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Accusato di ben 7 roghi!

Cacciatore promane serialeA caccia a volte può capitare di entrare in competizione con gli amici per cercare il miglior carniere, ma a volte si può degenerare ed insorge l'invidia. Proprio quest'ultima deve aver condizionato, in negativo, un pensionato di 70 anni cacciatore di Voltri.

L'uomo negli ultimi anni
si era specializzato nella caccia ai colombacci di passo e si era anche costruito la sua postazione fissa tra i territori di Vesima ed Arenzano.
Nelle vicinanze sono presenti tanti altri capanni di caccia tutti dedichi ai colombacci migratori. Forse l'invidia della posizione o semplicemente la convinzione che per fare più carniere dovesse eliminare gli ipotetici rivali l'uomo ha cominciato a boicottare le attività degli altri cacciatori.

Sfruttando la legge nazione che vieta la caccia per ben 10 anni nelle aree interessate dal fuoco, il pensionato tra il 2015 ed il 2017 avrebbe volontariamente causato incendi mirati a distruggere e/o a rendere inutilizzabili le postazioni dei cacciatori.
Un vero e proprio piromane accusato di ben 7 incendi. L'ultimo rogo è stato il più tremendo e si è verificato a Vesima lo scorso settembre. Il fuoco, sfuggito al controllo dell'uomo e spinto dal vento ed il caldo, distrusse diversi ettari di macchia mediterranea arrivando sino a Crevari e mettendo a rischio diverse abitazioni.

Le foto-trappole piazzate dalla Forestale in zona, proprio alla ricerca del piromane seriale, hanno incastrato il pensionato. Multato di ben 29mila e costretto adesso a risarcire i danni causati agli altri cacciatori. L'uomo, adesso, rischia anche la casa, ma nulla può ripagare del patrimonio di bosco andato in fiamme in questi anni. Ci vorranno anni affinché la natura si riprenda completamente nelle aree arse dal fuoco ed il tutto per la stupidità umana e di un unico personaggio che nessuno di noi appassionati del settore può definire cacciatore...
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Sorpresi dai carabinieri, l'uomo denunciato per omessa custodia dell'arma

Piccolo Cacciatore Duranta una battuta a Cairo Montenotte, Savona, un cacciatore 68enne ha lasciato l'arma carica al ragazzino quindicenne che l'accompagnava. Sorpresi dai carabinieri è scattata immediatamente la denuncia per omessa custodia ed il sequestro del fucile e delle relativa munizioni.

La legge parla chiaro e bisogna custodire sempre le armi con diligenza e nell'interesse della pubblica sicurezza. Lasciare l'arma carica ad una persona non munita di regole licenza, o peggio minorenne, equivale ad una mancata e corretta custodia.

Possiamo, tuttavia, comprendere in parte l'anziano cacciatore che voleva, a fin di bene, incentivare la passione venatoria del ragazzo, ma ha sbagliato i modi.
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La Spezia imbraccia il fucile e spara al culmine di una lite

Lite Cacciatore SparaL'episodio è avvenuta a Tavolara nei pressi di Sarzana a La Spezia. Non sono ancora chiare le dinamiche, ma un'ennesima lite fra Jamaal Madboui, marocchino 47ene sposato e con tre figli ed il cacciatore Daniele Rustighi 59enne di Castelnuovo è terminata con un colpo di fucile sparato dal cacciatore e che ha raggiunto all'addome Jamaal.
L'uomo è in gravissime condizioni ed è stato subito trasportato in elisoccorso al Noa di Massa.

Il Cacciatore sarebbe prontamente fuggito, ma alcuni testimoni hanno indirizzato i carabinieri verso l'abitazione dell'uomo. Rustighi ha dapprima negato, ma di fronte alle evidenze ha confessato l'accaduto.
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regione liguria In Liguria si lavora bene e, come negli ultimi anni, associazioni del settore e rappresentanti politici hanno collaborato per ottenere dati e motivazioni valide per redarre un calendario che sia il più possibile attento alle esigenze del territorio e dei cacciatori stessi.

