Solo registrandoti puoi accedere a tutti gli articoli e alle utili funzionalità riservate. Cosa aspetti? La registrazione è facile e totalmente gratuita!
a href="/kunena/guide-segnalazioni-problemi/100-perch%C3%A8-registrarsi-a-modo-mirino.html" title="Guide">FAQ sito - Contattaci - Chi siamo

Lunedì, 08 Giugno 2020 22:46

Le migrazioni degli uccelli

Scritto da
Vota questo articolo
(1 Vota)
Le incredibili migrazioni degli uccelliQuando non a caccia, appena posso, scappo ad osservare gli uccelli nel loro habitat e imparare le loro abitudini. Un argomento che mi ha sempre impressionato di questi animali è la loro migrazione.
Un fenomeno per certi versi strano e assurdo che porta questi animali a viaggiare per migliaia di chilometri sempre nello stesso periodo o sempre nelle medesime zone anche se sono al loro primo anno di vita e non hanno mai viaggiato.

Cosa si nasconde dietro la migrazione? perché gli uccelli migrano? si spostano di giorno o di notte? e soprattutto come fanno ad orientarsi?

In questo articolo cercherò in maniera semplice e veloce di spiegarti la migrazione degli uccelli... Partiamo subito col capire cosa si nasconde dietro la parola migrazione.

Cosa significa migrare?

Il termine scientifico migratore viene dal latino “migro” che vuol dire trasferirsi e si riferisce a tutti quegli uccelli che, durante l'anno, cambiano abitualmente la loro posizione geografica compiendo un grande viaggio attraverso luoghi, paesaggi e climi diversi.
Grazie all'evoluzione tutti gli uccelli migratori si spostano da un luogo all'altro per preservare la specie grazie all'abbondanza di cibo che trovano in base allo spostamento.
Se molte specie di uccelli non migrassero, infatti, aumenterebbe notevolmente la competizione per le risorse vitali all’interno di uno stesso ambiente. Per questo motivo, gli uccelli hanno sviluppato diversi schemi di migrazione, in diversi periodi dell’anno, seguendo rotte diverse per garantire a se stessi e ai propri giovani maggiori possibilità di sopravvivenza.

Non tutti gli uccelli però migrano. Alcune specie si sono adattate bene al proprio ambiente, imparando a trarre vantaggio a livello alimentare nelle diverse stagioni dell'anno.
Questo gli ha permesso di diventare "stanziali" e non dover viaggiare tutto l'anno.
Altri uccelli, ancora, si sono abituati ai climi freddi cominciando a immagazzinare riserve di grasso e cambiando il proprio piumaggio per sopravvivere alle stagioni più rigide. In ogni caso ben oltre la metà delle specie di uccelli nel mondo ha bisogno di migrare.

I luoghi di svernamento o di riproduzione cambiano da specie a specie le più conosciute sono sicuramente:

Le incredibili migrazioni degli uccelli 2

Come si riconosce un uccello migratore?

Molti uccelli migratori hanno ali più lunghe e più affusolate dei migratori parziali o delle specie che non migrano. Questa struttura alare, più aerodinamica gli permettere di essere più veloci, risparmiare energie e volare con più facilità.
La migrazione richiede uno sforzo incredibile di energie e non tutti arrivano a destinazione. Se gli uccelli migratori non fossero "progettati" a dovere non riuscirebbero a coprire in poco tempo così tanti chilometri e ogni uccello si è evoluto nel tempo in maniera tale da sorreggere la sua breve, media o lunga migrazione.
La vita degli uccelli migratori gira quasi tutta attorno a questo fenomeno è qui nasce un altra domanda..

Cosa fanno gli uccelli prima di partire?

Prima di migrare molti uccelli entrano in uno stato detto “iperfagia” durante il quale possono aumentare drasticamente di peso, ingrassando per prepararsi al lungo viaggio.
Alcune specie possono arrivare a raddoppiare il peso del loro corpo in una sola settimana. Tutto questo permette alle varie specie di affrontare al meglio il lungo viaggio che gli si prospetta davanti. Devono regolarsi in base al periodo e all'abbondanza di cibo che hanno a disposizione, infatti, in molti si chiedono...

Perché migrano in autunno e in primavera?

I picchi annuali della migrazione sono in primavera e autunno, ma in realtà gli uccelli migrano 365 giorni all'anno.
Il periodo effettivo di migrazione dipende da vari fattori come la specie, la distanza di migrazione, la velocità di spostamento, il tragitto da compiere, i cambiamenti climatici e la disponibilità di cibo.
Ovviamente il tragitto varia a seconda della specie ed il luogo da raggiungere, per questo la durata del viaggio varia a seconda del tempo che serve ad un uccello per completare la sua migrazione. Generalmente la durata del viaggio può andare da una settimana a quattro mesi. Questo dipende dal tragitto, dalla velocità del volo e dalle pause lungo il viaggio.

Gli uccelli che migrano più tardi nella stagione, ad esempio, di solito sono più veloci degli esemplari della stessa specie che partono prima. Un uccello migratore può arrivare a viaggiare anche tremila chilometri al giorno in maniera continuativa. Il record della migrazione più lunga va alla sterna artica che, per completare il suo viaggio dalle coste atlantiche dell'Europa all'Antartide e ritorno, può arrivare a coprire oltre ventiduemila chilometri, più della metà della circonferenza terrestre. Ovviamente occorrono mesi per riuscire a percorrere queste distanze e la domanda di seguito, dopo aver nominato la sterna artica, viene spontanea..

