Se è stata un'ape molto probabilmente il suo pungiglione è ancora nella ferita. Cerca di rimuoverlo al più presto per ridurre le quantità di veleno iniettata. Lava la ferita ed applica se ne hai la possibilità un cubetto di ghiaccio per ridurne il gonfiore ed alleviare il dolore. Se noti una leggera reazione allergica o gonfiore applica una crema antistaminica specifica per punture d'insetti. Se si sa di essere sensibili alle punture d'insetti portare sempre con se un preparato a base di cortisone pronto da essere iniettato.
In caso di zanzare o tafani applichiamo l'apposito stick per alleviare il prurito, ma è preferibile prevenire queste punture usando dei repellenti specifici da spruzzare sia sui vestiti che sulla pelle senza esagerare.
Se veniamo punti da una zecca non cerchiamo di staccarla con la forza poiché possiamo rischiare di lasciare il rostro (l'apparato boccale) all'interno della ferita rendendo più facilmente la trasmissione di batteri e/o virus. Il morso di zecca, infatti, è raramente doloroso e passa quasi sempre inosservato, ma il rischio principale è causato dalla trasmissione di agenti patogeni. Con una pinzetta cerchiamo di rimuovere interamente la zecca e con l'ausilio di un ago sterile rimuoviamo eventuali resti.
Solo dopo aver rimosso la zecca
applichiamo un disinfettate o un antibiotico evitando, però, quelli che colorano la pelle (tintura di iodio, mercurocromo) che potrebbero mascherare eventuali infezioni. Consultiamo il medico e per un mesetto circa monitoriamo la ferita in cerca di segni di infezioni. Facciamo attenzioni ad eventuali sintomi influenzali che appaiono dopo pochi giorni dalla puntura.
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