Africanella
l suo canto è una lamentosa serie di "uuuh uuuuuuh uh", assolutamente differente rispetto a quello del colombaccio.
La tortora selvatica è un uccello granivoro (frumento duro, sorgo, miglio, ravizzone, ravanello, finocchio, grano saraceno, cardo bianco), ma si ciba anche di piccoli molluschi.
Si riproduce da marzo a settembre, riuscendo a completare due cove annuali. Depone solo due uova, che si schiudono dopo due settimane di cova; le uova vengono covate sia dalla femmina sia dal maschio molto schiva non ama i rapporti con l uomo per questo non semplice da avvistare. Presenti nei mesi freddi in Africa dove a primavera lasciano per dirigersi verso questo continente dove rimane fino ai primi di ottobre.
Attraversa numerosi stati tra cui la Tunisia , Algeria , Grecia , Italia , Spagna , Marocco , arrivando fino alle zone più settentrionali dell' Italia della Grecia e della Spagna .



Da molti anni in Italia si discute se chiudere la caccia alla tortora definitivamente visto la diminuzione consistente di esemplari avvenuta negli ultimi anni come al solito additando sempre ed esclusivamente i cacciatori come responsabili di queste grave perdite.
Ma analizziamo meglio la questione...
La tortora selvatica in Italia si può cacciare solo in prepaertura per un massimo di due giorni con un numero di capi abbattuti che varia di anno in anno e vanno dai 3 al massimo 5 esemplari.
Quindi in media 3 esemplari a cacciatore cacciabile in un periodo in piena migrazione verso l africa e cosa conosciuta a tutti capita molto spesso che verso il 15-16 settembre la tortora non è più presente in Italia ormai da giorni.
Nessuno si concentra su altre realtà quale la caccia indiscriminata nelle regioni del Magreb e in altre nazioni dove come si vede anche da internet si pratica un genocidio della specie, infatti basta andare su Google e cercare su Google immagini dove sono presenti foto con un numero altissimo di tortore abbattute in nazioni limitrofe.





Quest' anno probabilmente la tortora non sarà presente nel calendario venatorio al fine di tutelare la specie, ma il prezzo delle tasse è sempre lo stesso. A mio modesto parere si dovrebbe effettuare una tutela della specie in tutte le nazioni dove questo animale è presente.