Quanti chilometri possono coprire in un giorno?

Gli uccelli possono volare dai 20 ai 1000 chilometri al giorno durante il periodo della migrazione. Questo dipende dal tragitto e dalla possibilità di fermarsi. La velocità di viaggio dei migratori viaggia tra le 15 e gli 80 km all'ora. La velocità dipende in buona parte dalle condizioni climatiche, dal vento e dalle correnti ascensionali.

Ci sono specie che viaggiano oltre l'oceano?

Certamente: esistono migratori transoceanici, cioè uccelli che si spostano lungo rotte che attraversano l'oceano. Queste specie possono stare anche 100 ore in volo prima di toccare terra. Anche se la maggior parte degli uccelli vola sotto i 600 metri di altezza, alcuni possono superare gli ottomila metri e incrociare in taluni casi gli aerei di linea. Chiarito qualche dubbio in generale passiamo a due domande che tutti i cacciatori si sono posti almeno una volta nella vita ....

Volano di notte o di giorno? È vero che seguono le stelle?

Per quanto riguarda la prima domanda Falchi, rondoni e rondini migrano principalmente durante il giorno mentre molti altri uccelli come l'allodola, ad esempio, scelgono di spostarsi di notte per evitare i predatori, come i rapaci. L'aria fresca della notte rende il volo molto più facile, ma anche viaggiare con il sole ha i suoi vantaggi, si possono sfruttare le correnti di aria calda per lasciarsi trasportare.
Molti uccelli migratori usano le stelle per orientarsi.
Non è una leggenda metropolitana, ma una realtà scientifica dimostrata da diversi studi che hanno evidenziato anche come il volo sia influenzato anche dal campo magnetico terrestre.

Le incredibili migrazioni degli uccelli 3

Il mistero dell'orientamento

Il più grande segreto della migrazione degli uccelli è la loro straordinaria capacità di orientarsi, seguendo rotte sicure attraverso continenti e oceani. Ma come fanno gli uccelli a orientarsi? Gli scienziati hanno provato a spiegarlo scoprendo che la risposta non è una sola. Gli uccelli migratori utilizzano diverse tecniche:
  • * L'orientamento magnetico: molti uccelli possiedono sensori chimici nel loro cervello, negli occhi e nel becco che permettono loro di allinearsi ai campi magnetici terrestri. Si tratta di una specie di Gps integrato, ma è tutto naturale.
  • * L'orientamento geografico: in alcune specie, lo stesso esemplare, può percorrere la stessa rotta migratoria decine di volte imparando a orientarsi seguendo la forma delle coste, il corso dei fiumi o il profilo delle montagne. Qui, purtroppo, entra in gioco l’uomo che spesso modifica il paesaggio naturale confondendo la “navigazione” degli uccelli migratori e portandoli fuori rotta.
  • * L'orientamento astronomico: come detto prima ci sono uccelli che migrano solo di notte e possono orientarsi seguendo le costellazioni e l'orientamento delle stelle anche e soprattutto la più vicina a noi: il sole.
  • * La memoria collettiva: gli esemplari giovani di alcune bellissime specie di uccelli migratori, come l'oca delle nevi, imparano la rotta di viaggio dai propri genitori o comunque dai viaggiatori più esperti dello stormo.


Anche se abbiamo scoperto molte cose sul grande viaggio degli uccelli migratori, il mistero dell'orientamento non è stato del tutto svelato. Per questo continueremo a guardare in alto chiedendoci “Chissà come fanno?!”.

Sicuramente la migrazione degli uccelli rimane uno degli avvenimenti più magici che si ripete ogni anno.

Grandi, piccoli o indifesi, non importa, gli uccelli seguendo il loro istinto viaggiano e gli viene naturale farlo. Affrontano pericoli naturali legati a fredde temperature, altitudini mozzafiato e climi rigidi. In più devono anche difendersi dal pericolo dei predatori che si cibano di loro lungo il tratto di strada. Alla fine non tutti riescono a portare a termine il viaggio. Solo i più forti e fortunati ce la fanno.
Arrivati a destinazione potranno guardarsi indietro e ripercorrere i tanti km percorsi al giorno ed i paesaggi attraversati lungo le principali rotte migratorie dall'Alaska al Messico, dal nord Europa all'Africa meridionale passando attraverso l'Italia intera.

Durante questo lungo percorso gli uccelli sanno che non ci si potrà fermare, nessuna sosta durante il viaggio sino a destinazione...

È uno dei più straordinari spettacoli della natura, un'avventura incredibile che dura da migliaia di anni: è il grande volo degli uccelli migratori.
Shadow_

Mi piace, semplicemente, andare a caccia e stare in buona compagnia. Ho sempre dato minor importanza agli abbattimenti e ai tiri. Adoro immergermi nella natura nei suoi straordinari paesaggi. Pratico per lo più la caccia vagante dove ho maggior possibilità di imbattermi in paesaggi distinti e mozzafiato. Il calibro 20 e la migratoria rappresentano, per me, l'essenza della caccia.

Per commentare effettua il login, se non possiedi ancora un account registrati gratuitamente