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Le prove decisive...

Si è ormai creata una sintonia inseparabile fra cane e conduttore con quest'ultimo che ormai è quasi del tutto spettatore della maestria di cerca e caccia del suo amato setter. Arriva, quindi, il momento decisivo con l'avversario notevolamente più arduo...

L'apertura era arrivata e, con soddisfazione, la cagnetta mi aveva fatto incarnierare le sue prime quaglie selvatiche. Le prospettive erano quelle giuste, piano piano saremmo arrivati ai selvatici più ambiti, le beccacce.
Anche qui novembre si presentò prima del previsto, era arrivato il momento di andare a cercare le regine del bosco.
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I primi veri incontri...

Addestramento setter nella restuccia Siamo giunti ad avere un ausiliario bravissimo ormai in sintonia con l'ambiente ed i nostri comandi.
Ma riuscirà a caccia?...

Alle lezioni sui surrogati devono inevitabilmente seguire quelle sui selvatici veri.
La stagione di caccia era finita e la cagnetta ormai aveva superato i sei mesi ed eravamo arrivati a primavera quando arrivavano anche le quaglie, quelle vere, le selvatiche.
Bisognava in qualche modo fargliele incontrare, ma è facile, ci voleva un buon posto dove portarla con buona presenza del selvatico.
Inoltre uscire il cane in periodo primaverile, è rischioso sia perché si contravviene alla legge sull'addestramento, sia perché in quel periodo le campagne sono piene di fora sacchi ed erbe appuntite che possono entrare nelle orecchie, e nel naso dei cani causando disturbi anche gravi.
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Imparare il gioco della cerca, ferma e attesa...

Addestramento setter, cerca sicura Abbiamo sin qui preso sempre più confidenza col nostro ausiliare. Ormai abbiamo la sua fiducia ed il cane ha raggiunto una notevole sicurezza sia sul selvatico che nei confronti del rumore della fucilata. Non resta che fargli comprendere il gioco della cerca, ferma e attesa... A questo punto il cane, per quanto sia ancora piccolo, sapeva cosa doveva cercare. Ora però deve essere in grado di trovarsi da solo il selvatico senza essere guidato da me.
Per farlo nascosi tre quaglie a distanza di un centinaio di metri tra di loro e liberai la cagnetta... lei si mise subito di impegno a cercare, ormai il gioco lo conosceva bene, ma doveva muoversi senza che io la indirizzarsi.

Improvvisamente le arrivò l'usta e andò subito in ferma. Lentamente cominciò ad avvicinarsi dando un occhio a me ed uno alla rimessa, cercava la mia collaborazione... appena fu ad un metro dalla quaglia si blocco del tutto, io andai avanti intimandola a stare ferma e col piede la involai per poi abbatterla al primo colpo. Era fatta!
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La prova cruciale del primo scoppio...

Addestramento setter prova della fucilata Siamo, sin qui, giunti a crescere il nostro cucciolo di setter. Ormai si avvia verso i cinque mesi e si sta formando il cane che sarà poi da adulto.
Abbiamo istruito il cane ad ubbidire ai nostri comandi, pian piano si è abituato a quei luoghi dove si spera di portarlo durante le battute di caccia e si sta abituando agli incontri col selvatico. Rimane il test più importante ovvero la reazione allo sparo e al rumore della fucilata...

Questa volta nella gabbia ci son cinque quaglie e dietro il mio sovrapposto cal 28... è arrivato il momento cruciale, quello in cui avrei fatto sentire il fragore della fucilata alla mia cucciolona, e probabilmente l'incontro con la sua prima quaglia abbattuta.

A dir la verità ero un po' emozionato anche io. Tuttavia non dovevo trasmettere inquietudine al cane, tutto doveva andare in maniera lineare e naturale.
Come speravo appena sentì l'odore ormai noto della quaglia, andò in ferma, e si avvicinò lentamente all'animale. Appena la quaglia si involò, la cagna parti a rincorrerla freneticamente, finché la quaglia non si chiuse in aria dopo la mia fucilata e la cagnetta la raccolse subito in bocca e andava avanti ed indietro portando trionfante il suo premio.
La fucilata non l'aveva scossa e/o distratta dal suo obiettivo.

