Con un provvedimento di questi giorni della Giunta Chiamparino, su proposta dell'assessore Giorgio Ferrero, vieta l'utilizzo delle cartucce in piombo per la caccia in tutte le zone della Rete Natura 2000. La rete include le zone SIC, ZSC ed anche le zone denominate ZPS dove si poteva cacciare su limitazione.
Il divieto partirà dal prossimo 1 agosto 2015 permettendo così, in teoria, ai cacciatori di adeguarsi alle nuove normative.
Il provvedimento dovrebbe evitare il bioaccumulo di piombo nell'ambiente tutelando così gli uccelli acquatici.
Grazie alle sue dimensioni la Mazza di tamburo è sicuramente fra i funghi commestibili più vistosi. Da giovane il cappello risulta chiuso e nel complesso il fungo appare proprio una mazza di tamburo, da qui il nome, e man mano che cresce il cappello si apre come un fiore sino ad arrivare a dimensioni ragguardevoli anche di 30 o 40 cm di diametro. Il gambo è molto slanciato e sottile ed, infatti, il fungo assomiglia ad un parasole.
L'Ovolo buono è uno dei funghi più ricercati ed apprezzati, persino i romani lo "veneravano" chiamandolo "Cibo degli dei" e tutelando i boschi dove cresceva.
Il suo nome deriva dall'involucro bianco che lo protegge agli stadi iniziali che assomiglia ad un uovo. Quando la membrana si rompe pian piano spunta il fungo col suo caratteristico cappello arancione.
La monachella nota anche come "spugnola" è un fungo molto caratteristico il cui nome lo deve proprio al cappello costituito da alveoli che gli conferiscono la forma di una "spugna". Normalmente è giallognolo/marroncino, ma può tendere anche all'olivastro a seconda delle zone in cui cresce. Tipico dei mesi primaverili cresce per lo più nei prati o vicino ad olmi e frassini in forma solitaria o gregaria.
I chiodini sono sicuramente fra i funghi più diffusi e consumati. Sono parassiti degli alberi e crescono alla base dei tronchi, in forma gregaria e a volte anche in gruppi numerosi di 20-30 esemplari. Il cappello supera raramente i 10 centimetri di diametro. Risulta carnoso e tende ad assumere, nei giovani, la caratteristica forma a chiodo. La sua carne è bianca, leggermente fibrosa e di sapore leggermente acidulo; il gambo presenta un anello biancastro nella parte superiore.
La Russola è una famiglia di funghi che comprende specie commestibili e non ed alcune anche velenose. Le migliori specie commestibili sono la "Russula virescens" (foto qui a destra) e la "Russula cyanoxantha" quest'ultima molto apprezzata e ricercata. Tuttavia essendo molte le specie di Russula, alcune simili fra loro, non è sempre facili individuare i funghi buoni da quelli tossici.
Una tristissima notizia quella pervenuta oggi che racconta anche il coraggio e l'amore per il suo animale di un cacciatore bergamasco di 52 anni. Erano appena le nove quando nel comune di Almenno San Bartolomeo, provincia di Bergamo, si consumava la terribile tragedia.
Grazie alla sua posizione al centro delle principali rotte migratorie ed alle tante aree verdi, Malta è considerata un vero e proprio paradiso per i cacciatori senza scrupolo che ogni anno arrivano sull'isola aggiungendosi ai già tanti cacciatori locali.
La Ramaria è un genere di funghi a cui appartengono circa 200 specie che ben si distinguono dagli altri funghi per l'aspetto curioso fatto di "ramificazioni" coralliformi. Questi funghi sono, in genere, commestibili anche se con cautela e la qualità di certo non è ottima. Si consumano cotti poiché crudi potrebbero risultare tossici. Vanno preferiti gli esemplari giovani che risultano teneri e dolciastri e dalle carni un po' acquose. Gli esemplari più vecchi tendono ad assumere un sapore più amarognolo e acidulo che può provare disturbi gastro intestinali. Si consiglia sempre e comunque di non esagerare col consumo di ramaria poiché può provocare effetti lassativi ed altri fastidi.
I cacciatori liguri in vista dell'apertura della caccia potranno godersi la stagione senza intoppi o preoccupazioni grazie all'approvazione della legge denominata "salva-caccia" presentata dal cacciatore e Consigliere Regionale della Lega Nord Francesco Bruzzone.
La normativa prevede il proseguimento senza interruzioni della caccia secondo i dettami delle leggi regionali e nazionali in mataria in caso di sospensione dell'annuale calendario venatorio.
