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Articoli filtrati per data: Agosto 2013

Martedì, 13 Agosto 2013 11:58

Baschieri & Pellagri MBx32

La micidiale e famosissima MB, una fra le polveri più "vecchie" è usata dai nostri padri, ha una lunghissima traduzione e nonostante tutti gli anni sulle spalle rimane quasi del tutto invariata come composizione a parte l'introduzione di una piccola parte di nitroglicerina comune ormai a tutte le polveri moderni. Col tempo e con le diversità di resa balistiche richieste l'MB è stata sdoppiata in due tipi di polvere adatte a dosaggi diversi.
 
La più vivace MBx32 e la più progressiva MBx36 adatte, rispettivamente, a caricamento medio leggero e medio pesante. Prodotta sempre dalla Baschieri & Pellagri sin dal 1929 è disponibile in commercio in lande da 1kg. L'MB x 32 qui discussa è adatta al caricamento medio-leggero dai 30g, ma anche cariche un pò più dense sino ai 36g.
Pubblicato in Polveri da sparo
Martedì, 13 Agosto 2013 11:52

Bofors JK6

Polvere svedese dalle lontane origini

Bofors JK6 Fra le polveri più utilizzate ed esportata nel mondo c'è sicuramente la JK6 una monobasica che, anche se cambiata spesso nella sigla, non ha subito troppe variazioni nella struttura chimica e nei processi produttivi.

 

Non ho mai caricato questa polvere anche se ho acquistato molte munizioni per colombacci e tortore caricate con la JK6.

La JK6 è una polvere monobasica e si adatta bene a tutti i tipi di clima, anche quelli più umidi e caldi.
Esistono diversi tipo di JK6 e i più diffusi in Italia sono:

Pubblicato in Polveri da sparo
Martedì, 13 Agosto 2013 09:40

Baschieri & Pellagri G3000 x 32

G3000 della Baschieri & Pellagri

Polvere semi vivace per caricamenti leggeri della Baschieri & Pellagri. 
 
Ha forme quadratiche di 1,4mm di lato con uno spessore di 0,25mm di color giallo/grigio come mostrato nella foto a sinistra. 
 
 Non molto apprezzata, considerata forse di scarsa qualità, è una polvere dalle buone prestazioni e prezzi non elevati riesce ad sviluppare buona velocità iniziali mantenendo basse le pressioni.
Pubblicato in Polveri da sparo
Martedì, 13 Agosto 2013 09:35

Fiocchi FBlu

Fblu è l'ultima arrivata fra le polveri della Fiocchi. Esistono tre versioni a seconda della dosi da realizzare. La Fblu24, la FBlu28, la Fblu32 ed infine la FBlu36.
 
L'FBlu è nata per colmare l'improvvisa mancanza della REX polvere molto utilizzata per il caricamento di munizioni sia dalla Fiocchi stessi che da molti privati.
 

Le Fiocchi Blu sono polveri lamellari composte da nitrocellulosa a medio-elevato titolo azotometrico con l'aggiunta del 10% di nitroglicerina; le Rex erano polveri lenticolari composte solamente da nitrocellulosa a medio titolo azotometrico.
Pubblicato in Polveri da sparo
Martedì, 13 Agosto 2013 00:00

Come scegliere la cartuccia più adatta a te

cartucce vario tipo Anni e anni di esperienze e progresso ha portato nel mondo della caccia moltissime soluzioni diverse e l'introduzione di componenti sempre nuovi e all'occhio di inesperti simili fra loro. 
Per chi è alle prime armi, ma anche per i più rodati la scelta della cartuccia da utilizzare non è mai facile.

Inizialmente ci si affida ai consigli di amici o armiere per poi passare alla vera e propria esperienza sul campo che a volte è positiva altre volte può lasciare a desiderare. Ecco, quindi, alcuni consigli per scegliere una munizione  che più si addice a noi.
Partiamo col presupposto che vi sono due principali e ben distinte categorie di cacciatori:
  • I "tuttofare", ovvero quei cacciatori che si spostano in ogni territorio pur di sparar qualcosa qualsiasi essa sia, purchè consentita, sparando qualsiasi tipo di cartuccia, meglio se in offerta e a buon prezzo. L'interesse principale di questo cacciatore è far carniere o meglio sparare alla preda magari sperando in qualcosa che sia più "grosso" del solito. Questa categoria possiede, in genere, fucili versatili, con canne di media lunghezza meglio se con strozzatori.
  • Gli "specializzati" ovvero quei cacciatori col chiodo fisso e nulla riesce a distogliergli dalla loro preda preferita. Il resto è superfluo da tenere in considerazione solamente nei periodi in cui l'ambita preda non è presente o durante le carestie di quest'ultima per cercare di non deprimersi troppo con i carnieri sempre vuoti o scadenti. Questa categoria di cacciatori è più attenta ai dettagli. Il fucile, il cane, l'abbigliamento...tutto è scelto ad hoc per aver il maggior rendimento possibile contro la preda prediletta. La cartuccia qui è sacra, può costare anche a peso d'oro, ma non deve fallire! 
Capite bene che in base alla categoria che più si avvicina al vostro stile di caccia, la scelta della cartuccia è ben diversa.

