Avviene la sciolta dei cani e già subito sento la canizza con fermento spostarsi verso le poste.
Il vento è leggero e buono, soffia proprio verso la mia direzione. Infatti da lì a poco sento odore di cinghiale.. Molti cacciatori non lo percepiscono e non riescono a comprendere di cosa parlo. Col tempo ho imparato a memorizzare quell'odore forte e distinto di adrenalina che emettono, trasportata dal vento e assieme all'udito è diventato uno dei miei sensi d'allerta per scovare i cinghiali nella fitta vegetazione. Nulla a che vedere con l'olfatto degli ungulati, infatti quest'ultimi hanno una mucosa olfattiva costituita da un numero elevatissimo di cellule nervose sensoriali(recettori) in rapporto con il cervello attraverso le fibre nervose.. In condizioni ambientali avverse come vento, nebbia, buio e fitto bosco, la vista e l'udito vengono compromessi, mentre l'olfatto può essere molto utili per sfuggire alle situazioni di pericolo, rappresentata dalle poste..
Quando staremo di posta a vento cattivo, ossia quando il vento soffia dalle poste verso le rimesse dei cinghiali, potrà capitare che quest'ultimi ci percepiscano anche a 50 metri ed oltre, ed uscire dove meno ce lo aspettiamo.. Il problema qual è? Che i cinghiali si portano dietro i cani, portando praticamente al termine la cacciata. Non sono rare le volte che si arriva a sera inoltrata per recuperare tutta la muta.
Nel frattempo la muta dei cani si avvicina ed il frastuono aumenta. Sono sicuro che uno o due cinghiali siano nel fitto, ma non riesco ad individuarli.
All'improvviso un rumore più forte degli altri sulla sinistra, mi giro ed ecco che mi spunta la sagoma del cinghiale che mi nota ed ha un'attimo di esitazione a circa 15 metri da me. Approfitto dell'attimo che è fermo, anche se non proprio tutto visibile perchè semi coperto dai cespugli e Bang lo colpisco..
Si accascia, ma è questione di un secondo che si rialza e parte a scheggia come se non l'avessi minimamente sfiorato.
Compie un salto e prende la via della salita, ma, proprio in quel momento, gli tiro a rifilata gli altri due colpi Bang-Bang..
Rimango incredulo, per un attimo nella mia mente sale l'oscuro dilemma "l'ho colpito? come ho fatto a non stopparlo? ... avrò padellato?. Sono veramente rimasto di ghiaccio. Sembra quasi che il cinghiale non abbia mosso ciglia ed abbia proseguito la sua strada senza problemi. Ricarico ed avviso i compagni delle poste vicine che mi muovo. Non bisogna mai lasciare la posta senza avvisare gli altri componenti della squadra.
Cerco fra i cespugli una via per salire in direzione della strada presa dal cinghiale. Non faccio molta strada, circa 30-40 metri che subito intravedo le gambe del cinghiale steso a terra. Mi avvicino e con la canna del fucile mi rassicuro che sia effettivamente morto.
Non credo ci sia modo di rappresentare il mio sollievo. L'idea di non recuperare il cinghiale mi stava davvero logorando. Rimango un secondo a guardarlo. Avevo intuito che era davvero un bel bestione, ma non mi sarei mai immaginato a quel modo.
Memorizzo il posto e torna alla posta sperando di vedere altre prede.
La cacciata si conclude senza altre emozioni. Con il compare vicino di posta ci rechiamo a recuperare il cinghiale. Non scorderò mai la esclamazione alla vista della spoglia... "Ma questo non è un cinghiale.... è un somaro!!!".. Subito inizia la fatica per portarlo al posto più raggiungibile dalla Gip. Data la zona sconnessa e fitta siamo ben in 4 a tirare, mentre il quinto ci porta i fucili scarichi e nei foderi..
Alla fine mi prendo i complimenti da parte di tutti i membri della squadra. Il cinghiale abbattuto è davvero un bel esemplare e quando cominciamo le operazioni per pesarlo fantastico un po' sul possibile peso e sul fatto che potrebbe essere il più grosso che abbia mai fatto...
L'ago oscilla e si ferma proprio, anzi appena leggermente dopo, sulla linietta dei 110kg.
Confermato il cinghiale più grande che io abbia mai fatto!.
La gioia e la soddisfazione è altissima anche perchè le cartucce adoperate sono le mie. Oggi avevo con me delle botte sicure, gualandi 32g caricate con sipe, in dose 1,75g, chiuse OT a 57,5 ed innesco 616 che mi hanno dato sempre ottimi risultati.
Forse la prossima volta proverò ad aumentare di altri 0,05 la dose. Nonostante tutto non sono riuscito a fermare sul colpo l'animale, ma quando mi ricapita un bestione così e con uno scudo del genere?
Osservando la spoglia comincio ad analizzare l'abbattimento.
Il primo colpo sparato frontale a brucia pelo l'ha colpito nella parte bassa del torace e pian piano è riuscito a farsi strada e a perforare cuore e polmone. Gli altri due colpi sono laterali ed i fori distano fra loro circa 1cm. Entrambi hanno colpito la spalla destra e si sono fermatI lì non riuscendo a trapassare l'animale.
Adesso non mi resta che preparare l'acqua per le pappardelle in sugo e stampare la foto di questo animale che metterò come gigantografia fra i miei quadretti collage dei miei ricordi di caccia....
Un grazie di cuore agli amici della squadra "La padella"
Onore a te e alla tua immane potenza Re del bosco..
Caccia al cinghiale Foto Caccia Cinghiale Video caccia cinghiale Cartucce caccia al cinghiale Caccia al cinghiale in battuta
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