il tiro al cinghiale in corsa ha molte variabili direi... certamente pretendere di colpirlo in testa mentre corre non è cosa facile,.. inoltre ho notato CHE ALMENO con i miei fucili, il proiettile non va dove miro.
A questo proposito ho effettuato delle prove a fermo a 50 metri con diverse palle, e ho notato che in base al fucile in cui le sparavo andavano tutte ad impattare fuori dal punto mirato, formando però rosate abbastanza strette, ogni palla difettava in modo diverso.... per esempio avevo delle gualandi raggruppate piu in alto a sinistra e le lyman raggruppate piu in basso...ogni fucile difettava in modo diverso ma costante... da ciò ho dedotto che il modo migliore era montare delle tacche di mira regolabili, in modo da regolare l'arma sul bersaglio con una munizione ben specifica.
Quindi la stessa palla caricata allo stesso modo, una volta azzerata l'arma mi dava la massima precisione.
A questo punto avevo risolto il problema per il tiro a fermo, e ad una distanza ben precisa, ma con l'animale in corsa a me abituato a sparare con un singolo mirino, riuscire a mirare con le tacche era un problema.
ho fatto una serie al piattello con cartucce normali, sparando con le tacche di mira, e i tempi di puntamento si sono notevolmente allungati, come anche è aumentato il numero di piattelli sbagliati, rispetto a quando sparo con il mirino normale.
E' chiaro che questa difficoltà mi si sarebbe presentata anche sparando al cinghiale in corsa...
A questo punto ho deciso che la cosa migliore era trovare un compromesso, avrei sparato senza tacche di mira con il fucile e la munizione che mi avevano permesso di avvicinarmi piu di tutti al punto mirato... e così ho scelto il mio beretta semiauto, e le palle lyman caricate rigorosamente con tecna in una dose ben precisa, vedendo quale era l'errore medio che commettevo sul bersaglio, ho deciso di sparare tenendo conto quando miravo del punto dove ormai sapevo che realmente finiva la palla, ho dato quindi un anticipo leggermente differente da quello che avrei dato normalmente.
Così facendo devo dire che i colpi a segno sono aumentati sensibilmente rispetto a prima.
Adesso sparo rigorosamente quella cartuccia caricata con quella palla ed in quel modo e sempre con lo stesso fucile...
Ho voluto farvi conoscere questo mio percorso per dare un idea a chi si accinge le prime volte a questa caccia del tipo di difficoltà a cui potrebbe andare incontro.
La palla cal 12 non solo non è perfettamente stabilizzata in aria, ma risente di una parabola dall'andamento molto curvo, il che significa che passando i 35 mt la traiettoria tende a calare in maniera costante , al punto da rendere molto difficoltosi i tiri oltre una certa distanza.
Devo dire che in questo le carabine sono un altro mondo, e colpire con una di quelle diventa molto piu facile.... se dovessi praticare questa caccia in maniera continuativa sicuramente ne acquisterei una.
L'unica munizione in cal 12 che non mi ha dato questo genere di problemi è quella di cui vi parlavo.... ma come dicevo purtroppo in italia non si puo usare sui cinghiali. Un saluto.