Lunedì, durante una battuta di caccia, nella provincia di Brescia in località Corna Trentapassi, fra Pisogne e Marone, tre cani, di altrettanti cacciatori finiscono in una zona particolarmente ripida. Gli stessi padroni lanciano subito l'allarme preoccupati. Sul posto arrivano gli uomini del corpo nazione Soccorso Alpino, i Vigili del fuoco di Darfo Boaria Terme e uno speleologo del Cnsas.
Un'imponente movimentazione che ha dato il via alla macchina dei soccorsi.
Lo scorso venerdì notte, in zona Rancitella nel comune di Urbino, erano già in perlustrazione i carabinieri, per una serie di controlli dopo una serie di furti nel circondario, quando alle ore 23 un cittadino segnalava un'auto aggirarsi fra le strade sterrate dei campi.
Gli agenti hanno subito individuato la vettura sospetta e da li a poco identificato il proprietario ed il figlio appostati con i fucili.
A pochi giorni dalla chiusura generale della caccia continuano i controlli della polizia provinciale di Vicenza per prevenire qualsiasi forma di bracconaggio. In pochi giorni ben tre le persone deferite. Per lo più i reati trattano abbattimento di specie protette o uso di richiami elettronici. A nulla sono valsi gli sforzi e le furberie attuate dai bracconieri per non farsi scovare.
Durante un controllo nell'abitazione di un 50 enne le forze dell'ordine scoprono tre armi non denunciate. In particolare erano tre fucili da caccia di calibro 8, 20 e 24 ereditati dai parenti deceduti, ma mai dichiarati.
L'uomo con regolare licenza di porto d'armi deteneva regolarmente molti altri fucili e carabine, ma continuando i controlli è saltato fuori un vero e proprio arsenale da oltre diecimila munizioni per uso caccia di diverso calibro.
Una vera e propria guerra si sta scatenando nei paesi nordici della Svezia e Norvegia. Proprio in questi giorni la Corte svedese ha approvato il piano di controllo che prevede l'abbattimento di 36 esemplari di lupo grigio, pari a quasi il 10% della popolazione.
Gli ambientalisti non si arrendono e proprio dalla vicina Norvegia piovono le polemiche. Si è avviata ad una vera e propria caccia al cacciatori.
Un cinquantacinquenne di Bisignano (CS) è stato sorpreso nell'esercizio dell'attività venatoria illegale in località "Sambuco" a Santa Sofia D’Epiro (CS) , all'interno della "Riserva Naturale Regionale del Lago di Tarsia e della Foce del Crati" sito d’importanza comunitaria (Sic) per la rete Natura 2000.
Gli agenti del Comando Stazione di Acri (CS) del Corpo forestale dello Stato durante un controllo di routine si sono insospettiti nel vedere una vettura in sosta lungo una strada poco trafficata.
Su proposta del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il Consiglio dei Ministri, ha deliberato l’esercizio del potere sostitutivo previsto dall’articolo 8, comma 4, della legge 5 giugno 2003, n. 131, nei confronti delle regioni: Liguria, Toscana, Umbria, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Marche; disponendo, così, la modifica del calendario venatorio ed, in particolare, la chiusura della caccia per le specie: Tordo bottaccio, Cesena e Beccaccia a partire dal 20 gennaio 2015.
14 Gennaio una fatalità ha colpito Luciano Seghetti, 58 anni, che ha trovato la morte colpito alla testa da un pallettone esploso da un colpo accidentale dall'amico cacciatore.
Per la nostra categoria "Racconti di caccia" quest'anno è stata una stagione davvero triste. Il tempo poco favorevole, i tanto impegni che ci hanno tenuto a casa/lavoro e aggiungiamoci quella fantastica amica che è la sfortuna, non ti abbandona mai, la stagione 2014/2015 è quasi arrivata alla fine con sin ora scarse emozioni.
La speranza però, come suggerisce un famoso detto, non muore mai ed allora l'ultimo dell'anno libero è sicuramente una ghiotta occasione per tentare la sorte.
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