Solitamente quando la caccia è chiusa e non c era la quarantena del covid 19 in atto durante i mesi estivi ero solito frequentare fiumi e laghi per qualche mattinata di pesca .. pesca alla trota ovviamente. Nel territorio dei Monti aurunci le fario sembrano estinte nessuno le prendeva più specialmente nel fiume Garigliano . Io però non credevo al fatto che una specie autoctona come la trota da anni presente nei nostri torrenti sia stata sconfitta dall inquinamento. Il Garigliano si crea grazie al congiungimento di due fiumi minori del frusinate il Liri ed il gari che nascono il primo nelle vette dell Abruzzo sul monte capadocia mentre il gari nella zona del cassinate. Questo fiume ottimo per la trota grazie alla proliferazione delle ninfee e delle piccole rapide lungo il suo corso. Mi sono ostinato per anni ad cercare di prenderle con la pesca a recupero con il cucchiaino .. ma poche pochissime trote quasi nulla .. poi ho deciso di utilizzare la pesca a mosca ed è lì che è cambiato tutto. Dal sottofondo vedevo solo bolleggiare le mie prede , tipico atteggiamento di una trota mentre caccia è lì che inizia a prenderle specialmente al mattino presto .
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Così capii che le trote erano sempre lì solo si erano evolute erano diventate molto diffidenti e non attaccavano più le esche artificiali. È stata un’emozione particolare perché proprio nel Garigliano erano anni che non si pescavano più trote fario credute estinte in quella parte di fiume. Per me è stata una testimonianza che alla fine ce L hanno fatta contro ogni aspettativa contro L inquinamento erano ancora lì a far sentire il loro caratteristico tonfo al calar del sole.
Io pratico solo la pesca catch & release.
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