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Cresciuto con una passione enorme per la caccia e la natura ha cominciato ad avvicinarsi alla ricarica ed al mondo venatorio grazie al padre. Sempre in cerca di nuovi accorgimenti e prodotti ha pensato bene di creare una community incentrata attorno alla caccia dove apprendere nuove tecniche e scambiarsi opinioni. I suoi carnieri sono spesso vuoti, ma ogni uscita gli regala un'emozione e spesso si perde fra le nuvole ammirando paesaggi straordinari o valutando le condizioni meteo.
Domenica, 22 Maggio 2016 18:40

Il significato di "padella"

Spiegazione padellaNel linguaggio dei cacciatori e dei tiratori, padella è sinonimo di tiro mancato; fare padella, sparare alla selvaggina senza colpirla, o fallire il bersaglio nel tiro a volo, e per estens., in altre attività (anche non sportive).

Padellare è, quindi, quando spariamo, ma non centriamo il bersaglio. Le padelle a caccia sono importantissime perché insegnano, fanno ridere e soprattutto danno la possibilità anche al cacciatore stesso di raccontare dell'incredibile velocità della preda o della sfortuna di vederla all'ultimo o che sia passata lontana. Di certo ci sono storie sulle padelle che provengono dall'alba dei tempi ed ogni volta che si racconta una padella essa diviene sempre più grande. In fondo noi cacciatori siamo famosi per le moltiplicazioni degli uccelli e delle distanze di abbattimento.
Domenica, 22 Maggio 2016 15:05

L'anticipo nel tiro al volo

Antico nel tiro al volo Chiunque si sia avvicinato al tiro al volo, sia a caccia che al tiro, si è imbattuto col concetto dell'anticipo. Quando spariamo il bersaglio in movimento bisogna considerare che il proiettile, o la dose di pallini, non arriva all'istante sul nostro obiettivo, ma impiega qualche frazione di secondo. Se, ad esempio, mirassimo correttamente il bersaglio in movimento non è detto che lo colpiamo, poiché esso nello stesso frangente di tempo ha percorso una distanza tale da non venir centrato neanche con una rosata ampia di pallini.

Insomma,l'anticipo è la base del tiro a volo e anche se non se ne parla quasi mai fa la differenza fra un centro ed una padella.
Cinghiali a spasso per le vie di GenovaI Cinghiali che scorrazzano fra le strade di Genova sembrano non far più clamore, ormai questi ungulati sono visitatori abitudinari della città. In periferia il problema è più evidente con i cinghiali che, ormai abitudinariamente, arrivano dalle campagne in cerca di cibo facile.

Tuttavia i cinghiali sono animali selvatici ed imprevedibili e molto spesso sottovalutati.
Il pericolo più grande sono proprio i piccoli, mai lasciati indifesi, graziosi da vedere e che potrebbero avvicinarsi facilmente alle persone. In alcuni casi però la madre potrebbe non gradire reagendo, anche violentemente, se temesse per l'incolumità dei suoi amati cuccioli. Un'altra forte preoccupazione è legata alla viabilità, soprattutto notturna, che vede aumentati gli incidenti, spesso violenti, in cui sono coinvolti i Cinghiali.
Lo scorso anno tutte le federazioni di cacciatori, le associazioni venatorie e tutti gli operatori economici del settore caccia si sono mobilitati per raccogliere dati e cifre parlanti che dimostrino l'importanza delle caccia nell'economia francese. I dati sono disponibili su chasseunderfrance.com e mostrano, in maniera chiara, l'impatto economico e sociale della caccia in Francia.

Le attività venatorie sono un valore aggiunto che portano ricchezza e sviluppo dei territori sopratutto i più periferici.
Ogni cacciatore francese apporta all'economia del paese un valore aggiunto di 1136 euro l'anno.
Per anni gli studiosi si sono domandati come mai alcune grosse specie di uccelli durante le migrazioni si disponessero in stormi dalla caratteristica forma a "V". Le teorie nel corso del tempo sono state diverse e anche bizzarre fra loro. Un'importante ricerca coordinata dall'University College of London e pubblicata su Nature hanno spiegato e dimostrato questo strano fenomeno.
Seguendo gli ibis eremita durante le loro migrazioni hanno notato che gli uccelli si dispongono ai vertici del compagno precedente volando, ognuno, in una traiettoria parallela. Questa disposizione viene adottata sia per spostamenti brevi che per le lunghe migrazioni.
Questa disposizione non è casuale o ripercorre una scala gerarchia all'interno della comunità, ma bensì ha ragioni aerodinamiche che aiuta gli individui dello stormo a faticare di meno.

