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Troppe volpi, al via il piano di controllo con durata quinquennale

Caccia volpe marche contenimentoIl nutrimento della volpe e molto variegato e la lista delle sue prede e molto lunga. Infatti essa spazia dagli insetti ai rettili ,frutta bacche per arrivare fino a prede maggiori come lepri uccelli , e piccoli di capriolo. 

A causa della sua dieta una massiccia presenza della specie in una particolare aerea provoca un danno consistente alle altre specie presenti, più in basso nella catena alimentare. Per questo e altri motivi la regione Marche ha approvato il primo dicembre 2021 con decreto numero 1536 piani quinquennali per il controllo delle volpi,
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Pavoncella Sospesa la caccia marche Si torna di nuovo in tribunale nelle Marche. Lo scorso luglio il TAR aveva dato alla regione in merito al ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste.

Nonostante ciò, Lega per l'abolizione della Caccia e l'Associazione Vittime della Caccia tornano davanti gli organi giudiziari per impugnare il Calendario Venatorio 2020/2021 della Regione Marche.
Questa volta il TAR accoglie in parte il ricorso e con i decreti n°299 e n°300 del 2 ottobre ha sospeso la caccia alle specie:Moriglione, Pavoncella e Combattente.
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Il migliore d'Italia!

Marche Caccia 2018Anche quest'anno il Calendario Venatorio 2018/2019 della Regione Marche si conferma come il migliore d'Italia. I cacciatori marchigiani potranno godere di ben 7 le giornate di preapertura e 8 le specie cacciabili con posticipo a febbraio alle specie Colombaccio e Corvidi.

Molto interessanti le deroghe concesse alla specie Piccione selvatico, alla Tortora dal collare e alla specie Storno. Segno che nelle Marche si usa la testa e si lavora per limitare specie diventate ormai invase in molte aree con danni ingenti agli agricoltori.

Calendario che ha resistito anche ai tentativi di WWF e LAC di sospensione, ma per fortuna il ricorso è stato respinto dal TAR.
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In data 4/7/2017 è stato approvato il calendario venatorio per la Regione Marche.

La Preapertura è consentita nelle seguenti giornate 2, 3, 6, 9, 10, 11, 13.

In preapertura nelle giornate dell'11 e del 13 settembre 2017, nei seguenti orari: dalle 5:30 alle 12:00 anche con l'uso del cane esclusivamente nelle stoppie (per stoppie si intendono i residui di colture erbacee rimaste nei campi dopo le operazione di raccolta del seme), nei terreni ritirati dalle produzioni agricole, sui prati naturali ed artificiali, su coltivazioni di barbabietole e medicai non da seme a condizione che non si arrechino danni alle colture. Per queste giornate il cacciatore che esercita il prelievo venatorio della quaglia deve indossare obbligatoriamente un capo di abbigliamento (giubbetto o pettorina o copricapo) ad alta visibilità (arancione, rosso o giallo).

In allegato troverete tutto il calendari completo.

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Quella che doveva essere una giornata di festa e divertimento si è trasformata in una immensa tragedia che lascia tutti noi cacciatori scolvolti e al tempo stesso impotenti davanti ai fatti. Non possiamo far altro che riportare la notizia ed inviare le nostre più sentite condoglianze alla famiglia della vittima.
Rolando Caimmi, di 62 anni, era in battuta con gli amici nei boschi di Romita di Pianello di Cagli (Pesaro Urbino). Proprio i suoi compagni dopo aver perso le sue tracce hanno cominciato a cercarlo invano. Alle 16 è scattato l'allarme facendo intervenire sul posto anche i vigili del fuoco. Un'ora e mezzo dopo il macrabo ritrovamento del corpo, ormai senza vita, in una pozza di sangue.
Attacco CinghialeSul posto sono intervenuti anche i carabinieri per le indagini. L'uomo riportava una profonda ferita sull'inguine causa della morte per dissanguamento.

Ancora non sono state ben definite le dinamiche, ma, dalle prime ricostruzioni, sembrerebbe che un cinghiale, ferito da un altro cacciatore, possa aver sorpreso Rolando Caimmi caricandolo e azzannandolo. Il cacciatore sembra aver esploso un colpo o per difendersi dall'animale o per cercare invano di allertare gli amici.

Nel frattempo la salma è stata rimossa e le autorità continueranno gli esami per escludere l'incidente di caccia e chiarire quale animale esattamente possa aver aggredito l'uomo.

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Tordo

Il consiglio dei ministri ha deliberato l'esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti delle regioni Calabria, Toscana ,  Liguria, Puglia, Lombardia, Umbria, e Marche  disponendo la modifica dei calendari venatori con la chiusura anticipata della caccia al 20 gennaio 2016 a tre specie, Tordo Bottaccio, Beccaccia, Cesena.

Il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti (PD)  si legge su www.governo.it per evitare che il limite al 31 gennaio fissato dalle regioni interessate facesse coincidere la stagione della caccia di una o più specie indicate con il periodo prenunziale o di riproduzione ha disposto la modifica del loro calendario venatorio.
Secondo il Ministro gli attuali limiti di caccia al 31 gennaio comporterebbero una violazione della normativa europea, andando ad aggravare la posizione dell'Italia rispetto all'eventuale chiusura negativa del caso EU-PILOT 6955/2014, avviato dalla commissione europea.

Le regioni dovranno nei prossimi giorni adeguare i loro regolamenti.


Peccato che in gran parte d'Europa, dove quando si parla di caccia siamo gli unici a farne parte, l'attività venatoria si svolge dal 20 agosto al 28 febbraio, con il Tordo Bottaccio cacciabile in quasi tutte le nazioni attorno a noi fino al 28 febbraio!

Anche specie come Cinghiale e Storno considerati nocivi a causa dei danni all'agricoltura e sanitari/igienici in alcuni paesi, come la Francia in caso di necessità possono essere cacciati tutto l'anno.

Le azioni intraprese dal Ministro dell'Ambiente non fanno altro che aumentare la sfiducia nelle persone che lasciano a malincuore il mondo venatorio italiano preferendo i viaggi all'estero.

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Complessa operazione condotta dal corpo forestale che dopo sette mesi ha portato all'arresto di un guardiacaccia volontario sessantaseienne di Pergola (Pesaro e Urbino) e alla denuncia di un cinquantenne di Corinaldo e un sessantaseienne di Monsano.

I bracconieri compievano uccellagione con l'uso di richiami vivi, ma l'accusa più grave è giunta solo dopo le perquisizioni domiciliari che hanno portato alla luce un vero e proprio arsenale.

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Sotto richieste della LAC (Lega per l’Abolizione della Caccia) e di Earth onlus il TAR della Marche blocca la caccia di selezione ai Daini maschi. I giudici del TAR hanno, infatti, confermato "l'illegittima e l'immotivata inclusione nei tempi di prelievo dei daini maschi del periodo pre-riproduttivo" dando così ragione alle associazioni ambientaliste e bloccando il provvedimento della regione poichè non adeguatamente motivato.

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La regione Marche definisce i criteri e le modalità con cui le Associazioni Venatorie potranno richiedere i contributi regionali in base al numero di iscritti.

La delibera, proposta dall'Assessore Paola Giorgi ed approvata dalla giunta regionale, destina il 3% del 70% delle entrate derivanti dalla tassa di concessione in materia di caccia alle Associazioni venatorie riconosciute. La quota sarà suddivisa alle varie Associazioni che richiederanno il contributo e sarà suddiviso in base al numero degli iscritti di quest'ultime.

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