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I colori per avere il pieno controllo delle cartucce e semplificare la vita...

Cartucce Calibro20 gialleUn caro lettore ci ha posto un'interessante domanda chiedendoci come mai quasi tutte le cartucce del calibro 20 sono gialle.
Molti di noi, soprattutto chi ricarica o usa il calibro 12 sono spesso portati a distinguere le varie cartucce immediatamente grazie al colore del bossolo. Nel calibro 20 non è così, quasi tutte le ditte sfruttano bossoli di color giallo ed i più distratti tendono a mischiare le cartucce.

Ricordo un bel pomeriggio al rientro dei Tordi. Il passo era molto buono ed un caro amico amante del 20 sparava a più non posso e a volte non aveva neanche il tempo di ricaricare che subito transitava un altro tordo.
Dopo un po' mi avvicino e noto con dispiacere che per la fretta e l'agitazione questo mio amico prendeva rapidamente le cartucce dalle tasche e senza guardarle le incamerava. A terra oltre alle classiche cartucce piombo 10 capitava di vedere anche qualche corazzata piombo 5 o 3.
Ovviamente ai Tordi non importava più di tanto, ma un pochino al portafoglio si.
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Un prelievo scrupoloso ed attento per rafforzare le specie e garantirne il giusto equilibrio

Cervo Caccia SelezioneLa caccia di selezione, in italia, è generalmente svolta agli ungulati (cinghiali, caprioli, daini, cervo, camoscio e muflone) ed è un'importante utilità per la gestione della fauna sul territorio.
Per esercitare la caccia di selezione è necessario sostenere uno specifico esame di abilitazione successivamente aver conseguito l'esame per la licenza di porto di fucile ad usa caccia.
Tale esame prevede una prova scritta ed una orale e viene svolto dalla provincia. Le materie oggetto della prova sono biologia, comportamento e riconoscimento delle varie specie, conoscenza delle normative ed una prova pratica sui campi da tiro.
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Vecchi inneschi Fiocchi SUR 645Siamo un po' tutti attratti dal passato, da quel bellissimo mondo in cui ogni particolare era ben curato e si produceva per far durare le cose. La caccia non è da meno con armi finemente lavorate a mano o vecchie latte e componentistiche. Col tempo e con la diminuzione dei cacciatori non è poi così raro trovare vecchie attrezzature o materiale da ricarica. Fra questi non è raro trovarea degli ottimi bossoli in cartone, bellissimi anche da vedere, che montano i vecchi inneschi 6,45 SUR della fiocchi.

Questi inneschi, a due, tre o più fori, si basano su una miscela di fulminato di mercurio molto sensibile all'umidità. Per questo motivo, col passare del tempo, tendono a perdere efficacia sino a divenire inattivi.
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Il Ministero degli Interni fa marcia indietro e va incontro ai cittadini che si sono ritrovati in difficoltà nel rinnovo o concessione della licenza di porto d'armi

modifica diniego licenza armiCon una circolare del 31 agosto il Ministero rivede l'ex art. 43 T.U.L.P.S. Torniamo a parlare di un argomento abbastanza delicato che aveva visto il Ministero degli Interni attuare politiche rigide e ostative applicate durante il rilascio delle licenze di porto d'armi.
La circolare dello scorso 31 agosto suoi motivi ostativi al rilascio ed obbligo di revoca della licenza di porto d'armi basati sull'ex art. 42 T.U.L.P.S. cambia le disposizioni che ordinavano il perentorio diniego del Porto d'armi a chiunque avesse subito condanne per determinati reati, anche in caso di avvenuta riabilitazione.

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Le saette a ciel sereno protagoniste della preapertura

Tortora posataCon settembre alle porte i cuori di noi cacciatori si infiammano e, per chi ha la fortuna di praticare la pre-apertura a settembre, sicuramente la Tortora è la prediletta fra gli appassionati.
Sarà per il bel piumaggio, per il suo volo fulminio, per le sue squisite carni o per la grossa incognita che spesso ci riserva questo selvatico noi italiani siamo particolarmente attratti da questa caccia.
La Tortora è un migratore che, nel periodo estivo, nidifica in Europa, Italia compresa. Agli inizi di Settembre, in base alle condizioni climatiche e alle zone di pastura, comincia a spostarsi verso il Nord Africa.
Per questo motivo senza la preapertura si fa davvero fatica ad incontrarla nelle nostre uscite.
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Ricarica quanto ci costi?

Caricamento slug in calibro 12 Ti sei mai chiesto quanto costa ricaricare? Non sempre è facile trovare tutti i componenti necessari per ricaricare e quando li troviamo magari siamo disposti anche a pagarli a peso d'oro.