I cacciatori liguri non possono che essere contenti del calendario da poco approvato che regolamenta la prossima stagione di caccia 2017 - 2018 soprattutto osservando l'andazzo delle altre regioni primis in particolare il vicino Piemonte.

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storno al portoIl tar della Liguria, su ricorso di Epna, Lac e Lav ha sospeso la “caccia in deroga allo storno”.
Col Decreto di lunedì 3 ottobre 2016, il Presidente del Tribunale Amministrativo della Liguria, ha infatti accolto l'istanza cautelare delle associazioni animaliste nei confronti della Delibera Regionale che autorizza il prelievo in deroga dello storno dal 25 settembre al 25 dicembre 2016.

Le associazioni ambientaliste contestano, in particolare, il presunto fasullo atto di approvare la deroga allo storno per tutelare le produzioni olivicole con l'abbattimento di 11.000 esemplari da parte di 2.000 cacciatori autorizzabili.
Il ricorso presentato enfatizzava la presenza di vastissimi territori dell'entroterra dove poter cacciare lo Storno anche se incluse zone appartenenti a comuni non classificati come olivicoli e/o privi di oliveti.

Il presidente del TAR ha, quindi, emanato una sospensione della deroga in attesa della pronuncia collegiale prevista per il prossimo 27 ottobre.

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cacciatore al tramontoNon è bastata l'approvazione della recente legge contro i disturbatori delle attività venatorie a fermare un gruppo di fanatici ambientalisti.

Organizzati tramite una pagina sul social network Facebook sono giunti nelle campagne di Creto in una quindicina dalle vicine provincie, alcuni sin da Parma, pur di fermare i cacciatori.

I carabinieri stanno indagando, ma pare che al termine di una discussione dai toni piuttosto accesa con due cacciatori alcuni ambientalisti abbiano usato degli spray urticanti.

Nulla di grave per i cacciatori sono dovuti comunque ricorrere alle cure mediche presso l'ospedale San Martino.
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CarabinieriUn anziano 62enne aveva cambiato residenza da Chiavari a Lavagna, ma si era dimenticato di aggiornare anche la denuncia delle armi in suo possesso.
Durante il controllo i carabinieri si sono accorti che l'uomo deteneva ormai da tempo le armi nella nuova abitazione, ma senza la necessaria autorizzazione.

L'uomo è stato denunciato per omessa regolarizzazione di due pistole, due fucili e varie munizioni dopo il cambio di residenza.
Armi e munizioni sono finite sequestrate e l'uomo adesso è nei guai.

Salvo permessi specifici approvati non è consentito detenere le armi, al di fuori della zona indicata sulla denuncia di possesso, per più di 72h.
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Cacciatori caccia col caneCon venti voti a favore, 16 del centrodestra e 4 del pd, il provvedimento atto a punire chi disturba volutamente le attività dei cacciatori diventa legge.
Aspettavamo con ansia l'esito della proposta di legge dei giorni scorsi (Liguria è caccia ai disturbatori) .
Il provvedimento approvato prevede una sanzione amministrativa da 100 a 400 euro (e non più da 206,58 a 619,75) a chi «intenzionalmente cagiona l’interruzione o turba il regolare svolgimento dell’attività venatoria».
L'interpretazione è più specifica rispetto alla precedente che attribuiva la sanzione a chi «volontariamente procura disturbo all’esercizio venatorio».

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stop ai distubatori Ci è voluta la Liguria per smuovere qualcosa e dire basta ai continui disturbatori delle attività venatorie.
Il 13 settembre si discuterà, in regione, la proposta di legge per modificare i locali regolamenti sulla caccia.
Fra le novità l'art. 8 introduce una sanzione variabile da 200 a 600€ per chi, deliberatamente, disturberà i cacciatori durante le loro attività.

