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Giovedì, 02 Febbraio 2017 21:57

Piano Lupo, ambientalisti sul piano di guerra, tutto rinviato al 23 febbraio

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Doveva stabilirsi oggi il piano lupo, ma è stato reinviato tutto al 23 febbraio. Ancora una volta le associazioni ambientaliste hanno dimostrato la loro forza nel condizionare la politica.Lupo ululaCon accaniti dibattiti, post ed immagini che ritraggono piccoli e teneri lupi gli ambientalisti hanno raccolto sostenitori tramite i social network e la rete.

Un vero e proprio moto che ha portato la questione lupo alla ribalta nazionale, come se non avessimo mille altri problemi, ed ha spinto le forze politiche a prendere tempo e chiarire con le varie associazioni ambientaliste una possibile soluzione al problema.
La parole del Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti riferite questa mattina su "Radio 24" sono l'emblema di quello che si è scatenato solamente per far pubblicità alla propria associazione o per ottenere consensi e favori..
"O non si è letto il testo o si è in malafede. Certo, il testo è un po' lungo, lo capisco. Come al solito in questo Paese alcuni ragionano con la demagogia e l'ideologia, non con la scienza e i fatti. Oggi ci sono in Italia più di 1500 lupi, 250-300 ogni anno bracconati, secondo voi è aperta la caccia al lupo o la apro io? Se noi non interveniamo per diminuire la pressione sui territori, i bracconieri continueranno ad ammazzarli!
Purtroppo l'influenza ambientalista è massiccia e con la "nobile" propaganda di proteggere dei poveri animali indifesi, molto simili ai nostri amici a quattro zampe, sono riusciti a far credere alle persone, soprattutto la gente di città che poco conosce gli aspetti della ruralità e dei corretti equilibri che l'uomo è come al solito un animale crudele che caccia solo per appagare il proprio ego di dominatore.

Peccato che la stramaggior parte della persona poco importa realmente della natura, del nostro modo di vivere sicuro non ecosostenibile e della difficile sopravvivenza della biodiversità proprio a causa nostra.

Le persone credono che se si servono al supermato alimentando l'industria intensiva degli allevamenti e delle monocolture non apportano danni all'ambiente mentre i cacciatori, quei terribili uomini armati mettano a rischio la sopravvivenza di poveri uccellini che neanche conoscono o sanno minimamente che esistono.

Io fossi nelle persone che la pensano così andrei a trovare la famiglia di Ischia di Castro che recentemente ha visto il proprio sostenimento, un piccolo allevamento di pecore gestito come si faceva un tempo, venir spazzato in poco tempo dall'azione dei lupi. Cosa diresti a queste persone? Che la colpa è loro perchè hanno deciso in qualche modo di stare nei posti dove sono cresciuti loro e magari i loro antenati?pecore sbranate Per piccole realtà che ai giorni d'oggi sopravvivono vedersi di colpo 27 pecore del proprio gregge venire uccise perdendo migliaia di € vuol dire perdere il sostentamento ed i profitti dell'intero anno e probabilmente anche del prossimo.
Non deve essere affatto semplice rimboccarsi le maniche e ricominciare. Mettersi nei panni di questi allevatori non deve essere semplice. A farne le spese sarà sicuramente adesso il lupo. Non è diffiicile immaginare che adesso in quella zona si diffonda la fobia del lupo e qualcuno senza scrupoli faccia in modo che improssivsamente i lupi spariscano.

Il piano che doveva varare ben 22 nuove misure per affrontare la difficile convivenza fra l'uomo ed il lupo è stato "congelato" senza garanzie e il problema permane.
Soprattutto in questo periodo invernale in cui i lupi affamati e messi a dura prova dal freddo farebbero qualsiasi cosa per un "pasto facile".

Se fossimo dei lupi affammati fareste discriminazione se ci trovassimo davanti un bambino o una ragazzo allontanato dal gruppo durante una scampagnata piuttosto che una pecora?

Il piano Lupo frutto degli studi e delle ricerche condatte da circa una settaina di esperti e con la collaborazione dell'Istituo di Ricerca ISPRA (tutto profumatamente pagato da noi contribuenti) prevede fra le tante: - un costante monitoraggio della popolazione del lupo sul territorio; - l'applicazione di campagne di informazioni sui sistemi di prevenzione, cani pastori addestrati e recinti elettrificati; - gestione dei pascoli, lotta agli incroci con i cani randaggi (questo aspetto sarebbe molto da approfondire perchè spesso il lupo che osserviamo in giro nulla a che fare con il lupo originario); - rimborsi più rapidi per chi subisce danni da questi animali; - la possibilità di un abbattimento controllato che comprenda sino al 5% della popolazione italiana di lupi.

Il cinque per cento sembra tanto, ma forse non è ben chiaro l'entità del problema del sovrappopolamento.

Cerco di esprimermi con qualche numero. In Italia sono presenti circa 100/150 lupi sulle alpi e fra i 1000 ed i 2500 esemplari sugli appennini. Ben il 18% dei lupi di tutta l'Unione Europa vive in Italia in meno del 7% del territorio totale di tutta l'UE. Consideriamo anche che l'Italia e fra i paesi più densamente popolato al mondo (è il 38°) gli habitat a disposizione degli animali selvatici è già scarso a causa della troppa antropizzazione.
Se in questi ambienti ristretti inseriamo troppi predatori e spazzini come il Lupo ed altri animali come i corvidi ecco che stiamo pian piano facendo sparire centinaia di altre specie senza muovere un dito.

Si è letto in giro che il lupo rappresenta l'unica speranza naturale contro l'aumento della popolazione dei cinghiali, ma è bene sottolineare che un lupo deve essere messo proprio alle strette per attaccare un cinghiale. Fra le prede a disposizione è fra le più temibili con la sua stazza robusta e le sue possenti ed affilate zampe si difende molto bene rischiando di provocare ferite che comprometterebbero qualsiasi predatore in natura.

Se vogliamo veramente salvaguardiare il lupo dovremmo attuare una corretta gestione del territorio e della popolazione del lupo.

Il piano prevede davvero alcune buone pratiche per aiutare il lupo a coesistere con l'uomo e a sopravvivere più sereno, peccato venga strumentalizzato così per propaganda o che non si accetti che se l'uomo non si dà una regolata e lasci alla natura i giusti spazi non si può accettare una sovrapopolazione del genere con un enorme squilibrio naturale..
BlackHunter

Adoro il vento di bora che soffia sul viso la mattina e sentire lo zirlo prima di vedere la freccia.
Adoro il ruomore nei rami fitti della beccaccia che si invola e adoro la mia squadra di cinghialai number 1

Commenti   

# BlackHunter 2017-05-07 12:38
mah

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