Avevamo superato un altro ostacolo, aveva sentito il colpo di fucile e non se ne era impressionata, la passione per la quaglia  le aveva cancellato ogni timore. Raccomando, però, a tutti che i primi colpi devono essere seguiti da abbattimento ed abboccamento dell'animale da parte del cane, solo così infatti sarete sicuri che superi il timore dello sparo, e mediante il solito meccanismo di rinforzo positivo si appassioni a cercare la selvaggina.
Evitiamo di tirare più colpi consecutivi vicino al cane le prime volte per non turbarlo o spaventarlo più di tanto.
Una cosa fondamentale è quella di riempirli di complimenti e carezze dopo ogni ferma ed ogni abboccamento e, ancora più complimenti, se decide di portarvi la quaglia e cedervela.

Ripetei questa lezione con altre 4 quaglie, infine, prima che la cagnetta si stancasse, decisi di sospendere tutto e tornare a casa lasciandola con il desiderio di ritornare a ripetere quel così bel gioco che tanto la appassionava....

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Primi incontri, prove sul campo..

Addestramento setter, primi incontriSiamo giunti al terzo capitolo delle mie personali esperienze alle prese con i fantastici setter. Dopo aver portato la cucciola nelle prime uscite siamo giunti a vedere come reagisce di fronte ad una probabile preda...

Arrivati in prossimità dei 4 mesi decisi che era il momento di mettere la cagnetta davanti al selvatico per la prima volta per vedere come reagiva, e che risposta avrebbe avuto.
Comprai, quindi, due "gabbiarole" e mi recai in campagna. Ne nascosi una in mezzo all'erba e lasciai la cagnetta libera di girare come al solito, guidandola a sua insaputa sul luogo in cui si nascondeva la quaglia.
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Le prime uscite...

Addestramento setter prime uscite Eccoci alla seconda parte delle mie personali esperienze con l'addestramento dei setter.
La cucciola ha tre mesi e la sto pian piano abituando alle uscite, al contatto con me e ai miei comandi e ad affrontare il terreno di caccia...
Già dalla terza uscita decisi di fare un percorso gradualmente più impegnativo che prevedeva terreni in pendenza e rocciosi, e il passaggio di fili spinati e dei reticolati.
Questo del passaggio dei fili spinati e dei reticolati è quello che considero un test fondamentale sull'intelligenza e intraprendenza del cane, doti fondamentali senza i quali un cane non sarà mai un buon cane da caccia.
Con mia sorpresa e soddisfazione la cagnetta, dopo avermi visto passare, cominciò  a guardarsi intorno finché, scorto un buchino sotto la rete, si schiaccio fino a passarci attraverso e me la trovai tutta felice e scodinzolante davanti, lieta di ricevere tutti i miei complimenti.

Una regola fondamentale è fare sempre i complimenti al cane ogni volta che fa qualcosa che approvate, ciò instaura un feedback positivo nella mente del cane che capisce che quel comportamento è collegato ad una vostra approvazione, e sarà spinto a ripeterlo in altre occasioni per ricevere la vostra approvazione.
Questo meccanismo, se saputo sfruttare, vi permetterà di ottenere dal cane praticamente tutto ciò che volete...

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Addestramento Setter, Parte 3»

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Setter, nato per la caccia...

Hai appena preso il tuo primo setter o sei alle prese con l'addestramento di uno di questi magnifici compagni di avventure?
Qui di seguito troverai le mie esperienze e le mie conoscenze che ho acquisito nel tempo per aiutarti a comprendere al meglio l'indole del tuo cane ed aiutarlo a far venire fuori il campione ed il fiuto della caccia del tuo fedele ausiliare.
Ho suddiviso il tutto in sette parti e spero ti sia utile per addestrare al meglio il tuo setter. Non dimenticare di lasciare un commento se hai dubbi o vuoi condividere la tua personale esperienza o consigli....
Buona lettura!
Addestramento setter

Prima di iniziare....

