Praticando una qualsiasi attività all'aperto, soprattutto in zone bassamente abitate e lontano da infrastrutture e strade principali è sempre bene avere con se una valigetta di pronto soccorso sempre in ordine e rifornita. Suggerirei anche di averne sempre una con se in auto, non guasta mai e si è pronti ad ogni evenienza dal piccolo taglietto o spina a qualcosa di più grave.
Un buon kit di pronto soccorso deve offrire tutto il necessario, a volte anche più, per le provvedere alle prime cure. Il kit deve essere anche controllato periodicamente per rifornirlo di ciò che manca e controllare che sia tutto in ordine e non vi siano prodotti scaduti.
Sparare col fucile da caccia è abbastanza semplice. Basta inserire la cartuccia nella camera di scoppio, chiudere il fucile o l'otturatore e premere il grilletto. Una cosa ben diversa è fare centro soprattutto se parliamo di tiro al volo e non a fermo o su bersaglio. In molti, soprattutto i novizi, commettono errori grossolani non centrando mai la preda anche nei tiri più facili. Partiamo con la condizione che ogni tiro è un caso a se e spesso basta poco per renderlo indimenticabile o farci imbarazzare. Per aiutare chi si trova alle prime armi è bene fornire qualche indicazione utile.
Innanzitutto alcuni fanno ancora confusione fra portata e gittata. Le due cose sono molto diverse e la gittata indica la distanza massima alla quale possono arrivare i pallini lanciati dal fucile mentre a differenza la portata, ben più modesta come distanza, indica la distanza alla quale possono arrivare i pallini risultando ancora efficaci e con un'energia di penetrazione sufficiente ad abbattere il selvatico.
Sentiamo a volte parlare di incidenti di caccia e purtroppo quando si ha a che fare con delle armi da fuoco la fatalità è sempre in agguato. L'inesperienza o la noncuranza sono fra le cause principali di incidenti. Bisogna sempre tenere a mente che il fucile o qualsiasi altra arma può sempre costituire un pericolo costante per la propria incolumità e per quella degli altri. Mai e sottolineiamo MAI lasciare le armi incustodite. In casa le possiamo conservare in una vetrina o armadio chiuso a chiave o meglio ancora negli appositi armadietti blindati che troviamo spesso in vendita nelle armerie o nelle ferramenta. Non riponiamo mai le armi in rastrelliere aperte o dove capita.
I punzioni riportati sulle armi certificano la qualità e l'affidabilità dell'arma stessa garantendo determinate proprietà che possiede. Con la legge n. 186 del 23 Febbraio 1960 tutte le armi da fuoco portatili di qualunque calibro e dimensione
fabbricate in Italia, nonché le armi tipo guerra regolamentari nazionali o straniere, allestite a nuovo o modificate ad uso caccia da ditte private e per la vendita a privati, debbono essere sottoposte alla prova del Banco nazionale di prova di Gardone Val Trompia (Brescia). Ogni marchio impresso sull'arma certifica il superamento di una determinata prova.
Prima ancora che l'arma arriva al Banco nazionale di prova il fabbricante riporta sulla canna e sulla bascula numero di matricola, il marchio del fabbricante, la dicitura "Made in Italy" ed il calibro.
Le armi ad anima liscia, sempre il fabbricante, apporre la lunghezza della camera di scoppio (esempio 70 o 76) ed il diametro della canna (esempio 18,5 per il cal.12).
Per le armi a canna rigata, invece, il produttore apporre il numero attribuito dal Catalogo Nazionale istituito presso il Ministero dell'Interno.
I punzoni sui fucili a canna liscia sono riportati sulla parte inferiore e posteriore della canna e sulla bascula. Nei fucili a canna rigata sono impressi sulla parte inferiore e posteriore della canna e sull'incastellatura o sulla bascula. Nelle armi corte sono, invece, impressi sulla canna, sul fusto, sul carrello (nel caso di pistole semiautomatiche) o sul tamburo (nel caso di rivoltelle). Sulla armi ad avancarica moderne sono impressi sulla canna e sul codettone.
Ogni banco di prova utilizza punzoni diversi.
