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Giovedì, 30 Ottobre 2014 00:00

Il bracconaggio nel Medio Oriente

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In questi giorni Striscia la notizia, grazie al suo inviato Edoardo Stoppa, risolleva un problema già noto come il bracconaggio nelle zone del Medio Oriente che interessano migliaia e migliaia di uccelli migratori sterminati senza alcun senso e con ogni mezzo a disposizione. Il paese che più è interessato da questi fenomeni di bracconaggio è la Libia che con una popolazione di circa quattro milioni di abitanti conta più di cinquecento mila bracconieri nonostante qui la caccia sia bandita dal lontano 1995.

Un vero e proprio odio dei libanesi che li porta a brandire armi di ogni tipo, non solo da caccia, per uccidere tutto quello che passa e poi magari fotografarlo per mostrarlo agli amici come premio. Proprio questo rituale ha permesso di portare alla luce questa macabra situazione con le foto postate tranquillamente su Facebook ed altri social network.
Per circa due anni la Lebanon Eco Movement (LEM), un'associazione non governativa, ha monitorato siti libanesi ed i vari profili social delle persone raccogliendo oltre 700 immagini che ritraggono una vera e propria carneficina comprendente 11.213 specie diverse di volatili alcune delle quali considerate ad alto rischio.
Foto e video di abbattimenti vengono divulgati con orgoglio dagli autori come questo che ritrae una carneficina di quaglie:

 


Ma sono proprio i video di Edoardo Stoppa a raccontarci in dettaglio cosa accade in Libano:
Striscia la notizia Edorardo Stoppa Video Gallery


La facilità con la quale in Libia è possibile acquistare armi, l'assenza di controlli e nessuna normativa che cerchi di regolamentare la caccia quella giusta ed etica alimentano queste vere e proprie mattanze. Probabilmente la continua riduzione nelle nostre zone, Italia compresa, di alcune specie migratrici non è poi tutto frutto dell'inquinamento e dei venti sfavorevoli. Questi atti di bracconaggio assieme alla crescita continua dei viaggi venatori in paesi come questi andrebbero sicuramente condannati e ridotti. Che non si possa far nulla per risolvere la questione? La questione non riguarda solamente il Libano, ma anche tutti i paesi del Medio Oriente e qualche giorno fa abbiamo anche discusso degli enormi problemi a Malta. In Italia gli ambientalisti lottano con tutte le forze assieme ai cacciatori onesti contro il bracconaggio, ma forse bisogna spostare l'attenzione anche fuori dalle nostre mura..


Per chi volesse approfondimenti sul bracconaggio selvaggio in Libano consigliamo queste due pagine facebook: Lebanon Eco Movement e Stop hunting Lebanon ed ovviamente il sito Edoardo Stoppa - Il Fratello degli animali

demk

Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.

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