Uno dei grandi classici della caccia Siciliana, il coniglio selvatico, sembra ormai destinato a terminare e rimanere solo un ricordo dei più anziani e di coloro che per anni hanno allevato ed addestrato specificatamente furetti e cani da cerca.
Se la chiusura al coniglio selvatico può aver senso in alcune aree ed aiutare la specie a riprendersi la rabbia di molti cacciatori è giustificata dal fatto che certe scelte avvengono sempre a posteriori e dopo che le persone aspettando l'uscita del calendario venatorio per decidere se pagare le tasse o meno.
Non è solo il coniglio a pagare le spese di questo ricorso vengono rimosse dal calendario pavoncella e moriglione. Inoltre vengono introdotti ulteriori restizioni a periodi di prelievo e carnieri.
Per chi possiede e pratica la caccia con i cani da ferma c'è la mannaia del divieto di caccia alla beccaccia a gennaio e l'apertura posticipata alla quaglia dal 1 ottobre.
Qui di seguito trovi una scheda riassuntiva delle modifiche introdotte:

Vietati anche immissioni e abbattimenti di fagiano e starna
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