Per tutte le armi fabbricate in Italia o che hanno superato una prova al Banco nazione di prova di Gardone Val Trompia troveremo i seguenti punzoni:
Vecchio | Nuovo | |||
Viene apposto sugli imballaggi delle munizioni e certifica l'avvenuta omologazione della cartuccia | |||
Indica il peso delle canne ad anima lisca al momento della prova. Facoltativo presente solo su richiesta | |||
Viene apposto sulle armi di importazione da paesi esterni all'Unione Europea | |||
SIGLA | ANNO | SIGLA | ANNO | SIGLA | ANNO |
X | 1954 | AE | 1979 | BU | 2004 |
XI | 1955 | AF | 1980 | BZ | 2005 |
XII | 1956 | AH | 1981 | CA | 2006 |
XIII | 1957 | AI | 1982 | CB | 2007 |
XIV | 1958 | AL | 1983 | CC | 2008 |
XV | 1959 | AM | 1984 | CD | 2009 |
XVI | 1960 | AN | 1985 | CF | 2010 |
XVII | 1961 | AP | 1986 | CH | 2011 |
XVIII | 1962 | AS | 1987 | CI | 2012 |
XIX | 1963 | AT | 1988 | CL | 2013 |
XX | 1964 | AU | 1989 | CM | 2014 |
XXI | 1965 | AZ | 1990 | CN | 2015 |
XXII | 1966 | BA | 1991 | CP | 2016 |
XXIII | 1967 | BB | 1992 | CS | 2017 |
XXIV | 1968 | BC | 1993 | CT | 2018 |
XXV | 1969 | BD | 1994 | CU | 2019 |
XXVI | 1970 | BF | 1995 | ||
XX7 | 1971 | BH | 1996 | ||
XX8 | 1972 | BI | 1997 | ||
XX9 | 1973 | BL | 1998 | ||
XXX | 1974 | BM | 1999 | ||
AA | 1975 | BN | 2000 | ||
AB | 1976 | BP | 2001 | ||
AC | 1977 | BS | 2002 | ||
AD | 1978 | BT | 2003 |
Il calibro rappresenta il diametro interno della canna (anima) espresso generalmente in millimetri o decimi di pollice. Discorso diverso per le armi con canna liscia che mantengono ancora l'antico sistema di numerazione anglosassone. In particolare, per le armi ad anima liscia con il calibro si intende il numero di palle di piombo aventi diametro necessario per essere sparate in quell'arma e ricavate da una libbra di piombo (453,6g).
La cartuccia a pallini è essenzialmente composta da un bossolo di plastica o cartone cerato che serve a contenere la polvere e la carica di piombo. Il bossolo è formato principalmente da tre parti: Il tubo, il fondello e l'innesco.
Il fondello può essere di varie altezze e serve a sostenere le pressioni a cui è soggetta la cartuccia durante lo sparo per evitare che il corpo del bossolo ceda rendendo difficile l'espulsione del bossolo vuoto dalla canna. L'altezza del fondello è in funzione della dose (polvere/pallini) che il bossolo deve contenere e, quindi, in funzione delle possibili pressioni da reggere.
Ecco i principali divieti a cui siamo soggetti noi cacciatori e che è meglio ricordare sempre...
La caccia è vietata in parchi naturali e regionali, riserve ed oasi di protezione, nei parchi e nei terreni adibiti ad attività sportive e in zone di interesse militare. L'esercizio venatorio è vietato da chiunque, compreso il proprietario, nei fondi chiusi da muro, rete metallica o qualche altro tipo di chiusura di altezza non inferiore a metri 1,20. In caso di chiusura da corsi d'acqua questi devono essere perenni, di larghezza almeno di m 3 ed il loro letto devono avere la profondità di almeno m 1,50. La caccia, inoltre, è vietata nella forma vagante nei territori con coltivazione in atto.
Il Frosone è il più grande e robusto della della famiglia dei fringillidi con una lunghezza di ben 18 centimetri (più o meno come un Tordo) per un peso che può raggiungere i 60g.
L'aspetto è tipico dei fringuellidi da cui si distingue benissimo, non solo per le dimensioni, ma anche grazie al possente becco.
In Italia è presente per lo più al Nord anche se d'inverno si sposta verso il Sud ed Isole.
La taccola o taccola eurasiatica è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Corvidae ed è diffuso anche da noi soprattutto vicino le città. Molto odiato dagli agricoltori è stato escluso dall'elenco delle specie cacciabili col decreto del 21 marzo 1997, ma come distinguerlo dalle Cornacchie o dagli altri Corvi?
La Taccola ha una lunghezza di circa 32cm per un peso di 250g (più o meno come una Gazza Ladra o una Ghiandaia) e quindi risulta molto più piccolo delle Cornacchie. Il volo è molto più rapido e fulmineo.
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