con ottimi risultati al capanno. Pratichi la caccia alla Cesena? Se si che cartucce spari e in quali condizioni?


Cesena notizie e cartucce
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Le specie cacciabili in Italia
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Lunedì, 26 Agosto 2013 19:25

Cervo (Cervidae)


 


I cervidi appartengono alla famiglia dei mammiferi artiodattili, molto dei quali vengono comunemente chiamati Cervi. Questi splendidi animali e sono diffusi in tutta Europa nelle zone boschive con presenza di radure o aree di boscaglia poco fitta, generalmente in ambiente pianeggiante.

 

I Cervi sono caratterizzati da grandi palchi a rinnovo annuale ed esistono ben 43 specie diverse di Cervo dalle caratteristiche e grandezze fisiche diverse. 

 

Il Cervo si ciba prevalentemente nelle ore notturne dove vaga alla ricerca di erbe fresche e tenere, di germogli, foglie novelle e i ramoscelli. D'estate, invece, preferisce il grano maturo, l'avena, le carote e le barbabietole succose mentre d'inverno a causa della neve che copra il suolo si deve accontentare di cortecce, arbusti secchi e delle radici penosamente scavate a colpi di zoccolo.

 

Il Cervo emette un bramito piuttosto lungo e cupo che puoi ascoltare in questo video tratto da Youtube:



Le carni pregiate del Cervo, i suoi magnifici palchi e la sua mole rende questo mammiferi fra le prede più importanti presenti nel nostro paese dove viene cacciato esclusivamente di selezione mediante l'uso di carabine di grosso calibro munite di ottica o con l'arco munito di apposite frecce per i grossi animali.

I metodi di battuta più utilizzati sono all'"aspetto", dove il cacciatore di apposta nei punti di passaggio preferite dai Cervi, alla "cerca" dove il cacciatore vaga nei terreni di pascolo dei cervi oppure in "battuta" (non consentito in Italia) dove i battitori ed i cani spingono gli animali verso le zone dove sono appostati i cacciatori.
In Italia i cani sono consentiti nella caccia al Cervo solo da sangue nelle ricerche dell'animale ferito.

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