Questa tanto attesa novità rappresenta un chiaro stop a tutte quelle persone che si improvvisano "paladini dell'ambiente" andando a disturbare i cacciatori.
Il fenomeno è cresciuto notevolmente negli ultimi anni anche grazie ai social che permettono a questi individui di mettersi in mostra.
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Cinghiali a spasso per le vie di GenovaI Cinghiali che scorrazzano fra le strade di Genova sembrano non far più clamore, ormai questi ungulati sono visitatori abitudinari della città. In periferia il problema è più evidente con i cinghiali che, ormai abitudinariamente, arrivano dalle campagne in cerca di cibo facile.

Tuttavia i cinghiali sono animali selvatici ed imprevedibili e molto spesso sottovalutati.
Il pericolo più grande sono proprio i piccoli, mai lasciati indifesi, graziosi da vedere e che potrebbero avvicinarsi facilmente alle persone. In alcuni casi però la madre potrebbe non gradire reagendo, anche violentemente, se temesse per l'incolumità dei suoi amati cuccioli. Un'altra forte preoccupazione è legata alla viabilità, soprattutto notturna, che vede aumentati gli incidenti, spesso violenti, in cui sono coinvolti i Cinghiali.
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Cane a caccia La Liguria conferma il trend positivo sulla caccia degli ultimi anni ed approva, con il voto favorevole della maggioranza (contrari i Cinque Stelle), il nuovo calendario venatorio che regolamenta la stagione 2016/2017.
Il via il 18 settembre per quasi tutte le specie cacciabili, compreso il cinghiale, e chiusura il 10 febbraio. I cacciatori liguri guadagnano più di un mese di caccia rispetto ai pareri (non obbligatori) forniti dall'ISPRA.
Il nuovo calendario garantisce una gestione consapevole e patrimonio faunistico e concreti benefici per le attività agricole locali sempre più in difficoltà e a far conti con i pesanti danni impressi dalla fauna selvatica.

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Tordo

Il consiglio dei ministri ha deliberato l'esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti delle regioni Calabria, Toscana ,  Liguria, Puglia, Lombardia, Umbria, e Marche  disponendo la modifica dei calendari venatori con la chiusura anticipata della caccia al 20 gennaio 2016 a tre specie, Tordo Bottaccio, Beccaccia, Cesena.

Il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti (PD)  si legge su www.governo.it per evitare che il limite al 31 gennaio fissato dalle regioni interessate facesse coincidere la stagione della caccia di una o più specie indicate con il periodo prenunziale o di riproduzione ha disposto la modifica del loro calendario venatorio.
Secondo il Ministro gli attuali limiti di caccia al 31 gennaio comporterebbero una violazione della normativa europea, andando ad aggravare la posizione dell'Italia rispetto all'eventuale chiusura negativa del caso EU-PILOT 6955/2014, avviato dalla commissione europea.

Le regioni dovranno nei prossimi giorni adeguare i loro regolamenti.


Peccato che in gran parte d'Europa, dove quando si parla di caccia siamo gli unici a farne parte, l'attività venatoria si svolge dal 20 agosto al 28 febbraio, con il Tordo Bottaccio cacciabile in quasi tutte le nazioni attorno a noi fino al 28 febbraio!

Anche specie come Cinghiale e Storno considerati nocivi a causa dei danni all'agricoltura e sanitari/igienici in alcuni paesi, come la Francia in caso di necessità possono essere cacciati tutto l'anno.

Le azioni intraprese dal Ministro dell'Ambiente non fanno altro che aumentare la sfiducia nelle persone che lasciano a malincuore il mondo venatorio italiano preferendo i viaggi all'estero.

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Flotta di Storni in volo Da oggi torna legale cacciare lo Storno dopo la sentenza del TAR della scorsa settimana (TAR sospende la deroga sullo storno). La giunta regionale in questi giorni ha deliberato una modifica al calendario venatorio per allinearsi alla sentenza del TAR.
In particolare il vecchio regolamento prevedeva di segnare le prede abbattute sull'apposito tesserino a fine giornata, mentre adesso allineandosi con le disposizioni nazionali, bisognerà segnare sul tesserino ogni storno abbattuto immediatamente.