Ti premetto che non voglio insegnare come addestrare dei setter per essere regolari a delle gare. Ne, tanto meno, pretendo che il mio ausiliare risponda a quelli che sono i requisiti che vengono cercati nel mondo della cinofila. I miei amati setter sono essenzialmente cani da caccia, nel senso stretto del termine, il cui scopo è, essenzialmente, quello di trovare il selvatico e permettermi di avere qualche possibilità di spararlo!
Il mio unico obiettivo, durante l'addestramento del cane è cercare, soprattutto, di tirare fuori dal soggetto che sto accudendo tutte le sue doti venatorie, sfruttando il legame che si instaura fra conduttore e il cane.
Non faccio nient'altro che alimentare la sua voglia sfrenata di cacciare, compiacere il padrone e ricevere attenzioni, complimenti e coccole.

Il cane secondo i miei principi deve condurre una vita serena, felice e non essere sottoposto a stress continui o rimproveri.
Tutto ciò che fa deve essere per lui un gioco e massimo divertimento. Deve essere il cane il primo maggiore appassionato di caccia, e deve trovare la massima soddisfazione e libertà ad esprimere le sue doti venatorie.

Per questo si deve instaurare un forte legame ed un'intesa perfetta tra cane e padrone. I due devono arrivare a capirsi con un gesto o una parola.
Aborro qualsiasi metodo coercitivo per piegare forzatamente il cane, come collari elettrici, e violenza su l’animale di qualsiasi forma!
Per trasmetterti il mio metodo ed i miei principi, soprattutto alle nuove generazioni di cacciatori, ti parlerò del mio approccio con i setter e del mio percorso graduale sino al selvatico...

Iniziamo...

Breton e cirneo La mia esperienza con i cani da caccia nasce dai Cirnechi, eccezionali cani adatti alla caccia al coniglio selvatico, specialmente nei brulli territori siciliani... Per anni ho fatto, quasi in via esclusiva, questa forma di caccia accompagnato a due cirnechi o incroci di tale razza ed un furetto.
Purtroppo qualche anno fa la riduzione del coniglio selvatico, dovuta alla moria causata dal virus dell'epatite, mi ha spinto ad allentare con questa bellissima caccia fortemente radicata in sicilia, e volgere lo sguardo ad altre forme di caccia...

Un po trascinato da altri amici ho pensato di dedicarmi alla caccia col cane da ferma. Mi trovavo adesso a dovere scegliere la razza che meglio si adattava alle mie esigenze.
Inizialmente mi sono orientato sul breton che è considerato un cane tutta caccia... pensavo di portarlo dietro nelle mie passeggiate in campagna, per poter avere un cane per tutte le esigenze.
Tuttavia la mia esperienza con i breton non mi ha soddisfatto, mi sono capitati cani con una cerca molto stretta, e scarse attitudini venatorie.
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Fra gli spaniel più popolari ci sono gli springer ed il cocker. Ecco i pro ed i contro di queste razze

Spaniel Cani StraordinariLo spaniel è un tipo di cane da caccia impiegato già nel tardo XVII secolo e col tempo si sono specializzati razze da terra e razze specializzate in acqua.
Il Irish water spaniel, ad esempio, veniva usato già nelle battute di caccia agli acquatici con arco e frecce per recuperare gli animali da laghi e fiumi.
Gli spaniel di terra, invece, si sono specializzati nei terreni più difficili "strisciando" letteralmente in avanti nei posti più fitti dimostrandosi battitori straordinari per fagiani e pernici.

Fra gli spaniel più popolari vi sono i cocker e gli springer. I primi sono nettamente più diffusi, ma è difficile distinguere chi li usa per la caccia o chi semplicemente li tiene per compagnia.
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Cucciolo Primi GiorniQuando un cucciolo cresce con la compagnia della madre, tutto procede serenamente. La madre fa sempre da compagnia ed insegna la disciplina al proprio cucciolo.
Cosa succede però quando un cucciolo viene separato dalla madre e va vivere in una nuova casa?

