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Sabato, 27 Aprile 2019 20:43

Le mie esperienze con la chiusura Paci

Scritto da Giorgio Collurafici
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QUALCHE PAROLA DI COMPLETAMENTO SULLA CHIUSURA OGIVALE

Chiusura Paci Giorgio Della chiusura ogivale già si è parlato in un precedente articolo (chiusura ogivale), non voglio ripetere ciò che è già stato detto, il mio intento è piuttosto parlarvi della mia personale esperienza con questa chiusura, sono osservazioni assolutamente personali, che potrebbero non essere da tutti condivise, tuttavia spero possano servire ad incuriosire un po' chi ancora non la conosce , e come me ama il caricamento e vuol provarne ogni particolarità.

Intanto come è stato detto è una chiusura che ha delle caratteristiche peculiari, che possono renderla particolarmente interessanti, vediamo di esaminarle ad una ad una dettagliatamente.:

PERMETTE DI AUMENTARE IL RANGE DI GRAMMATURA DI UNA POLVERE  E LA POTENZIALE V/1 DEI PALLINI

La chiusura Ogivale, confrontata alle altre due possibili chiusure(stellare e tonda) è quella che permette di sfruttare al massimo la volumetria del bossolo.

Questa non è magia, ma semplicemente fisica, infatti noi sappiamo che maggiore sarà la volumetria disponibile, maggiore sarà lo spazio a disposizione dei gas di espandersi, e questo comporterà inevitabilmente una diminuzione delle pressioni sviluppate. Questo effetto progressivante della polvere ci permetterà di utilizzarla con grammature piu alte rispetto a quelle ottenibili con le altre chiusure, senza sconfinare in valori pressori eccessivi. In pratica è come se avessimo a che fare con una polvere più progressiva.

ovviamente giocando opportunamente con il rapporto polvere piombo, possiamo anche decidere di  sfruttare questo fenomeno  a vantaggio della velocità, ottenendo delle cartucce che pur avendo un alta grammatura rispetto a ciò che potremmo ottenere con le altre chiusure senza portarci a valori pressori proibitivi svilupperanno altissime velocità. 

Un esempio di questa potenzialità lo feci in un mio video, dove per dimostrare fino a dove ci si poteva spingere sfruttando la fisica della ogivale, caricai una cartuccia di tecna con 2.3x40 gr che sviluppava una v1 di circa 455 m/s e sviluppando una pressione di circa 850 bar(almeno così disse lo stesso Paci quando la provò nel suo balipedio). Queste velocità sono assolutamente impensabili con la classica chiusura stellare, se riferite ad una cartuccia dalla grammatura così alta, parliamo infatti di una 40 grammi, cartucce che in genere sviluppano velocità sotto i 400 m/s, infatti per portare una 40 gr di tecna a quella velocità in bossolo 70  e stellare bisognerebbe far sviluppare alla cartuccia una pressione di circa 1000 bar! 

Altro aspetto interessante, è come dicevo l'aumento del range di caricamento, tenendo come esempio la polvere tecna, questa come sappiamo in stellare e bossolo 70 puo essere caricata  fino ai 43-46 gr dopodichè si usa il bossolo magnum che essendo più lungo e permettendo di chiudere a circa 65 consente l'uso di grammature oltre i 50 gr, le cartucce Magnum appunto. Ovviamente l'uso del bossolo magnum presenta dei lati positivi e negativi: positivi perché ci permette di fare caricamenti con alte grammature senza sconfinare in valori pressori eccessivi.

Negativi, perchè se non lo abbiamo ci obbliga a comprare un fucile magnum e per di più a comprare bossoli 76 che sono commercialmente più costosi. Cio che forse non tutti sanno però è che l'uso di un fucile con camera 76  o più lunga, rappresenta un leggero handicapp nell'uso dei bossoli piu corti, cioè i 70 che noi utilizziamo il 95% delle volte, perchè la resa della cartuccia perde un po', e quindi ogni volta che usiamo cartucce 70 non ottimizziamo l'efficacia del colpo come faremmo se usassimo un fucile camerato 70, cosi un po' per moda un po' per la convinzione che sia meglio, da una ventina di anni a questa parte si trovano in commercio quasi esclusivamente armi magnum... così che noi inconsciamente scegliamo un arma in grado  di ottimizzare  solo il 5% delle munizioni che spara!

