Beccaccia chiamata Scolopax rusticola:
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È caratterizzata da un becco a punta di 6–8 cm ed un peso di 230-380 g, ha una colorazione mimetica che ben si adatta all'ambiente che frequenta, quindi colore marrone variamente barrato di nero e bianco giallastro. La beccaccia non è caratterizzata da un dimorfismo sessuale certo ma in genere il maschio è meno massiccio e ha i colori lievemente più accesi della femmina.
Distribuzione e habitat
L'areale della beccaccia euro-asiatica comprende l'Europa fino alle isole atlantiche (Azzorre, Canarie) e le isole britanniche, l'Asia fino alla Cina, Mongolia, e Tibet. In Italia si trova nel periodo dello svernamento, tra ottobre e marzo, nei boschi, meglio se misti a caducifoglie, con prevalenza di betulle, carpini, frassini, querce, robinie, castagni, ontani, larici e faggi, ma anche abeti, e pini, in primavera nidifica in un'ampia fascia di territorio che comprende il nord Europa e l'Asia centrale. Solo eccezionalmente nidifica sulle Alpi e ancor più raramente sugli Appennini.
Cibo e alimentazione
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Uccello insettivoro, si nutre essenzialmente di vermi e larve. Il cibo viene cercato con la sensibilità del becco direttamente nel sottosuolo del bosco.
Riproduzione
Il nido della beccaccia è abbastanza semplice, viene fatto per terra in depressioni del terreno, ed imbottito di tutto ciò che trova, foglie secche, rametti, fili d'erba, deposita in media quattro uova, che schiudono dopo tre settimane di incubazione.
Curiosità
Nelle piume dell'ala della beccaccia esiste una particolare penna detta "pennino del pittore" che appunto serve ai pittori per le rifiniture di precisione sulle tele.
Caccia
In Italia è specie cacciabile ed è considerata la regina dei boschi per la sua maestosità e per la difficoltà nella cattura. In passato ne era autorizzata la caccia anche all'alba ed al tramonto, la cosiddetta posta, durante gli spostamenti per i luoghi di pastura. Oggi tale pratica, detta la posta infame, è proibita poiché in quelle occasioni la beccaccia risulta essere particolarmente vulnerabile per il volo troppo regolare e quasi a farfalla a differenza di quando invece viene cercata e insidiata con il cane da ferma. È qui che essa usa tutta la sua abilità mettendo in atto varie tecniche per nascondersi all'olfatto del cane e, quando costretta ad involarsi, riesce a rendersi quasi imprendibile al cacciatore utilizzando le sue grandi doti di volo veloce e zigzagante.