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Rimane la preapertura, ma solamente a Colombaccio e Merlo

ricorso veneto preapertura 2021Il TAR del Veneto, proprio a ridosso della fatidica preapertura, accoglie il ricorso delle associazioni ambientaliste LAC, WWF Italia, LIPU, LAV, ed ENPA e sospende la caccia alla Tortora selvatica, Gazza, Ghiandaia, Cornacchia Grigia e Cornacchia Nera (Quest'ultime considerate da sempre nocive all'agricoltura e dell'equilibrio naturale...).

Un colpo basso per quei cacciatori che da giorni si preparavano alla preapertura osservando le zone migliori, prendendo ferie e sperando di vivere nuove emozioni.
Tutto infranto ed una brutta figuraccia da parte della Giunta Regionale.
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Priorità, dare certezze ai cacciatori..

Per l'Assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Veneto, Giuseppe Pan, quest'anno non è adatto per tentativi ed esperimenti e causa pandemia bisogna lavorare per approvare al più presto il Calendario Venatorio che ricalchi il più possibile quello dello scorso anno che ha già ottenuto i pareri positivi dell'ISPRA e dei vari ricorsi presentati. Punti di attenzione, quest'anno, sono stati i problemi su selvatici come Pavoncella e Moriglione su cui associazioni ambientaliste ed il ministro Costa hanno puntato il dito come specie da salvaguardare e rimuovere fra le specie cacciabili.
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Riprosta la festa del cacciatore nelle stupende valli del Pasubio

3 Festa del Cacciatore e della Montagna a Valli del Pasubio Ragazzi colombacciGiunta alla terza edizione, la festa del Cacciatore e della Montagna ci ha portato nei pressi del Rifiugio Balasso in un magnifico scorcio di montagna per un due giorni di relax e sano divertimento.
Protagonisti della giornata i ragazzi del Club Italiano del Colombacciaio, sezione Veneto, che grazie ai loro compagni alati di attività hanno intrattenuto giovani e meno giovani raccontando e spiegando la loro passione.

Soprattutto i bambini hanno goduto dell'aria aperta ed sono stati letteralmente "ammaliati" dagli zimbelli. Grazie ai membri del Club del Colombaccio i raganni hanno potuto imparare a conoscere il colombaccio, a riconoscerlo dalle classiche colombe e le sue abitudini.

La giornata è stata anche allieata dagli altri stand in cui è stato possibile degustare la "Cucina Tipica del Cacciatore" e molti prodotti locali. Divertente è stata la manifestazione di prova di tiro dinamico con carabin e tiro con la fionda con le successive gare. Tanti anche i premi in palio.

Il bello della giornata è stato vedere famiglie e sopratutto anche bambini interessati al mondo venatorio e al contatto con la natura e l'aria aperta....
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La gestione delle multe passa dalla province ai comuni...

Caccia Prato SpringerPochi giorni fa il Consiglio regionale del Veneto si è trovato per parlare sul riordino delle funzioni competenti alle provincie e, in particolare, ci sono novità per la caccia e la pesca.
La gestione delle multe, sin ora in carico alle province, passano in mano ai Comuni. L'Assessore Giuseppe Pan ha affermato che così «Si razionalizza il sistema... In questo modo facciamo chiarezza nella distribuzione delle competenze tra Regione, Province e Comuni tra livello politico (cioè la Giunta) e quello gestionale»

La vigilanza venatoria sarà, così, affidata al nuovo servizio regionale valorizzando il ruolo il ruolo dei Comuni ai quali adesso spetta riscuotere ed incamerare le sanzioni inflitte.
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Sergio Berlato annuncia: "La riformuleremo" presto "una nuova formulazione nel nuovo Piano faunistico venatorio regionale"“

zac 20170103 2076148808 Con la sentenza n. 174 del 20 giugno 2017 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime dal punto di vista costituzionale le modifiche alla legge regionale 50/93 che avevano permesso a tutti i cacciatori del Veneto di usufruire, nella passata stagione venatoria, della mobilità per la caccia alla selvaggina migratoria su tutti gli Ambiti territoriali di caccia del Veneto, ad esclusione della zona faunistica delle Alpi e della zona lagunare valliva.

Le motivazioni sono scaturite dalla legge che stabilisce il punto di equilibrio tra il primario obiettivo dell'adeguata salvaguardia del patrimonio faunistico nazione e l'interesse all'esercizio delle attività venatorie. Pertanto, ogni Regione, può solo innalzare e non abbassare il livello di protezione della fauna.

Con tali indicazioni lo Stato ha voluto circoscrivere il territorio di caccia ed al tempo stesso stringere uno stretto legame fra cacciatore e territorio tramite gli ambiti di caccia.
La norma della Regione Veneto non permetterebbe, agli organi di gestione e tutela del territorio, di avere piena coscienza della pressione venatoria nella propria porzione di territorio. La Corte costituzionale accoglie, quindi, il ricorso del Governo bocciando la norma sulla caccia varata su proposta del Consigliere Sergio Berlato.