Andiamo a vedere le potenzialità che invece ci da l'ogivale in questo caso:

come ho detto l'ogivale chiude piu in alto di tutti a 66mm contro i 65 della stellare magnum, ciò significa, che qualsiasi assetto noi troviamo in bossolo magnum e stellare, possiamo tranquillamente replicarlo in bossolo 70 chiudendo con ogivale, ottenendo valori di velocità e pressioni simili, ma leggermente a vantaggio dell'ogivale in quanto le pressioni saranno poco piu basse, e le velocità leggermente piu elevate.

Questo significa anche la possibilità di utilizzare per tutte le grammature bossoli 70 e quindi fucili standard ottimizzando il 100% della resa delle munizioni.

a chi fosse interessato metto un video in cui mostro proprio il caricamento e le prove in placca di due cartucce scelte appositamente per mostrare questi due aspetti potenziali della chiusura ogivale.

PERMETTE DI AVERE UN BASSISSIMO CARICO DI ESTRAZIONE, MA NON SEMPRE UGUALE TRA UNA CARTUCCIA E L'ALTRA

Ecco un altro aspetto interessante della chiusura ogivale, il carico di estrazione ossia la forza a cui sono sottoposti i pallini durante lo sparo nell'atto dell'uscire dal bossolo. Come sappiamo nella stellare i pallini devono spingere sulla chiusura per farla srotolare ed aprire, e queste sollecitazioni, causano spesso deformazioni a carico di alcuni pallini che sono maggiormente sottoposti allo sforzo, sempre in base alle leggi della dinamica, un pallino perfettamente tondo fende l'aria meglio di uno deformato, e viaggia a maggior velocità in una traiettoria piu rettilinea e regolare, al contrario un pallino deformato può deviare dalla sua traiettoria, e risente maggiormente dell'attrito dell'aria, perdendo velocità più rapidamente, il risultato sarà una coda di rosata sempre piu lunga in base alla distanza causata dalla diversa velocità dei pallini di rosata.

Nell'ogivale, questo problema non c'è infatti la pressione per uscire dal bossolo a cui sono sottoposti i pallini sarà minima, avremo quindi rosate piu regolari e con code di rosata meno evidenti e più corte, a tutto vantaggio dei tiri più lunghi.

Un vantaggio però della stellare, è dato dalla regolarità tra le chiusure, chi dispone di una buona macchina orlatrice potrà caricare centinaia di cartucce con stellare esattamente identica l'una con l'altra, con estrema semplicità, questo è molto importante affinché la resa sul campo sia identica tra una cartuccia e l'altra, e quindi affinchè le cartucce abbiano tutte la stessa affidabilità.

Nel caso della ogivale, e questo è la maggior accusa che fanno i suoi detrattori, questa regolarità è quasi impossibile da ottenere, perchè si tratta di termosaldature, e quindi possono venire diverse tra una cartuccia e l'altra.

Anche se io posso assicurarvi che è tutta questione di prenderci la mano, avete presente i maccheroni fatti a mano? se a farli è una mano esperta verranno tutti uguali e cuoceranno negli stessi tempi, se a farli è un principiante ce ne sarà sempre qualcuno che cuoce dopo, perchè è venuto piu spesso... e comunque le differenze a mio avviso sul campo sono quasi impercettibili, non ho mai notato differenze di resa importanti tra un ogivale e l'altra caricate alla stessa maniera!

 

ESPERIENZE SUL CAMPO

La mia esperienza con le ogivali comincia tre anni fa, quando furono spiegate da Gianni Paci, e cominciarono le prove, io ho avuto modo di seguire tutte le discussioni, e sperimentare i vari assetti di prova che andavano venendo fuori, posso dirvi che è stata un esperienza molto interessante, facevamo le prove sul campo, io forse ero uno dei pochi a farle in sicilia e spesso assetti che in toscana andavano bene da me facevano fiasco, e qui con l'aiuto ed i consigli dei moderatori ho imparato a capire un po' meglio come regolarmi per renderle piu funzionali.

Considerate che era un mondo nuovo perchè non ci sono tabelle delle dosi per questa chiusura, quindi si procedeva un po' a tentativi partendo dalle dosi in orlo tondo.

