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calabria zona arancio caccia atcDopo la Toscana, anche la Calabria riconosce l'importanza della caccia come "stato di necessità per consentire l'equilibrio faunistico-venatorio, limitare i danni alle colture, nonché il potenziale pericolo per l’incolumità pubblica".

Per questo motivo, la Regione Calabria, ha consentito, ai soli residenti, la possibilità di svolgere l'attività venatoria, in forma individuale, anche al di fuori del proprio comune di residenza.

Con l’ordinanza n. 94 del 7 Dicembre, il Presidente della Regione Antonino Spirlì ha autorizzato gli spostamenti ai cacciatori ed anche pescatori amatoriali.

Il rispetto che cacciatori e pescatori hanno sempre dimostrato nei confronti dell’ambiente, unito alla rassicurazione circa il loro comportamento responsabile e rispettoso delle direttive dei governi centrale e regionale, mi hanno spinto ad accogliere le richieste pervenutemi negli ultimi giorni da parte dei vari rappresentanti di categoria.
In un periodo di grande tensione, dovuto anche all’isolamento forzato, poter svolgere attività all’aria aperta e in pieno contatto con la natura non può che essere salutare
." Antonino Spirlì, il presidente (pro tempore) della Calabria
Domenica, 06 Dicembre 2020 12:54

Daniela Martani e la cacciatrice ospiti alla " La Zanzara"

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Io sono vegana, sono sana, non me so mai drogata in vita mia...

Daniela Martani e la cacciatrice ospiti alla La Zanzara Ospite della trasmissione radiofonica "La Zanzara" Daniela Martani parla prima del vaccino covid e successivamente della notizia della condanna di Paolo Mocavero, leader del movimento 100% animalisti, per le offese rivolte al campione Roberto Baggio per la sua passione da cacciatore.

Martani rappresenta buona parte degli ambientalisti estremisti di oggi giorno.
Questi personaggi sfruttano i social per sponsorizzare le proprie idee e diffondere il proprio personale punto di vista senza però dettagliare e contestuale i propri concetti.

Via libera agli spostamenti nel proprio ATC

Toscana via nel proprio ATC La Toscana è la prima, ed al momento l'unica regione, che ha concesso ai cacciatori di poter praticare le loro attività anche al di fuori del proprio comune.
La Toscana risulta essere "arancione" per cui gli spostamenti sono limitati all'interno del proprio comune di residenza.
La Regione si è prontamente attività e, nonostante le limitazioni, ha emanato un decreto che permetterà, l'attività venatoria, all'interno dell'intera area del proprio ATC di residenza.
Il presidente regionale Giani ha deciso, così, di autorizzare gli spostamenti, anche al di fuori del proprio comune, per la caccia nei propri ATC.
La scelta, anche se in netto contrasto con il governo, è frutto del lavoro congiunto tra le associazioni venatorie e la Regione che ha deciso di tenere in considerazione i cacciatori già fortemente penalizzati dalla pandemia.

Nessun insulto e nessuna discriminazione deve essere ammessa...

Violenza sui social berlatoPassata da poco la giornata nazionale sulla violenza contro le donne ed il tema è stato riportato su tutti i media e persino sui programmi più blasonati della Rai con non pochi scandoli.
Tuttavia, nell'anominato generale, esiste una categoria di donna che non sembra essere degna di protezione e tutele.
Stiamo parlando delle ragazze che, sfidando i pregiudizi ed andando contro tendenza, praticano con tanta passione l'arte venatoria.

Una passione praticata con cosi tanta gioia e dedizione da volerla condivivere con sentimento e partecipazione anche sul mondo dei social.
Peccato che gli hater non sono tardati ad arrivare e chiunque non condivide la passione delle ragazze ha cominciato la lasciare commenti poco gradevoli.
Martedì, 01 Dicembre 2020 21:07

Bruzzone si oppone al disegno di legge "Proteggi animali"

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Intento della legge, proteggere gli animali o chiudere la caccia?

Tempo di covid, ma non per tutti e a quanto pare le priorità di alcuni deputati M5S sono ostacolare il più possibile la caccia.
Ecco che arriva il disegno di legge denominato "Proteggi animali" portato avanti da Vittorio Ferraresi del M5s.

Sfruttando le ottime intenzioni di andare a punire ed ostacolare abbandono di animali, traffico di cucciolo e chi maltratta gli animali (nonché contrasto alla diffusione delle esche con veleno) si nasconde un imposizione molto più alta che praticamente aggiunge pesanti limitazioni per la caccia e soprattutto per coloro che svolgono l'attività venatoria nel pieno rispetto delle leggi e dell'etica.