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Martedì, 17 Febbraio 2015 00:00

Bella mattinata di entrata a tordi di fine ottobre 2014 in Calabria

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Santo e Tordi bella mattinata d'entrata a tordi

Santo e Marco a tordi Una mattinata che difficilmente dimenticheranno

A caccia chiusa ci piace rivivere i momenti belli della stagione appena trascorsa. Oggi Santo e Marco, due amici reggini, rivivono con noi una fra le più belle mattinate di entrata in cui si sono imbattuti. In Calabria la scorsa stagione è stata un po' anomala con passo irregolare fatto di giornate pochissime giornate si e molte no, ma soprattutto a macchia di leopardo. Chi è stato fortunato ed ha potuto frequentare è riuscito a beccare la giornata giusta.
Santo, come tradizione ormai degli ultimi anni, nel periodo di metà - fine ottobre prende due settimane di ferie per dedicarsi alla caccia ai tordi.
Peccato che le prime giornate sono passate quasi prive di emozioni con i tordi complessivi che si possono contare sulle dita delle mani.
Il penultimo giorno di ferie, un mercoledì, sembra iniziare con le stesse premesse delle altre giornate. Il vento era giusto, levante non forte, ma continuo. Peccato per la pioggia battente. Ma come si fa a rinunciare alla tentazione di uscire? Santo decide di lasciare a casa Laika la sua cucciola di Breton di appena cinque mesi per evitare di farle prendere troppa acqua, o costringerla a rimanere chiusa in macchina qualora il tempo non avesse permesso di scendere, e passa a prendere Marco puntuale come d'accordi.

Scoraggiati i due partono all'avventura verso la piana di Rosarno.
Vuoi alle volte l'imprevidibilità ed i giochi del tempo...a Reggio Calabria diluviava, ma passate le gallerie sull'autostrada all'altezza di Bagnara ecco che appare un cielo stellato e privo di nuvole. Il tempo buono ha alzato di non poco il morale. Arrivati sul posto ancora buio pesto già si sentono i zirli dei tordi. Di fretta e furia Santo e Marco si appostano fra il bosco e gli ulivi. Non manca molto che Santo sente un zip più forte degli altri e vede sfilare un'ombra... un colpo e già il primo tordo è abbattuto. Peccato per l'erbetta alta che fa impazzire per il ritrovamento. Anche Marco comincia a sparare i primi colpi. Allo spollo, in poco tempo, i due avevano già fatto un tre - quattro tordi a testa.
Dopo però un buon spollo la zona tace, si vede sfilare qualche tordo non a tiro, ma nient'altro. Sembra l'ennesima giornata finita troppo presto.
Per fortuna, invece, sin ora era solo un'apertura delle danze. A metà mattinata, infatti, ecco che cominciano i tordi ad entrare a flotticelle. Tre, quattro a volte anche più si avvistavano e transitavano tutti attraversando la vallata. Dopo aver visto la direzione che compievano i tordi Santo e Marco si spostano a piedi arrivando a ridosso del bosco fitto. Il richiamo a bocca e quello in mantice di gomma sembravano fare miracoli con i Tordi che come attratti da una calamita si "tuffano" verso i due. Comincia una vera e propria "salaria" in cui non si faceva in tempo a sparare il primo che subito altri tordi sopraggiungevano.

Peccato che attorno alle nuove postazioni l'erba ed i cespugli non erano pochi e Santo cominciava ad arrabbiarsi con se stesso per aver deciso di lasciare a casa la cagnetta. Quel giorno, non solo avrebbe imparato molto, ma sicuramente avrebbe fatto diminuire di molto i dispersi e magari regalato più tempo ad abbattere altri tordi.

A tarda mattinata sia Santo che Marco erano a corto di munizioni, ma felici e divertiti.

demk

Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.

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