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Venerdì, 02 Gennaio 2015 00:00

Caccia col gelo e a capodanno

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Bomba di neve a Reggio Calabria

Una vera e propria bomba di neve Il 2014 si è chiuso con una nevicata storica sul sud Italia

Per la nostra categoria "Racconti di caccia" quest'anno è stata una stagione davvero triste. Il tempo poco favorevole, i tanto impegni che ci hanno tenuto a casa/lavoro e aggiungiamoci quella fantastica amica che è la sfortuna, non ti abbandona mai, la stagione 2014/2015 è quasi arrivata alla fine con sin ora scarse emozioni.

La speranza però, come suggerisce un famoso detto, non muore mai ed allora l'ultimo dell'anno libero è sicuramente una ghiotta occasione per tentare la sorte.

Non uscivo dall'11 dicembre e le notizie del freddo storico in arrivo mi facevano ben sperare. Rientro a casa il 30 sera dopo una settimana via, parlo con mio padre e via ci organizziamo per la mattina seguente. Riempio la cartucciera con munizioni di ogni tipo e altre tre scatole col 9e10 le metto nello zaino.

La mattina puntale alle 4e30 suona la sveglia e noto mio padre sul balcone...mi affaccio e sorpresa delle sorprese ecco la neve sugli alberi di fronte e sulle macchine. Io abito a Reggio Calabria e vedere in città la neve è qualcosa di veramente storico. Arriva sino alle spiagge. Ecco una foto del mio amico Andrea sulle spiagge di Catona:

Con mio padre allora decidiamo di cambiare piani e ci rechiamo sulla ionica in un zona non molto lontana dal mare sperando che lì il tempo sia migliore. Per fortuna passato Melito non nevica e non piove più. Arriviamo sul posto di caccia che è quasi sorto il sole e ci incamminiamo nella pineta. Il freddo è pungente ed il vento di tramontana fa davvero gelare. Niente ci può scoraggiare, ma nonostante aver camminato parecchio non partiamo nulla!! Sul tardi arrivo nella solita zona di cespugli con delle tipiche bacche che maturano diventando nere a metà gennaio di cui i Tordi vanno ghiotti. Qui finalmente si vede qualche Tordo, ma pochissimi. Ne avremo partiti una quindicina di cui solo due fattibili, ma uno l'ho padellato clamorosamente.

La giornata sembra davvero scarsa di emozioni. Avvistiamo solo qualche flotticella di colombacci da una quindicina l'una ogni tanto sorvolare altissimi la zona. Probabilmente il freddo li ha smossi dai monti. Rientriamo a casa molto delusi trasportando indietro tutte le cartucce che ci eravamo portati sperando di consumarle. Verso Reggio il tempo è più brutto ed ancora qualche spruzzo di neve si vede cadere, ma il tempo è netto miglioramento.

La sera a tavola per il cenone vengono contattato ripetutamente dal mio amico Santo. Insisteva per andare a caccia la mattina seguente. Alla fine cedo e dopo aver festeggiato l'arrivo del nuovo anno con i miei cari vado a dormire verso le 2 impostando la sveglia di nuovo alle 4e30.

Verso le cinque ci vediamo a casa di Santo. Sistemiamo la mia cassettina dei cani nel suo cofano ed assieme a Cecè partiamo per Rosarno. Ci fermiamo all'autogrill per un necessario caffè. Il bar era quasi pieno. Molti i giovani a prendere cornetti e caffè dopo i veglione. Ci guardano un po' tutti male come a pensare che siamo davvero matti. Sulla strada non c'è praticamente nessuno e senza traffico arriviamo sul posto di caccia che è ancora notte. Ci muoviamo con la torcia. Non conosco la zona e Santo mi dà qualche indicazione su dove posizionarmi. Ci troviamo in un'immensa distesa di alberi di Clementine molto fitti con qualche "buco" qua e là.

Dopo poco che arriviamo sento popopopopo mi giro ed è lei la regina...alzo il fucile per istinto inquadrandola nel mirino, ma per fortuna riesco a trattenermi e godermi il suo transito. Da lì a poco si sente qualche colpo lontano. Il pensiero va subito alla Beccaccia. Speriamo sia passata indenne dai soliti postaioli.

Comincia ad arrivare l'alba ecco un rapido wooom e subito un tordo che passa a scheggia fra gli alberi. Questa volta è proprio l'istinto e un pizzico di fortuna ad aiutarmi. Imbraccio e sparo di stoccata. Secco ed una nuvola di piume che svolazzano in aria. Potevamo essere 5 massimo 10 metri. Non si vede bene a terra, ma il mio "cerca" richiama Eracle, il mio breton, intanto a scorrazzare attorno qua e là. Subito lo trova, ma lo molla. Per la fretta di riposizionarmi subito non perdo tempo e lo raccolgo ringraziando il mio fedele cane. Da lì a poco ecco spara Santo... tre colpi e poco dopo le sue grida perchè non riesce a trovare il tordo. Intanto un altro tordo a scheggia mi passa di dietro ed ho solo il tempo di vederlo con la coda dell'occhio.

Cerchiamo il tordo perso da Santo. Effettivamente i cani, sia il mio che il suo, sentono qualcosa e tendono ad avvicinarsi ad un canneto, ma trovano nulla. Probabilmente il tordo sarà caduto ferito e si sarà intanato in qualche cespuglio fitto. Peccato. Cominciamo io e Santo a girare per la zona nella speranza di incontrare qualche tordo. Effettivamente qualche tordo c'è, ma gli alberi sono davvero troppo fitti per spararli bene. Così santo si ferma ed io continuo a camminare fra gli alberi. Gli volo qualche tordo in direzione e fa subito una bella doppietta. La zona è ampia e dai colpi più vicini che sentiamo proviamo ad avvicinarci sperando di rincontrarci con Cecè. Naturalmente camminando voliamo altri tordi e Cecè spara. Troviamo Cecè. Aveva sparato più di quindici tordi, ma preso solo uno. Le cartucce non andavano ci dice, ma forse anche la stanchezza avrà contribuito. Lasciamo Cecè appostato ed io e Santo ci spostiamo con i cani cercando qualche Beccaccia. Ogni tanto vediamo qualche Colombaccio alto sorvolarci ed anche uno strano uccello lontano che sono quasi sicuro fosse un Anatra. Santo spara un Tordo. Colpito cade...la sua bretoncina Laika si avvicina subito, ma il tordo ferito parte col cane che lo rincorre. Purtroppo per noi il tordo riesce a rifugiarsi in un canneto dove i cani cercano per un po' invano.

Continuiamo a cercare e partiamo due beccaccini lontani e non scoviamo nessuna beccaccia. Intanto Cecè ogni tanto spara grazie a noi che smuoviamo un po' la selvaggina in zona, ma il numero dei suoi morti non aumenta. Mentre io riesco a far un altro tordo.

Ci avviciniamo alla macchina e un po' stanchi, ma contenti rientriamo a casa percorrendo l'autostrada senza incrociare altri veicoli sino a Gallico.

La prima del 2015 è andata in tre riportiamo cinque tordi bottacci. Mancano adesso le ultime uscite prima della chiusura. Speriamo bene...

Tordi Bottacci

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Racconti di caccia ai Tordi

Racconti di caccia

demk

Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.

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