Da oggi Sabato 7 sarà possibile riprendere le attività di caccia allo Storno nei modi e termini prescritti dal calendario venatorio con in più la disposizione che prevede di segnare sul tesserino nelle immediatezze degli abbattimenti.

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Caccia in deroga allo storno liguria Con Decreto cautelare n. 262 del 29 ottobre 2015, il Presidente della 2° sezione del TAR ha sospeso la caccia in deroga allo storno che era iniziata il 5 Ottobre e doveva terminare il 15 dicembre. A fare il ricorso sono state le associazioni Lega Abolizione Caccia-LAC, Lav e Enpa che da subito hanno contestato in vari punti la Delibera della Giunta Regionale 846 del 30 luglio scorso che fra le regolamentazioni della stagione 2015-2016 in Liguria prevedeva anche la deroga sullo Storno.

I rappresentati delle tre associazioni ambientaliste si sono dimostrati soddisfatti della decisione del TAR e sono convinti che anche la pronuncia finale, che potrà avvenire anche dopo 15 dicembre, non stravolgerà l'attuale verdetto.
Il ricorso ha contestato il mancato rispetto del parere obbligatorio dell'ISPRA e la violazione della normativa statale sulla caccia che impone di annotare sul tesserino ogni esemplare ucciso subito dopo l'abbattimento e che tale obbligo non era stato incluso nel regolamento venatorio.

Dal 30 Ottobre, quindi, lo Storno in Liguria torna ad essere protetto ed il suo eventuale abbattimento violazione penale col rischio di sequestro di prede e fucili per i cacciatori.

Invitiamo tutti i cacciatori a prendere atto della notizia e a divulgarla fra amici e conoscenti affinché si abbiano sgradite sorprese a causa della scarsità di attenzione posta dai media sulla notizia.
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I cacciatori liguri in vista dell'apertura della caccia potranno godersi la stagione senza intoppi o preoccupazioni grazie all'approvazione della legge denominata "salva-caccia" presentata dal cacciatore e Consigliere Regionale della Lega Nord Francesco Bruzzone.
La normativa prevede il proseguimento senza interruzioni della caccia secondo i dettami delle leggi regionali e nazionali in mataria in caso di sospensione dell'annuale calendario venatorio.

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Un vero e proprio allarme Cinghiali a Rapallo provincia di Genova dove in solo quest'ultimi mesi sono arrivate oltre 50 richieste di risarcimento per danni arrecati da questi animali.

L'aumento costante della popolazione di cinghiale, più del 13% rispetto al 2013, sta creando un pericolo costante per i cittadini di Rapallo che oltre ai danni alle colture devono lottare con le frane dovute all'incuria e ai continui smottamenti che i Cinghiali creano in cerca di cibo.

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Sospesa caccia al cinghiale a Savona

In questi giorni sembra non arrivarci che tristi notizie. Questa volta l'articolo riguarda gli amici cinghialai di Savona che vedono sospesa la delibera provinciale n. 144 del 10 settembre scorso con la quale si anticipava l'apertura della caccia al Cinghiale a causa delle continue preoccupazioni degli agricoltori sui danni provati alle colture dagli ungulati .

Il Tar ha accettato il ricorso del WWF secondo il quale la provincia non ha rispettato il parere obbligatorio dell'Ispra che disapprova l'apertura anticipata a causa dell'eccessivo fogliame del manto boschivo di questi giorni.

Non poche le proteste, la differenza di appena quindici giorni non dovrebbe cambiar molto sulle condizioni del manto boschivo, ma ormai ci si appella alla magistratura per poter puntare ogni punto e virgola fuori posto per bloccare tutto.

Ci si rivolge alla magistratura con relative spesse spesso pagate dai contribuenti piuttosto che muoversi uniti per mantenere il corretto equilibrio dei pochi habitat rimasti.

Ai nostri amici cinghialai di Savona tocca adesso pazientare e attendere l'apertura regionale e passa parola sulla notizia per non rischiare guai ai meno informati.

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