Questa foto è in real time. Una collinetta in periferia della città di Reggio Calabria che va fuoco.


E' soltanto uno degli ultimi incendi che sta interessando la zona in questi giorni molto afosi.
Quasi sicuramente di natura dolosa e non ne capisco il motivo se non speculazione e mettere in moto la costosa macchina delle operazioni di spegnimento, fra autocisterne, elicotteri ect.

Credo che assieme all'inquinamento non ci sia male peggiore per la fauna selvatica.

Mi è venuto in mente una stupenda zona che frequentava il mio babbo quando ero piccolino. Una immensa vallata di pineta con qualche albero di eucalipto ed ogni tanto qualche pezzetto coltivato in mezzo alla pineta con vigna ed alberi da fico.
Era una zona stupenda per le tortore ed i colombacci. RIcordo ero piccolino e a settembre lì andavamo con mio padre. Si sparava sul presto perchè zona di ricovero. Dall'alba sino alle 10 circa eravamo là mio padre incernierava facile 5-6 a volte qualcosina in più di pezzi fra tortore e colombacci e si rientrava a casa. Era una zona stupenda anche perchè si vedevano uccelli di ogni tipo. Dai picchi alle tordelle sino ai tanti rapaci. Falchi, Gufi, Barbaggiani non era difficile vederli aspettando i colombacci o le totorelle. Ogni tanto si vedeva anche qualche scoiattolo. Io ero piccolino e nonostante ciò ricordo proprio l'abbondanza di selvaggina che si vedeva. Oggi merce rara.

Un'estate purtroppo un grosso incendio ha interessato l'area e metà pineta è finita bruciata. Son passati gli anni, almeno una 20ina e purtroppo, anche se il sottobosco riformato basta osservare i pini alti per notare i ricordi di quell'incendio.

Negli ultimi anni abbiamo ripreso a frequentare quella zona. La pineta non è più fitta come una volta. Ci sono "buchi" evidenti qua e la. I pezzi pezzi coltivati sono stati abbandonati. Probabilmente erano anziani chi li curava ed, adesso, non ci saranno più.
Quando tira forte il vento non è raro che i pini più malandati cadono. Ormai quella zona per la caccia, a mio avviso, è persa. Questo anche ai piccoli incendi che ogni tanto appiccano per pulire il sottobosco e far crescere l'erba per i vitelli.
Era una zona stupenda anche per i tordi d'entrata e per le beccacce. Ormai sembra una landa desolata spazzata dal vento che arriva dal mare...

Per questo ogni volta che vedo un incendio mi fa una rabbia enorme. Possibile mai che ogni estate dobbiamo fare i conti con questi incendi?
Come potremmo evitarli se tendiamo a tagliare i costi della normale amministrazione, ma poi arriviamo alle emergenze e ne spendiamo 10 volte tanto?

Anche nelle vostre zone è così?


Ricordo che la legge prevede che dopo un'incendio nelle aree boschive non si può cacciare per almeno 10 anni. Ed il cacciatore non ha alcun vantaggio nel bruciare i pochi territori ormai rimasti dove si può cacciare...