Dopo innumerevoli prove mi sono reso conto di alcuni aspetti importanti:

Intanto le ogivali migliori, sono a mio avviso cartucce molto veloci, ciò però le rende poco efficienti nel periodo estivo,dove le cartucce troppo veloci spesso non sono performanti e non assicurano abbattimenti istantanei, ragione per cui decisi di usarle dal periodo autunnale in poi. Queste si dimostrarono adatte indifferentemente ai tiri lunghi e medi, ma poco adatte ai tiri corti come dispersanti,anche se so che qualcuno le ha anche usate come dispersanti con discriti risultati. (Io per le dispersanti considero insostituibile l'orlo tondo!)

Sono anche adattabili al periodo estivo, ma questo comportava l'assemblamento di assetti anemici, che molto spesso risentivano sensibilmente delle variazioni climatiche, e mi risultavano estremamente irregolari (esperienza mia personale altri magari vi diranno che sono costanti).

Ho ottenuto ottimi risultati con il cal 12 con cartucce adatte alla selvaggina di pregio molto efficaci e performanti ed estremamente costanti per tutto il periodo invernale ed autunnale!, ma il meglio l'ho ottenuto con il cal 28, dove con le poche polveri classiche di cui disponevo riuscivo a fare cartuccine con grammature piu alte del solito e con resa di tutto rispetto da non farmi rimpiangere il 20.

Considerate che io uso il 28 dal 1992 data in cui acquistati un sovrapposto, e da allora lo avevo sempre usato saltuariamente sugli uccelletti, adesso vedendo gli ottimi risultati che ottenevo con polveri come s4 e sipe che prima usavo in max 18-19 gr e adesso riuscivo a caricare con 21-23 gr con grande efficacia sul campo, mi sono convinto a comprare un semiautomatico, che così sono piu propenso a portare anche per cacce più impegnative.

Come è noto a tutti infatti oltre alle limitazioni della legge che ci impone di non poter detenere piu di due o tre polveri per motivi di quantità limite, anche le armerie delle mie parti non sono molto fornite con polveri piu progressive, a caricare siamo in pochi e non c'è molta richiesta, quindi non avendo a disposizioni polveri più progressive, potrete capire l'importanza che ha rappresentato per me l'effetto progressivante sulle polveri che avevo che me ne permetteva l'uso su range di caricamento più ampi!

capirete che per me questa chiusura ha aperto nuove opportunità, e fatto completamente rivalutare l'uso del piccolo calibro!

 

OGIVALE E CARTUCCE A PALLA

Riguardo l'uso di questa chiusura sulle cartucce a palla invece, non ho avuto esperienze positive, ho provato a caricare sia la gualandi da 32 gr che la lyman sempre da 32, 

Come mi fu consigliato ho messo 2,20 gr di tecna e chiuso con ogivale.

Alcune cartucce le ho usate personalmente nelle rare volte in cui sono andato a cinghiali, altre le ho regalate ad amici cinghialai, per sapere come si sarebbero trovati:

Purtroppo la mia esperienza personale consiste in un unico episodio dove un grosso verro ha incassato il colpo ed è andato via, lasciandomi deluso, e anche i miei amici mi hanno riferito di ferimenti, di animali che non si fermavano sul colpo, e andavano via facendo km... quindi nonostante c'è chi afferma il contrario, questo tipo di chiusura non è a mio avviso affatto adatto al tiro a palla, e dopo varie prove per mia esperienza personale ne sconsiglio a tutti l'uso, dato che sicuramente da alcun vantaggio rispetto alle altre chiusure, specialmente quella tonda che per me sui proiettili resta la migliore!

 

CURIOSITA' SULL'OGIVALE

Su questa chiusura ci sono alcuni  aspetti che bisogna sapere e che risulteranno utili a chi gli si vuole avvicinare, è vuole eseguirla al meglio:

1)E' importante pressare con forza sulla colonna dei pallini prima di effettuare la crimpatura, e subito dopo crimpare il piu velocemente possibile, questo perchè l'elasticità    del borraggio spingerà i pallini in alto, e questi andranno a comprimere sulla punta del bossolo restando perfettamente incastrati e fermi. Questo accorgimento molto        spesso chi comincia a praticarla non lo conosce, e ottiene cartucce con pallini liberi di muoversi dentro la cartuccia, con conseguenze disastrose per l'efficacia del colpo!