Immaginati un bambimo che è cresciuto quasi sempre in casa e sotto la protezione della madre interagendo, al più, con qualche parente.
Il primo giorno di scuola sarà devastante.
Accade lo stesso anche ai cani che, di colpo, si ritrovano con persone che non conoscono ed in ambienti sconosciuti.
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Cani da caccia, compagni di avventure

Cani Da Caccia Compagni di avventure Non esiste un cane da caccia per eccellenza, ma esiste quello che farebbe più comodo per te in base a come vuoi che l'animale lavori.
Esistono diverse razze di caccia ed ognuna ha le sue peculiarità.
Ma come scegliere fra uno spaniel, un pointer o un golden? Chi sarebbe il tuo compagno ideale fra, ad esempio, uno springer o un bracco tedesco?

Qualunque sia la tua risposta, scegliere il tuo cane, addestrarlo e godere del tempo trascorso assieme sul campo è una delle gioie più grandi della caccia. Il tuo cane al tuo fianco durante le tue battute renderà i giorni di caccia indimenticabili.
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Cucciolo di Breton nell'erba Molto spesso, difronte ad una cucciolata, cerchiamo di valutare i cuccioli per stimare il loro temperamento per prevedere le loro future caratteristiche o peculiarità. Un occhio esperto osservando per qualche minuto la cucciolata è in grado di intuire l'indole di un cane.
Ma come riuscire a comprendere qual è il cane più adatto a noi o da affidare ad una persona?
Per riuscirci basta studiare come il cucciolo risponde in determinate azioni e per aiutarci a capire il carattere di un cane il noto Dott. William E. Campbell (dirige in America un avviatissimo consultorio per cani) ha redatto un piccolo e semplice da test da svolgere.
Per eseguirlo bisogna posizionarsi in un ampio luogo come un cortile o un garage stando attenti a rimuovere eventuali distrazioni. Svolgiamo le azioni descritte qui di seguito e stiamo attenti a come il cucciolo reagisce:

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Il cane per istinto tende a scovare la preda per ucciderla e mangiarla non certo per riportarla al padrone. Tuttavia da cuccioli tutti i cani hanno un'innata attitudine al riporto che sparisce presto se non si effettua un adeguato addestramento. Addestrare da piccoli i cani al riporto è, quindi, indispensabile.

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Un problema che si riscontra in molti cani alle prime uscite è la paura allo sparo. Abituare il nostro cucciolo allo sparo dovrebbe essere una delle nostre prime attività per non rischiare di renderlo inutilizzabile a caccia.

Se ne hai le possibilità porta il cane a passeggio in prossimità di un campo di tiro. Posizionati a circa 200-300 metri e ad ogni sparo fai attenzione che il cane non si intimorisca ed in caso rassicuralo con carezze e coccole. Piano piano avvicinati sempre di più al tiro sempre facendo attenzione a non far preoccupare troppo il tuo animale. Anche a caccia nelle prime uscite, sulla ferma o la cerca non sparare alle prime frullate, ma lascia che il cane insegua per quanto possa il volatile.

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Addestrare un cane non è mai semplice. Innanzi tutto partiamo col rispetto. Dobbiamo riuscire a far capire al nostro cane chi è a dettare gli ordini. "Seduto" e "no" sono i primi comandi che il cane deve imparare. Non ci devono mai mancare pazienza e costanza per educare al meglio il cane.

La ferma è qualcosa scritto nel dna di molti cani ed, infatti, alcuni nascono con delle doti straordinarie, altri saranno meno bravi, ma col giusto addestramento riusciranno sempre a darci belle soddisfazioni.

L'età indicata per cominciare ad educare il cane va dai quattro mesi e dal sesto in poi è bene abituare il cane all'incontro con la selvaggina (possiamo acquistare delle quaglie e spuntargli le ali).

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