Cacciatori col cane In meno di due anni il quarto ricorso da parte delle associazioni contrarie alle disposizioni approvate nel calendario venatorio piemontese. Regolamenti super restrittivi che non permettono di cacciare le specie pernice bianca, lepre variabile e allodola da sempre nella lista delle prede cacciabili. I precedenti ricorsi avevano accorto positivamente le richieste delle associazioni, ma nonostante ciò la Regione Piemontese ha varato un ennesimo calendario, in alcune scelte insensate, che ben si discosta dalle disposizioni nazionali.

Le associazioni venatorie che si considerano sbeffeggiate per l'ennesimo ricorso costrette a depositare e per dimostrare il completo dissenso al nuovo calendario venatorio, per il quale non sono state minimamente considerate dall'amministrazione regionale, si sono unite, Federcaccia, Anlc, EnalCaccia, Eps, Anuu migratoristi, e hanno organizzato una manifestazione prevista per il 10 giugno a Torino.

Cane a caccia La Liguria conferma il trend positivo sulla caccia degli ultimi anni ed approva, con il voto favorevole della maggioranza (contrari i Cinque Stelle), il nuovo calendario venatorio che regolamenta la stagione 2016/2017.
Il via il 18 settembre per quasi tutte le specie cacciabili, compreso il cinghiale, e chiusura il 10 febbraio. I cacciatori liguri guadagnano più di un mese di caccia rispetto ai pareri (non obbligatori) forniti dall'ISPRA.
Il nuovo calendario garantisce una gestione consapevole e patrimonio faunistico e concreti benefici per le attività agricole locali sempre più in difficoltà e a far conti con i pesanti danni impressi dalla fauna selvatica.

Pointer in allenamentoRegione ed associazioni sono giunte finalmente ad un accordo ed, in attesa del parere dell'ISPRA, il nuovo calendario venatorio delinea le direttive per la stagione 2016/2017.
Confermata anche la preapertura per 1, 4 e 11 settembre (il 4 e l'11 fino alle 13) ma esclusivamente da appostamento senza l'ausilio del cane.
Si potrà sparare ad alzavola, marzaiola, germano reale, tortora, merlo, colombaccio, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza.

Dal 18 settembre l'apertura generale e, come lo scorso anno, confermati Tordo Bottaccio, Cesena e Beccaccia al 30 gennaio nonostante le ultime imposizioni dal Consiglio del Ministro.
Sabato, 23 Aprile 2016 18:52

Video caccia in torretta al Colombaccio

ColombacciIl colombaccio da sempre mette a dura prova il cacciatore a causa della sua diffidenza e della furbizia. Avvicinarlo soprattutto durante i suoi lunghi spostamenti risulta arduo e difficili a meno che con pazienza non si prepari il luogo di battuta per ingannare il più possibile il selvatico. Una pratica molto diffusa, soprattutto nel nord Italia è la caccia alla torretta di cui ne abbiamo già parlato in questo minuzioso articolo: La caccia da palco o torretta per insediare il Colombaccio.

In un video di MDF1Video possiamo guardare qualche istante di questa particolare e tradizionale caccia in torretta.

Cigni Il cigno è il più grande degli anatidi e con il suo bianco sgargiante e collo lungo ha da sempre affascinato l'uomo che ha cercato di addomesticarlo per arricchire parchi e giardini.
Il cigno allo stato selvatico vive nel nord Europa e solo sporadicamente giunge in Italia.
Negli ultimi anni nella laguna veneta si sono create e preservati gli habitat che pian piano sono stati conquistati dai cigni. Dai pochissimi esemplari degli anni '90 si è passato pian piano al migliaia dei giorni d'oggi. Si stima, infatti, in circa 1500 esemplari, diventati ormai stanziali, solo nella laguna veneta.
Sin qui sembrerebbe tutto normale, ma l'ATC Venezia 1 lancia un vero e proprio allarme per contenere l'espansione del cigno.
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