Con l'inizio della nuova stagione venatoria si incentivano i controlli da parte delle autorità e le sorprese non tardano ad arrivare.
A Vico del Gargano carabinieri e corpo forestale hanno collaborato per fermare quattro persone che rientrano in macchina dopo aver ucciso un cinghiale. I controlli hanno portato alla denuncia per i quattro bracconieri per attività venatoria illecita e porto abusivo d'arma. Sequestrati due fucili ed il corpo del cinghiale appena abbattuto. Non si esclude la possibilità che i quattro abbiamo cacciato nell'area del Parco Nazionale del Gargano.
Il lupo italico o meglio appenninico è molto più piccolo dei suoi cugini, arriva a pesare massimo 25-30Kg, e finalmente dopo le persecuzioni da parte dell'uomo della fine del XIX secolo sta tornando a frequentare gli antichi territori da dove era sparito. Non è più una rarità, infatti, avvistare le sue tracce fra i boschi più tranquilli dell'appenino.
I lupi si cibano per lo più di ungulati (daini, caprioli, camosci, piccoli di cinghiale..) non disdegnando animali di piccola taglia come roditori o lepri.
Il prataiolo è un fungo molto conosciuto e diffuso. Come suggerisce il nome cresce nei prati lontani dagli alberi dall'estate sino all'autunno e ne esistono diverse varietà. Molto apprezzato, in alcuni paesi, è considerato fra i funghi più apprezzati in cucina grazie alla sua quasi priva presenza di grassi e buon apporto proteico. Può essere consumato sia crudo ad insalata che cotto.
Il cappello convesso è carnoso con una colorazione variabile che va dal bianco al rosso-bruno che negli esemplari adulti può raggiungere i 10 centimetri di diametro.
Mentre alcuni aspettano ancora i fortunati che risiedono nelle regioni dove è stata concessa la preapertura hanno già assaporato qualche scampolo di stagione. I primi giorni sono sempre un'emozione un'unica è un po' come rinascere bambini di colpo e riscoprire pian piano il mondo attorno a noi.
Le attese per la nuova stagione sono sempre tante e non sempre vengono ricompensate, ma la nostra speranza e tanta e la pazienza infinita...
La preapertura non sarà un buon ricordo per quattro ignari cacciatori Calabresi che, speranzosi di iniziare la stagione con un buon carniere in zona Sant'Eufemia, si sono visti contestare giustamente dagli agenti del Corpo Forestale di cacciare in zona ZPS fuori dai periodi previsti dalla legge.
In Calabria le zona ZPS sono ben 4 ed è bene per tutti noi conoscere attentamente queste aree e non far confusione con le aree di interesse comunitario o parchi e riserve dove è vietata ogni forma di caccia.
Più volte, anche sui social network, abbiamo lanciato l'appello a tutti di raccogliere i propri bossoli al termine della caccia. I bossoli lasciati a terra, oltre al rischio di una multa, non sono un bene per la natura e per i nostri amati territori. Abbiamo anche spesso raccolto i bossoli degli altri, ma la domenica successiva ci si presentava di nuovo il solito brutto e triste tappetino a terra.
Quando il cane si gratta o si mordicchia il pelo si pensa subito abbia le pulci, ma non è sempre così. Una grattatina ogni tanto per il nostro cucciolo non è nulla di grave, anzi è un antistress che spesso anticipa il sonnellino.
Se però la frequenza con cui il cane si gratta aumenta e comincia anche a mordicchiarsi a tal punto da crearsi croste o zone senza pelo lì è bene cominciare a monitorare la situazione per capirne le cause. Una prima diagnosi riguarda sicuramente le pulci. Controlliamo il mantello del nostro cane per verificarne la presenza e assicuriamoci sempre che sia protetto dai medicinali e collari anti pulci.
Se il problema non sono le pulci il nostro cane potrebbe essere affetto da allergie cutanee o alimentari ed è bene individuarne la causa.
Se, quindi, notiamo che il nostro amato cane si gratta con una certa frequenza è bene parlarne col proprio veterinario per individuare il problema e risolverlo. In alcuni casi potrebbe essere necessario cambiare i medicinali antipulci che utilizziamo, variare l'alimentazione, o utilizzare creme idratanti che allevino eventuali irritazioni cutanee.
In Croazia si registra un aumento continuo e costante della popolazione degli orsi attualmente censita fra i 1.200 e 1.400 esemplari. L'abbondanza di orsi in queste zone spingono alcuni di essi a lasciare l'interno per discendere sino alla costa dove, incontrando i primi insediamenti umani fanno stragi di pecore e altri animali domestici spaventando a volte la popolazione.
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