Ci conviene, quindi, ricaricare?
Di certo possiamo realizzare le cartucce a misura per le nostre necessità, le nostre armi ed il modo in cui spariamo. Qui di seguito trovi una calcolatrice per valutare il costo della munizione a palla unica.
Ti viene richiesto di inserire:
  • il costo della polvere e del piombo al kg
  • il costo dei bossoli o eventualmente, se riutilizziamo i bossoli degli inneschi per 100
  • il costo di 100 palle
  • la dose di polvere utilizzata

Infine cliccando su calcola verrà visualizzato l'importo.

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armi categorieSi fa spesso confusione quando si parla di armi da fuoco e categoria di appartenenza. Eppure l'Unione Europea ha chiarito in grandi linee come raggruppare le armi e quali siano le principali cateristiche di ogni tipologia. Esistono 4 principali categorie dove per ognuna sono indicate la numerazione e a seconda della tipologia. Ecco le varie categorie:
CATEGORIA A – Armi da fuoco proibite
1. Dispositivi di lancio ed ordigni per uso militare ad effetto esplosivo
2. Le armi da fuoco automatiche
3. Le armi da fuoco camuffate sotto forma di altro oggetto
4. Le munizioni a pallottole perforanti, esplosive o incendiarie, nonché i proiettili per dette munizioni
5. Le munizioni per pistole e rivoltelle dotate di proiettili ad espansione nonché tali proiettili, salvo quelle destinate alle armi da caccia o di tiro al bersaglio per le persone abilitate ad usare tali armi.
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RicaricareMi ripeto spesso quando parlo di ricarica e caricamento di munizioni da sè, ma è sempre bene tenere mente... La ricarica è una vera arte che pretende la sua attenzione e la sua esperienza. Con le armi da fuoco non si scherza mai tanto meno con polveri da sparo ed assetti. Avendo le possibilità bisognerebbe sempre, soprattutto agli inizi, informarsi, studiare e se possibile far testare sempre le cartucce realizzate in un banco di prova.
Di sicuro è bene filtrare attentamente tutti i consigli che riceviamo, soprattutto se ci rivolgiamo a diverse persone o un forum o social. Insomma mai scherzare col fuoco e essere sempre consapevoli con cosa si ha che fare.

I nostri nonni ricaricavano in casa le cartucce che sparavano perchè non avevano altre possibilità. Le cartucce commerciali erano ancora rare e la povertà portava le persone ad arrangiarsi con quello che si poteva.

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Antico nel tiro al volo Chiunque si sia avvicinato al tiro al volo, sia a caccia che al tiro, si è imbattuto col concetto dell'anticipo. Quando spariamo il bersaglio in movimento bisogna considerare che il proiettile, o la dose di pallini, non arriva all'istante sul nostro obiettivo, ma impiega qualche frazione di secondo. Se, ad esempio, mirassimo correttamente il bersaglio in movimento non è detto che lo colpiamo, poiché esso nello stesso frangente di tempo ha percorso una distanza tale da non venir centrato neanche con una rosata ampia di pallini.

Insomma,l'anticipo è la base del tiro a volo e anche se non se ne parla quasi mai fa la differenza fra un centro ed una padella.
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Colombacci La caccia da palco, o torretta, nasce dall'esigenza del cacciatore di cacciare il Colombaccio nelle zone di passo, dove il colombaccio passa solo durante la migrazione o durante gli spostamenti dalle zone di ricovero a quelle di pastura.
La torretta viene innalzata fino al ciglio delle piante senza che essa sporga troppo, diventando visibile al colombaccio e creando diffidenza ad esso creando un effetto contrario da quello desiderato e cioè spaventare invece di attirare.
Per fare ciò viene usato l'ausilio di colombi domestici da richiamo. I colombi si adoperano come volantini e cioè liberi ed addestrati a fare un giro e rientrare nel posatoio e racchette e stantuffi che simulano il colombaccio posato nelle piante.

Vediamo in dettaglio le fasi di preparazione
Torretta per la caccia da palco La torretta
La torretta viene generalmente fatta con l'impalcatura edile e l'altezza varia dalle piante, essa deve arrivare ad un altezza tale che il cacciatore in piedi nell'ultimo palco fuoriesce appena dalle fronde degli alberi dandogli appena la possibilità di sparare e vedere l'arrivo del colombacci. Ben posata sul terreno e ancorata in più punti per evitare che il vento la faccia cadere, io l'ho costruita in mezzo a due piante legandola ad esse a metà, circa 10m, con delle fasce solide e in cima, appena sotto l'ultimo palco con 4 corde d'acciaio, una per angolo, la mia torretta ha l'ultimo palco a 19.5m.
I palchi in genere vengono fatti con i pannelli in lamiera dall'impalcatura o tavole da 5-6 cm di spessore accostate, ogni 4 m, lunghezza usata solitamente delle scale a pioli. Nell'ultimo palco viene messa una botola per permettere al cacciatore di salire e una volta chiusa poter sfruttare tutto lo spazio del palco per muoversi. Viene maggiormente praticata in 2 cacciatori, in 3 gli spazzi non sono consoni in una normale impalcatura per permettere le fasi di mimetizzazione e sparo.

