Cacciatore entra in un ristorante col fucile in spalla avvolto in un sacco di iuta e subito viene fermato.
Accade in un ristorante/bar di Monregale, in provincia di Cuneo, dove un cacciatore si presenta con il fucile a spalla avvolto in un semplice sacco di iuta.
Ancora visibile il calcio che ha creato un po' di agitazione nei presenti. Fra essi anche due guardie zoofile dell'Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) subito intervenute per riprendere l'uomo.
Le guardie hanno chiesto che l'arma venisse custodita in maniera più appropriata al fine di non suscitare paure in luogo pubblico. Dapprima il cacciatore ha reagito ricordando alle guardie i limiti dei loro poteri, ma sulle minacce di chiamare i carabinieri per denunciarlo per procurato allarme l'uomo ha desistito. Si è fatto accompagnare all'auto dove ha riposto correttamente l'arma.
Un polverone per nulla?
In molti abbiamo il vizietto, ad esempio, nel bar o delle sigarette e nonostante siamo legittimati a trasportare regolarmente l'arma in custodia, non sempre riceviamo l'approvazione del titolare o del dipendente di turno.
Di certo le norme (come l’art. 20 della L.110/75) prevedono che l'arma debba essere custodita con diligenza nell'interesse della sicurezza pubblica e con il fine evidente di prevenire anche i furti. Stabilire esattamente in cosa consiste questa custodia diligente e quale sia il modo più corretto con cui trasportare un'arma, fodero, valigetta, sacco non è, purtroppo, chiaro.
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