Il beccafico è un uccello canoro appartenente alla famiglia Sylviidae.
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Il beccafico raggiunge una lunghezza di 14 cm e ha un'apertura alare di 21 – 24 cm. Il peso ammonta a circa 16 - 22 grammi. La parte superiore è olivastra e quella inferiore è di colore marrone chiaro. Questo uccello timido ha un anello attorno agli occhi di colore chiaro e pallido e gambe grigie. Le femmine e i maschi hanno la stessa colorazione. Un beccafico può arrivare ai 10 anni d'età.
Si nutre di ragni, molluschi, bacche, insetti e delle loro larve.
La maturità sessuale subentra dopo un anno. Il nido a forma di ciotola costruito con erbe, radici, peli e fili d'erba è nascosto perlopiù nel sottobosco fitto a poca altezza da terra. La femmina depone dalle 4 alle 5 uova bianche dalle macchie marroni. Le uova vengono riscaldate nel periodo principale di cova da maggio fino a luglio e i due partner si danno il cambio ogni 11 - 12 giorni. Gli uccellini nudi restano per 10 - 12 giorni nel nido. Si stima che gli esemplari in Europa ammontino a circa 12 milioni di coppie.
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In quasi tutta Europa questo uccello migratore è ampiamente diffuso da maggio fino a settembre. La sua residenza invernale è in Africa tropicale. Il tempo di percorrenza e la direzione del volo gli sono innate. Il beccafico vive in giardini, parchi, ambienti arbustivi e territori boschivi aperti. Molti si scelgono ogni anno lo stesso territorio per l'estate. in gran parte d’Europa – dove si stimano almeno 12 milioni di coppie – nidifica in Italia sia sull’arco alpino sia in aree planiziali, specialmente nei boschi golenali di Ticino, Po, Adige e nel Carso Triestino. È presente inoltre in alcuni settori dell’Appennino tosco-emiliano e lombardo, con popolazioni isolate sul Gran Sasso. Mentre la sottospecie nominale Sylvia b. borin abita ampie porzioni dell’Europa occidentale, Italia compresa, la sottospecie Sylvia b. woodwardi è diffusa in Europa orientale e nei territori dell’ex Urss.
Nidificante e migratrice, la specie trascorre l’inverno nell’Africa sub-sahariana. In base ai dati sugli inanellamenti, i massimi sono stati registrati durante gli anni ’90, con valori anche superiori ai 5.000 soggetti marcati annualmente. Gli inanellamenti in Italia si riferiscono a individui in migrazione, con percentuali maggiori in primavera – tra fine aprile e fine giugno – rispetto all’autunno. I soggetti inanellati segnalati in Italia provengono da un’area geografica molto vasta, che si estende dalla Russia europea al Baltico, dai Paesi dell’Europa orientale e centro-settentrionale alle coste mediterranee francesi, dalla Finlandia centrale alla Tunisia fino al bacino dell’Onega, in Russia.
Gli ambienti prediletti dal Beccafico sono le boscaglie di ontano verde, dove la specie è presente anche oltre i 2.000 metri di quota, ma frequenta anche, a quote molto più basse, arbusteti ombrosi e umidi, spesso vicino all’acqua, talvolta anche cedui su suoli caldi e asciutti. Il nido, a forma di ciotola, è costruito con erbe, radici, peli e fili d’erba ed è nascosto quasi sempre nel sottobosco fitto, vicino al suolo. La femmina depone dalle 4 alle 5 uova bianche con macchie brune, che vengono covate a turno da entrambi i genitori. Una volta nati, i pulcini restano all’interno del nido per circa 10-12 giorni per poi iniziare lo svezzamento.