Nel primo caso, l'armadietto delle cartucce del cacciatore sarà un vero e proprio arcobaleno ricco di tanti colori diversi e tante numerazioni di piombo con un paio di queste fra le preferite per sparare prede di una certa taglia o per sparare prede più minute e le cartucce suddivise magari per prezzo le care e quindi, in teoria, "più buone" da conservar per le prede o i tiri più difficili e le cartucce più economiche, magari comprate a blocchi da sparar quasi sempre e a tutto.

L'armadietto della seconda categoria sarà composto per lo più da due o tre tipi di cartucce ordinate per preferenza e quel pizzico di affezzionamento creato dopo tante battute sempre insieme. In un angolino un pò nascosto troveremo cartucce varie perchè si sà bisogna esser pronti sempre a tutto...

Scherzi a parte, esistono cartucce che si adattano bene a diverse condizioni d'utilizzo ed altre più specifiche da usare solamente in speciali occasioni.

Che si voglia operare una scelta oculata in armeria o che si voglia caricare cartucce in casa teniamo sempre a mente queste 5, ma importanti considerazioni per la scelta finale della cartuccia:


  1. Distanza
    Consideriamo le distanze media di tiro che quasi sempre dovremmo coprire.
     
  2. L'ambiente
    Dove si svolgono le nostre battute e i climi che in genere troveremo
     
  3. Resistenza della preda
    Valutiamo la nostra preda e la sua costituzione e quindi la resistenza che può aver al piombo. Alcuni animali "insaccano" meglio di altri riuscendo a scappar, nonostante feriti, più di altri.
     
  4. Il fucile in cui spariamo
    Oltre il calibro e la lunghezza della camera di scoppio (normale/magnum/supermagnum) è bene valutare la coppia lunghezza canna e strozzature.
     
  5. Posizione in canna
    Usare una cartuccia per prima canna o seconda o terza se usiamo un semiautomatico è molto importante. Le condizioni di tiro possono essere molto diverse così come la difficoltà del tiro.
     
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Dopo aver valutato attentamente questi 5 parametri siamo pronti a valutar i nostri primi acquisti e/o caricamenti che con la messa in prova e l'esperienza capiremo se validi o come perfezionarli. Prima, però, di finire per prendere qualche sola, affidiamoci ai consigli dei cacciatori più esperti e consultiamo le varie informazioni reperibili sul prodotto sia nelle armerie che nelle associazioni che sul Web.

Scelta della numerazione di piombo
La cartuccia a pallini

Dosi Consigliate Cartucce commerciali



Pubblicato in Caricamenti fai da te
Domenica, 11 Agosto 2013 18:32

Anigrina Lamellare - Baschieri & Pellagri

Anigrina LamellarePolvere nitrocellulosa pura gelatinizzata, prodotta dalla Bascheri & Pellagri, l'Anigrina Lamellare è una della polveri più utilizzate per la realizzazione di cartucce per la migratoria minuta.

 

Molto affidabile, risente poco delle variazioni di temperatura e non soffrè molto l'umidità. Viene utilizzata in tutti i periodi dell'anno, per lo più sui tordi, in dosi dai 30 sino ai 32g, anche se qualche amico l'adopera per i colombi da capanno in dose 34g.

Pubblicato in Polveri da sparo
Sabato, 10 Agosto 2013 18:23

Proteggi il tuo cane

Pubblicato in Quattro Zampe
Sabato, 10 Agosto 2013 18:06

I bossoli

I bossoli sono una delle parti fondamentali di una cartuccia dato che contiene il propellente, il proiettile o la dose di piombo e l'innesco.
 
La lunghezza della cartuccia è data dall'altezza del bossolo vuoto. Ne esistono di diversa lunghezza ed una cartuccia finita ha una lunghezza inferiore al bossolo vuoto poichè questo viene chiuso ripiegandolo. 
 
Nel calibro 12 le lunghezza più utilizzate sono 65,67,70,76,89 millimetri e bisogna stare molto attenti a questi valori poichè una cartuccia, ad esempio di 76mm entra agevolmente in una camera da 70mm, ma al momento dello sparo il bossolo si apre tornando alla lunghezza originaria ed incontra il cono di raccordo camera-canna creando un conseguente aumento di pressione tanto elevati da risultare pericolosi
 
Con molta pignoleria, quindi, controlliamo attentamente la lunghezza dei bossoli, sempre riportata sugli scatoli delle cartucce e che sia inferiore o uguale alla lunghezza della camera riportata per incisione sulla canna stessa. Alcune armi potrebbero riportare solo la misura in pollici quindi ricordiamoci questa tabellina:
 
 
Millimetri  
Pollici  
Bossolo da  
65 mm
2'' ½
Bossolo da
70 mm
2'' ¾
Bossolo da
76 mm
3''
Bossolo da
89 mm
3'' ½

