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Domenica, 06 Dicembre 2020 08:31

Toscana, regione arancione, ma consentita la caccia in tutto l'ATC

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Via libera agli spostamenti nel proprio ATC

Toscana via nel proprio ATC La Toscana è la prima, ed al momento l'unica regione, che ha concesso ai cacciatori di poter praticare le loro attività anche al di fuori del proprio comune.
La Toscana risulta essere "arancione" per cui gli spostamenti sono limitati all'interno del proprio comune di residenza.
La Regione si è prontamente attività e, nonostante le limitazioni, ha emanato un decreto che permetterà, l'attività venatoria, all'interno dell'intera area del proprio ATC di residenza.
Il presidente regionale Giani ha deciso, così, di autorizzare gli spostamenti, anche al di fuori del proprio comune, per la caccia nei propri ATC.
La scelta, anche se in netto contrasto con il governo, è frutto del lavoro congiunto tra le associazioni venatorie e la Regione che ha deciso di tenere in considerazione i cacciatori già fortemente penalizzati dalla pandemia.

Le motivazioni che hanno portato all'emanazione del decreto tiene conto delle considerazioni prese dalla prefettura autonoma di Bolzano che, già diverse settimane fa, aveva concesso la ripresa della caccia.
La caccia è considerata un'attività utile atta a limitare i danni alle colture e conseguire il mantenimento dell’equilibrio faunistico venatorio.

Una scelta oculata che tiene conto che le attività venatorie si svolgono all'aria aperta ed in forma individuale senza alcuna difficoltà a mantenere le distanze interpersonali, anzi di per sé la caccia porta a stare isolati dagli altri.

Cosa prevede l'ordinanza?

L'ordinanza n° 117 del 5 dicembre 2020, qui consultabile, consente le attività venatorie ai soli residenti anagraficamente nella regione e seguendo le seguenti modalità:
  • nel proprio comune di residenza, domicilio o abitazione;
  • nel proprio ATC di residenza venatoria;
  • nelle aziende faunistiche venatorie, agrituristico venatorio e nelle aree per l'addestramento e l'allenamento dei cani anche se al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione;
  • negli appostamenti fissi autorizzati dalla Regione, ai soli titolari e un solo frequentatore alla volta, anche se posizionati in comuni diverso dalla residenza, domicilio o abitazione;
  • nei distretti di iscrizione per il prelievo degli ungulati anche se in comuni diversi dalla propria residenza, domicilio o abitazione.


Una presa di posizione, quella della Toscana, che compensa le enormi lacune e l'indifferenza mostrata dal Governo, per i cacciatori.
Bisogna vedere se il Governo sfiderà l'ordinanza di Giani o se le varie associazioni animaliste non impugneranno l'ordinanza. Si spera, nel mentre, che la regione riesca a passare gialla.

Cosa accadrà nelle altre regioni?

Bisogna vedere come si comporteranno, adesso, i vari governatori regionali, in particolare di Basilicata, Calabria, Campania, Lombardia e Valle d'Aosta.
Risponderanno celermente o nascondendosi dietro ai tempi burocratici e delle lentezza amministrativa lasceranno tutto inalterato?
Le priorità sono nettamente altre in questo periodo, ma la stagione di caccia 2020 è stata compromessa quasi del tutto.

BlackHunter

Adoro il vento di bora che soffia sul viso la mattina e sentire lo zirlo prima di vedere la freccia.
Adoro il ruomore nei rami fitti della beccaccia che si invola e adoro la mia squadra di cinghialai number 1

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