2)Non tutti i bossoli in plastica si prestano a fare una buona ogivale, alcuni (bianchi di colore) sono fatti di un tipo di plastica che da serie difficoltà a fare una buona     termosaldatura, e sono assolutamente da evitare. Con il tempo e l'esperienza imparerete a scegliere quelli che risultano migliori.

3) C'è chi dice il contrario per via di maggior quantitativo di plastica a disposizione ma io credo che venga una migliore ogivale utilizzando bossoli svasati.

4) I bossoli utilizzati per fare l'ogivale non sono più riciclabili, non possono essere risaldati con buoni risultati ne utilizzati dato lo stato delle loro pieghe per fare altre           chiusure quindi consiglio di gettarli nella spazzatura.

5)il fatto di fare la ogivale ribassata, è un espediente nato in seguito all'unico incidente noto attribuibile a questa chiusura, ed è assolutamente inutile da effettuare nei piccoli calibri, in quanto il rischio è inconsistente, e nelle cartucce da usare nei basculanti.

Personalmente lo ritengo inutile anche nei semiautomatici purchè caricati con i 3 colpi regolari, in quanto quando sparate il primo colpo il secondo finisce sotto il cucchiaio, e la sua punta non può in nessun modo venire in contatto con l'innesco del terzo che nel frattempo è stato bloccato nel serbatoio, e non essendoci altre cartucce sopra la terza dove sta il pericolo? se avete seguito il mio ragionamento e avete davanti un fucile semiautomatico seguendo il suo funzionamento lo capirete da soli anche voi! In quell'unico incidente registrato l'utente si trovava all'estero dove era consentito l'uso di piu di tre colpi, il riduttore era quindi stato tolto ed erano state inserite ben 3 cartucce nel serbatoio, tutte della massima lunghezza per la caccia alle anatre, la molla era nella massima tensione, e quando il cacciatore ha sparato, la punta della terza cartuccia ha urtato l'innesco della quarta, e li è successa l'esplosione! ma è chiaro che se avesse avuto un fucile a tre colpi come è obbligatorio in italia non sarebbe successo nulla.

Cmq il ribassamento della punta è una soluzione semplice, che non cambia la resa della cartuccia e azzera completamente qualsiasi rischio in tutte le condizioni, per cui chi vuole adottarla di sicuro non fa errore!

6) Se qualcuno me lo chiedesse sicuramente direi che l'ogivale difficilmente verrà utilizzata in un ciclo industriale, questo perchè comporterebbe dei costi piu alti e minori incassi (una stanza intera solo per la termosaldatura, l'uso di maggiori quantitativi di polvere e piombo), inoltre una grossa ditta di caricamento a differenza del piccolo caricatore privato, ha a disposizione tutte le polveri che vuole piu o meno progressive, non le serve sfruttare al massimo una o due polveri come al caricatore privato, e questo a proposito delle grammature... riguardo le velocità... in effetti  ho parlato di grandi velocità non raggiungibili dalla stellare rispetto alla ogivale, e questo è vero ma... a quale scopo? le alte velocità non sono sinonimo necessariamente di maggior portata o maggior efficacia! 

A ditte come la baschieri, con i suoi potenti mezzi non sarebbe certo difficile fare cartucce piu veloci, se non lo fanno è perchè evidentemente si sono resi conto che le velocità piu adatte all'abbattimento sono quelle che già usano, e devo dire che diverse prove fatte sul campo gli danno ragione specie nel periodo estivo, con molto freddo forse la maggior velocità ha una sua utilità, ma si sa le cartucce le grosse ditte le fanno per funzionare in condizioni standard non in condizioni estreme!

CONCLUSIONI

Alla luce della mia personale esperienza, credo che l'uso dell'ogivale sia un innovazione del caricamento che merita di essere presa in considerazione, credo anche che tutti gli appassionati, che decidano di adottarla o no devono imparare a conoscerla, se non altro  per arricchire il loro bagaglio culturale nel campo balistico venatorio. O anche solo per avere il piacere di fare e godere di ottime cartucce, con caratteristiche che  non potrebbero ottenere con le chiusure convenzionali.

 

Ronin977.

 

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