Bocciate anche le norme che permettevano l'addestramento dei cani da caccia tutto l'anno e quella che permetteva di recuperare la selvaggina con l'ausilio di una barca a motore e l'uso del fucile in contrasto alle norme nazionali che vietano l'esercizio venatorio mediante l'utilizzo di natanti.

Stop anche alla possibilità di sparare ai Cormorani per contenerne il numero e alla partecipazione ai piani di abbattimenti di specie protette ai soggetti in possesso di licenza per l'attività venatoria.
Non sarà neanche più possibile far pagare di più ai cacciatori non residenti e verranno tolte le 15 giornate in forma vagante ai cacciatori che optano per la caccia da appostamento fisso e viceversa.

Praticamente tutti gli articoli della Legge Regionale n°18 sono non più validi.

Berlato da parte sua risponde con una nuova riformulazione del piano faunistico regionale che verrà presto proposta per cercare di ripristinare, almeno in parte, la mobilità venatoria e garantire più diritti per cacciatori veneti.
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Attivisti di ALF diveltano il vetro e sottraggono, di notte, il fucile della madonnina.
Madonna col Fucile La donna del s'ciopoMa è anche per molti la madonnina protettrice dei cacciatori e dei pescatori. Negli ultimi tempi erano tante le proteste di ambientalisti e "pacifisti".
Doveva essere proprio insopportabile l'idea della Madonna col fucile, ma mai avremmo potuto immaginare che un simbolo religioso venisse sfigurato. Hanno agito di notte gli attivisti di ALF, Animal Liberation Front noto motimento per la liberazione degli animali, dapprima hanno rivelto il vetro che protegge la statua e successivamente hanno sottratto il fucile che la Madonnina aveva con sè.
Non contenti e forse in cerca di pubblicità hanno firmato il colpo lasciando il nome del movimento.

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Come in Liguria, multe per chi disturba i cacciatori, anche per la regione Veneto che si adegua e prevede sanzioni amministrative per chi volontariamente disturba le attività venatorie.
cacciatore al tramonto Sino a 3600 € per chi impedisce a cacciatori e/o pescatori di svolgere le loro attività. La proposta vede contrari i M5 ed i democratici che aspramente criticano la nuova legge.

Andrea Zanoni, esponente democratico, afferma che le sanzioni sono sproporzionate: "Un cacciatore che spara troppo vicino a una strada o ad un'abitazione paga una multa compresa tra i 200 ed i 600 euro, mentre chi per sbaglio disturba la caccia deve pagare dai 600 ai 3.600 euro".

La legge però arriva in un momento opportuno per bloccare i nuovi criminali che dietro "nobili" ideali e sfruttando la potenza dei social individuano soggetti isolati e spesso anziani per aggredirli e scaricare su di loro rabbia e frustazioni.
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Veneto Lo scorso 22 giugno la Giunta regionale del Veneto ha approvato, su proposta dell’assessore Giuseppe Pan, il calendario per la stagione venatoria 2016-2017: la stagione aprirà domenica 18 settembre e si concluderà il 30 gennaio, con 5 giornate di preapertura (l’1, il 3, il 4, il 10 e l’11 settembre) nelle quali è consentita la caccia a merli, tortore, ghiandaie, gazze, cornacchie nere e grigie.
Previsto anche un posticipo dall'1 al 9 febbraio in cui si potranno cacciare ghiandaia, gazza, cornacchia nera e grigia. Il colombaccio viene escluso dalle specie cacciabili in preapertura per consentire un successivo prelievo continuativo dal 18 settembre.
Le principali chiusure sono:
Tortora e combattente il 31 ottobre,
Lepre 30 novembre;
Merlo 15 dicembre;
Starna, Fagiano, Allodola, Quaglia e Coniglio selvatico 31 dicembre;
Gazze, cornacchie nere e grigie 11 gennaio;
Tordo bottaccio e Beccaccia sino al 19 gennaio.

Ulteriori limiti sono previsti anche per le specie lepri e pernici bianche, fagiano di monte e coturnice che potranno essere cacciati sino al 30 novembre solo in base ai pieni di prelievo e ai censimenti specifici.
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Cigni Il cigno è il più grande degli anatidi e con il suo bianco sgargiante e collo lungo ha da sempre affascinato l'uomo che ha cercato di addomesticarlo per arricchire parchi e giardini.
Il cigno allo stato selvatico vive nel nord Europa e solo sporadicamente giunge in Italia.
Negli ultimi anni nella laguna veneta si sono create e preservati gli habitat che pian piano sono stati conquistati dai cigni. Dai pochissimi esemplari degli anni '90 si è passato pian piano al migliaia dei giorni d'oggi. Si stima, infatti, in circa 1500 esemplari, diventati ormai stanziali, solo nella laguna veneta.
Sin qui sembrerebbe tutto normale, ma l'ATC Venezia 1 lancia un vero e proprio allarme per contenere l'espansione del cigno.
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