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Sabato, 10 Agosto 2013 18:06

I bossoli

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I bossoli sono una delle parti fondamentali di una cartuccia dato che contiene il propellente, il proiettile o la dose di piombo e l'innesco.
 
La lunghezza della cartuccia è data dall'altezza del bossolo vuoto. Ne esistono di diversa lunghezza ed una cartuccia finita ha una lunghezza inferiore al bossolo vuoto poichè questo viene chiuso ripiegandolo. 
 
Nel calibro 12 le lunghezza più utilizzate sono 65,67,70,76,89 millimetri e bisogna stare molto attenti a questi valori poichè una cartuccia, ad esempio di 76mm entra agevolmente in una camera da 70mm, ma al momento dello sparo il bossolo si apre tornando alla lunghezza originaria ed incontra il cono di raccordo camera-canna creando un conseguente aumento di pressione tanto elevati da risultare pericolosi
 
Con molta pignoleria, quindi, controlliamo attentamente la lunghezza dei bossoli, sempre riportata sugli scatoli delle cartucce e che sia inferiore o uguale alla lunghezza della camera riportata per incisione sulla canna stessa. Alcune armi potrebbero riportare solo la misura in pollici quindi ricordiamoci questa tabellina:
 
 
Millimetri  
Pollici  
Bossolo da  
65 mm
2'' ½
Bossolo da
70 mm
2'' ¾
Bossolo da
76 mm
3''
Bossolo da
89 mm
3'' ½

 

La corazza esterna in ottone o nichel riduce la possibilità che il bossolo si dilati. In commercio esistono cinque misurazioni che vanno dal T1 al T5 e va scelto in base alle pressioni massime generate dalla carica. L'altezza dell'ottone è
  Tipo     Altezza mm  
1 8
2 12
3 16
4 20
4 25
 
La ricerca di cartucce sempre più potenti per il calibro 12 ha spinto ad aumentare sempre di più le dosi di piombo. Dagli originari 28 grammi (un'oncia) si è passati col tempo a cariche di 32grammi, poi di 36, di 40-42 per poi arrivare e superare i 50grammi con le cartucce magnum ed infine gli attuali 63-64 delle cartucce supermagnum e non è non è detto che questa tendenza non porti a nuovi lunghezze e nuove dosi col tempo.
 
I produttori di armi ricercano la perfezione e la massima potenza dalle loro armi, l'introduzione del 89mm è avvenuta per rispondere all'esigenza di sparare grosse dosi di pallini di acciaio dal peso specifico inferiore rispetto al piombo. In una dose di 50grammi, infatti, vi sono meno pallini di acciaio rispetto al piombo.
 
La Federal è stata la prima ad operare l'allungamento del bossolo e nella fotografia di inizio post è proposto il Remington 11-87 automatico dalla lunghissima storia e fra i primi modelli ad aver una camera da 89mm portando il suo range di utilizzo dai 28g sino ai 60g senza alcun problema.
 
L'aumento della lunghezza dei bossoli ha portato, anche, all'uso un pò snaturato dei fucili da caccia. Non è raro ormai incontrare cacciatori che adoperano fucili magnum a caccia di Tordi o Allodole dove sicuramente non vi è la necessità di impiegare dosi elevate e con questo andamento presto non sarà neppure una rarità avvistare fucili supermagnum per ogni utilizzo.
 
L'impiego di armi di questo tipo ove non necessario comporta al cacciatore di doversi portare dietro armi più pensati per sparare cariche normali che, quindi, con l'impiego di bossoli di lunghezza inferiore alla lunghezza di scoppio avranno prestazioni inferiori al loro standard per via dell'abbassamento delle pressioni.
 
Valutate, quindi, il reale impiego di fucili magnum o supermagnum per i vostri scopri e attenzione a non utilizzare bossoli di lunghezza superiore alla camera del fucile.
 
Cercate, in più, di abbandonare l'idea tanto diffusa in Italia che "più grande e potente è meglio".
 
 
Sabato, 10 Agosto 2013 18:05

Le borre

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borra

Nelle cartucce da caccia a pallini il borraggio non è altro che uno strato inerte di materiale resistente ed elastico che si interpone all'interno della cartuccia tra il propellente (la polvere) e la massa del piombo.


Le prime borre per armi a retrocarica erano realizzate, come tutt'ora, per fustellatura di strati di feltro, sughero e cartalana formando dei cilindretti perfetti. Le borre migliori sono realizzare con feltro di crine o lana e lo strato più esterno grasssato con paraffine fusa che assicura lubrificazione e tenuta della borra.

Uno strato di sughero in aggiunta al feltro, oltre che funzionare da spessore, aiuta a garantire al meglio la tenuta anche in cariche ad alta pressione.

Negli anni '60 apparirono le prime borre in plastica. Queste garantiscono, rispetto alle precedenti, un minor costo ed una tenuta molto maggior. Oggi le borre in plastica sono le più diffuse ed utilizzate.



Le borre in plastica sono formate da un molleggio centrale in grado di ammortizzare il colpo d'ariete inziale della combustione della polvere limitando la deformazione dei pallini di piombo e funge anche da comoda ed efficace autoregolazione dell'altezza.

Il contenitore dei pallini è un "bicchierino" formato da alette col compito di proteggere il piombo dall'attrito generato nello sfregamento lunga la canna e di regolare la dispersione della rosata.

Differenti strutture, quindi, permettono di ottenere diverse prestazioni aiutando così i cacciatori a scegliere opportunamente la borra a seconda delle necessità. Sono, infatti, sempre più utilizzate le borre bior o dispersanti che agevolano l'apertura della rosata nei tiri ravvicinati.

Ci sono anche borre tubolari o tubolari con sugherino regolabile come le LB che garantiscono un abbassamento delle pressioni:





Il borraggio ha due importanti funzioni:
  • Fare da "guarnizione" fra polvere e piombo e fermare i gas derivanti dalla combustione alla base della colonna di piombo così da ottenere più spinta.
  • Proteggere l'integrità dei pallini dalla forte pressione e dall'elevata temperatura a cui sono sottoposti.


Borre Eco

L'arte della ricarica
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