 

La corazza esterna in ottone o nichel riduce la possibilità che il bossolo si dilati. In commercio esistono cinque misurazioni che vanno dal T1 al T5 e va scelto in base alle pressioni massime generate dalla carica. L'altezza dell'ottone è
  Tipo     Altezza mm  
1 8
2 12
3 16
4 20
4 25
 
La ricerca di cartucce sempre più potenti per il calibro 12 ha spinto ad aumentare sempre di più le dosi di piombo. Dagli originari 28 grammi (un'oncia) si è passati col tempo a cariche di 32grammi, poi di 36, di 40-42 per poi arrivare e superare i 50grammi con le cartucce magnum ed infine gli attuali 63-64 delle cartucce supermagnum e non è non è detto che questa tendenza non porti a nuovi lunghezze e nuove dosi col tempo.
 
I produttori di armi ricercano la perfezione e la massima potenza dalle loro armi, l'introduzione del 89mm è avvenuta per rispondere all'esigenza di sparare grosse dosi di pallini di acciaio dal peso specifico inferiore rispetto al piombo. In una dose di 50grammi, infatti, vi sono meno pallini di acciaio rispetto al piombo.
 
La Federal è stata la prima ad operare l'allungamento del bossolo e nella fotografia di inizio post è proposto il Remington 11-87 automatico dalla lunghissima storia e fra i primi modelli ad aver una camera da 89mm portando il suo range di utilizzo dai 28g sino ai 60g senza alcun problema.
 
L'aumento della lunghezza dei bossoli ha portato, anche, all'uso un pò snaturato dei fucili da caccia. Non è raro ormai incontrare cacciatori che adoperano fucili magnum a caccia di Tordi o Allodole dove sicuramente non vi è la necessità di impiegare dosi elevate e con questo andamento presto non sarà neppure una rarità avvistare fucili supermagnum per ogni utilizzo.
 
L'impiego di armi di questo tipo ove non necessario comporta al cacciatore di doversi portare dietro armi più pensati per sparare cariche normali che, quindi, con l'impiego di bossoli di lunghezza inferiore alla lunghezza di scoppio avranno prestazioni inferiori al loro standard per via dell'abbassamento delle pressioni.
 
Valutate, quindi, il reale impiego di fucili magnum o supermagnum per i vostri scopri e attenzione a non utilizzare bossoli di lunghezza superiore alla camera del fucile.
 
Cercate, in più, di abbandonare l'idea tanto diffusa in Italia che "più grande e potente è meglio".
 
 
Pubblicato in Caricamenti fai da te
Sabato, 10 Agosto 2013 18:05

Le borre

borra

Nelle cartucce da caccia a pallini il borraggio non è altro che uno strato inerte di materiale resistente ed elastico che si interpone all'interno della cartuccia tra il propellente (la polvere) e la massa del piombo.


Le prime borre per armi a retrocarica erano realizzate, come tutt'ora, per fustellatura di strati di feltro, sughero e cartalana formando dei cilindretti perfetti. Le borre migliori sono realizzare con feltro di crine o lana e lo strato più esterno grasssato con paraffine fusa che assicura lubrificazione e tenuta della borra.

Uno strato di sughero in aggiunta al feltro, oltre che funzionare da spessore, aiuta a garantire al meglio la tenuta anche in cariche ad alta pressione.

Negli anni '60 apparirono le prime borre in plastica. Queste garantiscono, rispetto alle precedenti, un minor costo ed una tenuta molto maggior. Oggi le borre in plastica sono le più diffuse ed utilizzate.



Le borre in plastica sono formate da un molleggio centrale in grado di ammortizzare il colpo d'ariete inziale della combustione della polvere limitando la deformazione dei pallini di piombo e funge anche da comoda ed efficace autoregolazione dell'altezza.

Il contenitore dei pallini è un "bicchierino" formato da alette col compito di proteggere il piombo dall'attrito generato nello sfregamento lunga la canna e di regolare la dispersione della rosata.

Differenti strutture, quindi, permettono di ottenere diverse prestazioni aiutando così i cacciatori a scegliere opportunamente la borra a seconda delle necessità. Sono, infatti, sempre più utilizzate le borre bior o dispersanti che agevolano l'apertura della rosata nei tiri ravvicinati.

Ci sono anche borre tubolari o tubolari con sugherino regolabile come le LB che garantiscono un abbassamento delle pressioni:





Il borraggio ha due importanti funzioni:
  • Fare da "guarnizione" fra polvere e piombo e fermare i gas derivanti dalla combustione alla base della colonna di piombo così da ottenere più spinta.
  • Proteggere l'integrità dei pallini dalla forte pressione e dall'elevata temperatura a cui sono sottoposti.


Borre Eco

L'arte della ricarica
Pubblicato in Caricamenti fai da te
Sabato, 10 Agosto 2013 18:04

Gli inneschi

Pubblicato in Caricamenti fai da te
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