Il posatoioIl posatoio per i volantini

Il posatoio è praticamente un piano creato nella pianta accostata alla torretta che serve ai colombi da richiamo e volantini, di sostare dandogli la possibilità di partire e rientrare senza problemi. Viene posto in genere sempre a valle in modo di dare la possibilità ai volantini di spiccare il volo fare un giro in sponda del monte e rientrare simulando un luogo di ricovero dei colombacci. Per farli partire si usa un asta leggera e lunga a sufficienza da arrivare dal palco al posatoio per spingere i volantini a involarsi.
I volantini devono fare un solo giro e non di più sennò potrebbero dare diffidenza al colombaccio perchè sembrano sennò spaventati da un predatore se continuano a girare in tondo attorno la torretta. Nel posatoio per far restare i volantini vengono attaccati barattolini di mangime e acqua per loro.

L'addestramento dei volantini
Addestramento dei volantini I volantini vengono addestrati sin dalla nascita e cioè da appena escono dal nido ed accennano i primi voli.
Per addestrarli vengono portati in un campo, possibilmente non troppo ripido, e legati su un posatoio x diverse ore al giorno con cibo e acqua. Dopo diverse ore e dopo che hanno capito che quella è la loro casa vengono liberati e i primi voli vengono fatti uno alla volta. Ogni volantino viene preso in mano, ci si allontana qualche metro dal posatoio e vengono fatti volare a suo verso, così per molte volte e pian piano aumentando la distanza dal posatoio. Solo dopo qualche settimana vengono fatti involare con l'asta dal posatoio ed è meglio se accompagnati con un vecchio volantino che conosce il giro.
Per portarli in torretta e cominciare il vero addestramento e, quindi, la selezione del volantino bisogna aspettare anche un mese di prove sul campo e una volta in torretta si comincia quasi da capo perchè prima di liberarli bisogna che passino molti giorni se non una settimana anche prima che imparino che quella è la loro nuova casa. Da li pochi alla volta si selezionano dividendo quelli che girano a destra invece che sinistra o viceversa (a seconda del bosco e della zona dove è posta la torretta e dalla traiettoria che hanno i colombacci) e quelli che fanno il giro più lungo o più corto creando praticamente diverse batterie di volantini da usare a seconda delle giornate di passo ( tempo basso o nebbioso in genere colombi dal giro corto, tempo alto e limpido colombi dal giro lungo poi dipende dalla posizione della torretta e dal vento in genere). Magari ci fosse una guida precisa da seguire, tutto sta dalla abilità e dall'esperienza del cacciatore a selezionare e capire i movimenti e intenzioni dei colombacci. Noi siamo un gruppo di 6 torrette, 4 in una valle e 2 in un altra e molte volte nella stessa giornata cacciamo in modo completamente diverso.

Le racchette o stantuffi
Racchette o stantuffi Anche l'addestramento delle racchette richiede molto tempo i colombi vengono anch'essi messi nella racchetta da giovanissimi e ci stanno per molte ore facendoli saltare ogni tanto per fargli capire come atterrare sul piattino della racchetta.
Essi in natura simulano il colombaccio che becca una ghianda e per staccarla si invola tenendola nel becco saltando sul ramo e riatterando li dove l'ha staccata.
Per comodità noi abbiamo programmato una scheda elettronica collegata ai motori delle racchette che ogni ora a turno e per ogni racchetta, fa saltare il colombo per tre volte lasciandoli anche giornate intere in fase di addestramento.

Le racchette vengo innalzate sulle cime delle piante tramite delle rotaie attaccate alle piante e azionate con un pulsante in cima alla torretta.
Queste sono formate da 2 tubi che scorrono uno sull'altro con un piattino dove viene posato il colombo e un motore con batteria che aziona il meccanismo.
Meccanismo a motore
Le giornate da palco possono portare belle soddisfazioni regalandoci giorni indimenticabili di caccia soprattutto quando si riesce ad attirare qualche bel branco di colombacci che ad ali spianate si calano nelle piante attorno la torretta. Il rumore delle ali del colombaccio che si posa o dello stesso che ti passa a pochi metri ti danno quei brividi che ti fanno dimenticare le giornate dai zero avvistamenti. Direi un tipo di caccia che richiede molta fatica, abilità e tradizione. Insomma da provare prima di dire che non piace...
caccia al palco ai colombacci

Pratichi la caccia al Colombaccio? Se si qual è la tecnica che maggiormente usi e che cartucce spari e in quali condizioni?

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