Dopo la Toscana, anche la Calabria riconosce l'importanza della caccia come "
stato di necessità per consentire l'equilibrio faunistico-venatorio, limitare i danni alle colture, nonché il potenziale pericolo per l’incolumità pubblica".
Per questo motivo, la Regione Calabria, ha consentito, ai soli residenti, la possibilità di svolgere l'attività venatoria, in forma individuale, anche al di fuori del proprio comune di residenza.
Con l’
ordinanza n. 94 del 7 Dicembre, il Presidente della Regione Antonino Spirlì ha autorizzato gli spostamenti ai cacciatori ed anche pescatori amatoriali.
“Il rispetto che cacciatori e pescatori hanno sempre dimostrato nei confronti dell’ambiente, unito alla rassicurazione circa il loro comportamento responsabile e rispettoso delle direttive dei governi centrale e regionale, mi hanno spinto ad accogliere le richieste pervenutemi negli ultimi giorni da parte dei vari rappresentanti di categoria.
In un periodo di grande tensione, dovuto anche all’isolamento forzato, poter svolgere attività all’aria aperta e in pieno contatto con la natura non può che essere salutare."
Antonino Spirlì, il presidente (pro tempore) della Calabria
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